Capitolo 22,la droga.

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Ed è tutto così complicato,perché lo sai che è sbagliato,ma non riesci a farne a meno.
La droga è un metodo di suicidio,solo che prima ti illude e poi ti uccide,quindi fa ancora più male. Perché alla fine qualsiasi cosa ha del positivo e del negativo,pure lei,lei riesce a farti dimenticare di tutto anche solo per una notte e poi però il giorno dopo passi la giornata in bagno a vomitare. Solo che vomiti ciò che hai nello stomaco e non nella testa.
E il problema è che non riesci a smettere,è un continuo e continuo farsi del male per puro piacere. Io non solo sto uccidendo la mia vita,ma anche quella di mio figlio,lo so,ma non ci riesco. Ormai ci sono finita dentro tutta. Ormai la droga ha preso il possesso di me,ho pasticche pure nella borsa e sotto il cuscino,mi stanno mangiando viva. E Mattia non lo sa,vede che peggioro ma pensa sia per la gravidanza,non sa che non riesco a far passare due giorni senza prenderne almeno una. E chi se lo sarebbe mai immaginato? Che una come me,contro il fumo,l'alcol e qualsiasi altro modo brutale per farsi del male sarebbe finita a drogarsi?
Ed è tutta colpa di quella stupida telefonata,mia madre mi ha fatta stare talmente male che avevo bisogno di qualcosa di diverso. Volevo sentirmi unica anche solo per poco,ma che alla fine tanto "unica" non mi sono mica sentita...ripeto,ti illude e poi ti uccide.
Appena ne ingoi una ti senti il re del mondo,saresti capace pure di scalare una montagna,inizia a salirti l'adrenalina e il sangue inizia a scorrere velocemente in tutto il corpo.
Ti dimentichi di tutto,non sai più chi sei però sei felice,sei felice proprio per questo,perché in quell'istante non hai problemi. Ti dimentichi di avere un bambino in grembo,ti dimentichi di non avere un lavoro,né un amico e nemmeno una madre.
E poi però piano piano col passare del tempo l'adrenalina cala,inizi a ricordarti di aver appena ingoiato una pasticca di droga e di aver fatto del male a tutti coloro che ti vogliono bene,ti passa l'immagine nella testa di Mattia deluso per la cazzata che hai appena fatto e di ciò che poi ne saranno le conseguenze. Insomma,inizi a pentirti e automaticamente comincia a farti male il petto,il cuore,la testa. Ricevi come delle scariche elettriche per tutto il corpo e fa male,è un dolore allucinante. E così poi ti pieghi in due quasi con le lacrime agli occhi e maledici il momento in cui hai ingoiato quella roba,vorresti tornare indietro ma ormai la cazzata l'hai fatta e dovrai stare così,seduta a piangere contro il muro per tutta la lunga notte.
Ecco,questa è la droga,un circolo vizioso che si ripete in continuazione.
È un tunnel buio da cui non vedi luce.

Quella era la mia fine.

Credo in te,Mattia Briga.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum