Capitolo 8

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Alex pov

"Come sarebbe a dire che sei per metà Assassina?!" Dico indietreggiando incredulo e un po' intimorito. Insomma gli Assassini non vengono chiamati così a caso. Sono pur sempre dei lupi ma hanno un istinto per uccidere. Rare volte ci sono stati Assassini che fossero buoni e che non facessero male a nessuno. Molte volte quando tendono a perdere il controllo possono diventare molto pericolosi e infatti vivono lontani dai branchi. Lei sospira e sembra ferita dal mio gesto di allontanarmi da lei. Ma inizia a raccontare. "I miei genitori non erano tutti e due Guardiani. Mia madre era una Guardiana mentre mio padre era un Assassino. Come sai gli Assassini non si trasformano in lupi a quattro zampe ma si trasformano in lupi bipedi e la loro particolarità sono gli occhi rosso sangue proprio come i miei. Ovviamente una Guardiana non può fare l'Assassina, come un'Assassina non può fare la Guardiana.

A 10 anni un bimbo lupo ha la sua prima trasformazione, i miei erano in allerta perché se fossi diventata una Guardiana sarei potuta restare con mia madre. Invece se fossi stata un'Assassina avrei dovuto regnare su un branco di Assassini visto che mio padre era l'Alpha. Ma accadde una cosa ben differente da quello che si aspettavano. Per primo mi trasformai in una Guardiana, ma un attimo dopo diventai una belva assetata di sangue. Non ricordo molto di quella notte. Sono tutte immagini confuse. Ci sono grida, sangue, i corpi di alcuni lupi pieni di sangue e graffi. So soltanto che quando tornai, il villaggio era tutto distrutto e anche alcuni membri del branco erano morti. Quando trovai i miei genitori erano ancora vivi, ma l'ultima cosa che dissero fu "mostro".

Così tornai dal resto del branco per trovare conforto ma trovai l'esatto contrario. Mi mandarono via, dicendo che ero un abominio, che non volevano un membro così nel loro branco e mi abbandonarono. Da quel giorno ho promesso a me stessa di non innamorarmi mai di nessuno e che se avessi trovato il mio compagno avrei fatto di tutto per tenerlo lontano da me e non farlo innamorare di me. Anche se quella che doveva soffrire ero io. Ora capisci perché ho tenuto lontano Nick e perché non sto facendo niente per mettere fine alla relazione tra Nick e quella lì?"

Rimango spiazzato da quella rivelazione. Non avrei mai immaginato che lei fosse per metà assassina. Ma sono per lo più spiazzato per il suo sacrificio. Non vuole fare niente perché ha paura della reazione di Nick e soprattutto vuole che Nick viva una vita con qualcuno di normale. "Sì, capisco. Però sai io ti ammiro." Lei mi guarda con una faccia incredula così continuo a parlare. "Marika io so che sei innamorata di mio fratello e so anche che tenere a bada quella bestia specialmente in questo periodo sia molto difficile ma tu ci stai riuscendo. Se ero io nella tua situazione credo che non avrei resistito nemmeno un po' di tempo in confronto a te e per questo ti ammiro. Ma ti voglio anche dire che se io fossi al posto di mio fratello anche dopo aver saputo tutto questo ti avrei amata comunque." Lei rimane spiazzata dopo questa rivelazione. Mi guarda solamente e vedo delle lacrime scendere dai suoi occhi. Mi avvicino a lei e subito mi abbraccia scoppiando in lacrime. Ricambio l'abbraccio e la faccio sfogare. Dopo che ha smesso di piangere, si asciuga le lacrime e si allontana guardandomi in faccia. "Ti prego non dire a nessuno di questa cosa. Ti prego Alex." Dice con occhi supplicanti e lucidi. "Tranquilla sarà il nostro piccolo segreto." Dico sorridendo e lei ricambia il sorriso.

Finita la nostra chiacchierata segreta sono stato in sua compagnia e ho aspettato che finisse di allenare i ragazzi. Devo dire che è molto brava nel combattimento, infondo è figlia di un Assassino sarà stata allenata fin da bambina. "Allora andiamo?" Le dico. "Certo." Dice sorridendo. Credo che la confessione gli abbia fatto bene. Arriviamo alla villa e lei si ferma guardando la porta d'ingresso. "Tranquilla, andrà bene. Ci siamo io, Liam, Adrian e Rosy che stiamo dalla tua parte e poi questa ormai è anche casa tua." Lei mi guarda e annuisce. La prendo per mano ed entriamo.

Appena entrati troviamo Nick e la sua cagnetta che si baciano sul divano. La cagnetta si stacca da Nick e viene verso di noi muovendosi con fare sensuale. "Piacere io sono Jennifer, tu devi essere il Beta e invece tu sei..." Dice facendo finta di pensare e guardando Marika. "Ah sì! Tu sei la ex compagna di Nick! Non avevo dubbi che ti lasciasse infondo non sei come me." Marika stringe la mia mano e guarda adirata la cagna. "Ma menomale! Meglio che non sono come te! Almeno io non sono rifatta e non faccio la prostituta con tutti." Dopo questo mi trascina in camera sua e chiude la porta.

Inizia ad andare avanti e indietro senza fermarsi e mettendosi le mani nei capelli per il nervoso. "Lo so che sei arrabbiata ma..." Dico cercando di calmarla. "ARRABBIATA?! CREDI CHE IO SIA ARRABBIATA?! IO VOGLIO UCCIDERLA!" La sua voce è molto più mostruosa. Sembra che parlano due persone contemporaneamente, i suoi occhi sono rossi! Oddio sta per trasformarsi!

"Marika calmati! Uccidendola non risolveresti nulla anzi peggioreresti la situazione. Quindi calmati." Lei mi guarda e fa respiri profondi. Chiude gli occhi e quando li riapre sono tornati normali. Mi guarda preoccupata e triste. "Sc-scusa n-non volevo." Dice con voce tremante tenendosi la testa tra le mani. "Tranquilla non è successo niente. Che ne dici di metterti a dormire? Se vuoi dormo io con te." "Dici davvero?" Chiede incredula. "Sì." "Grazie." Dice abbracciandomi. Mi sento felice di averla resa felice. "Di niente." Ci corichiamo e ci addormentiamo.

La Guardiana NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora