Sei stronzo, ma ti amo |Alessio Bernabei

Capitolo 6

Vado in bagno e mi sistemo un po', faccio appena in tempo a cambiarmi che suonano al campanello..
Vado ad aprire e mi trovo davanti Alessio in tutto il suo splendore.
In tutto il suo splendore?!? Ma cosa mi sta prendendo?!? Volevo dire in tutta la sua antipatia!

A: "ehy rossa"
Io: "ciao"
*si avvicina e mi stampa un bacio sulla guancia*
Io: "come mai tutta sta confidenza?"
A: "ma dai un bacio sulla guancia, cosa vuoi che sia?"
Io: "va beh, andiamo a fare la ricerca"
A: "sei in casa sola?"
Io: "si papà è al lavoro e mamma è uscita"
A: "ok"

*Saliamo le scale e arriviamo in camera mia*

Io: "ma tu non hai portato niente?"
A: "no, tanto ce n'è da fare una unica"
Io: "ok.. Sediamoci alla scrivania e mettiamoci al lavoro"

Alessio accende il computer mentre io prendo dei fogli e delle penne per scrivere ciò che metteremo nella ricerca..

A: "chi è questa?"
*mi giro e vedo che sta indicando Giulia, sulla foto che ho come sfondo del desktop*
Io: "un'amica.."
Non voglio parlare di lei, soprattutto con lui, perció taglio corto.
A: "ok"

Oh Bernabei allora capisce qualcosa!
Lavoriamo per un'oretta, è strano ma vero, Alessio ha lavorato senza rompere le scatole ed è piuttosto bravo, a parte quando si perde con la testa sulle nuvole.

A: "basta! Sono stanco!"
Io: "va bene, facciamo un po' di pausa"
A: "ce la siamo meritati"
Io: "già, vuoi qualcosa?"
*non risponde ma mi fa un sorrisetto perverso*
Io: "scordatelo! Maniaco! Intendo se vuoi dell'acqua o qualcosa del genere.."
A: "no grazie"

Lo vedo alzarsi e si va a sedere sul mio letto, più che sedersi ci si butta su.

Io: "accomodati pure"
*dico in tono ironico mentre lui sorride*
A: "parliamo un po'"
Io: "di cosa vuoi parlare?"
A: "boh, non so, di me, di te"
*gli faccio una smorfia*
A ridendo: "per esempio di come sei così simpatica"
Io: "tu non lo sei per niente"
A: "dai, siamo partiti con il piede sbagliato, ma magari conoscendoci riusciremo ad andare d'accordo almeno un po'"
Io: "non credo"
*sussurro*
A: "come?"
Io: "no niente"
A: "hai fratelli o sorelle?"
Io: "si un fratello più grande che però è in Inghilterra a studiare, tu?"
A: "anche io un fratello che ha 25 anni. Come mai non sei fidanzata?"
Io: "tu come mai ti fai più ragazze al giorno?"
*non mi va di parlare di Gianluca così provo a girare la domanda a lui*
A: "se tu mi dici perché non sei fidanzata io ti dico il perché mi faccio più ragazze al giorno. Ci stai?"
Io: "ok però inizi tu"
A: "ok.. Circa 2 anni fa avevo una ragazza, Martina.. Io l'amavo più di me stesso solo che lei mi ha lasciato.."
Io: "come mai?"
A: "ehm.. Ecco.. Io soffrivo di attacchi di panico, li avevo molto spesso, anche in mezzo a molta gente.. Lei ogni volta non sapeva cosa fare e mi lasciava li da solo.. Dopo alcuni episodi di questo tipo non voleva farmi più uscire per paura che accadesse ancora, mi trattava come un malato e a me questo non piaceva! Abbiamo avuto una brutta lite e ci siamo lasciati.. Da quel momento ho iniziato ad andare con più ragazze per coprire questa mancanza e per dimenticarla.. Anche se non funziona.. Lei è stata una stronza, ma io l'amavo, al cuore non si comanda"
Io: "adesso ne soffri ancora di questi attacchi?"
A: "no, cioè raramente.. Quando sono molto stressato o roba del genere"
Io: "capito"
A: "tu? Come mai non hai un ragazzo?"
Io: "ehm.. La mia è una storia complicata.."

Non me la sento di raccontargliela, soprattutto perché dovrei parlargli anche di Giulia, però penso che anche per lui sia stato difficile dirmi dei suoi attacchi di panico quindi glielo devo..

A: "ho tutto il tempo che vuoi"
*dice in tono comprensivo(?)*

{punto di vista di Alessio}

N: "quasi un anno fa Giulia, la mia migliore amica ha iniziato a stare male.. Inizialmente si pensava fosse una semplice influenza, ma poi scoprirono che era qualcosa di più grave, aveva il cancro.. All'inizio non volevo crederci, pensavo fosse uno scherzo di pessimo gusto, ma non fu cosi.. Inizió a curarsi ma l'ha scoperto troppo tardi e non potevano farci più di molto.. Le hanno solo allungato di poco la vita. Io stavo con lei tutti i giorni ed era bello quanto doloroso vederla sorridere per qualcosa che le raccontavo io.. Qualche mese dopo mi chiamarono i suoi genitori in lacrime alle 3 di notte dicendomi che le rimaneva molto poco e che lei voleva vedermi..."

Ormai le sue lacrime scendono a fiumi e mi fa male vederla in quelle condizioni..
Per quanto tu possa odiare una persona non è per niente bella vederla stare così male..
Quelle semplici lacrime si stanno trasformando in qualcosa di più così l'abbraccio..
Lei all'inizio rimane un po' sorpresa del mio gesto e anche io, ma non posso fare altro..

Restiamo in silenzio qualche minuto, fino a quando lei si è calmata un po' e rinizia a raccontare.

N: "io in quel periodo ero fidanzata con Gianluca. Lui non è mai stato simpatico a Giulia e il contrario.. Quando lei è morta lui non mi è mai stato vicino e continuava ad insistere per convincermi a fare l'amore con lui dato che stavamo insieme da un bel po' solo che io non mi sentivo pronta, soprattutto il quel momento.. Il giorno del suo compleanno lui mi ha invitato a casa sua per passare il pomeriggio insieme, ma io non avevo accettato.. Un po' perché sapevo dove voleva arrivare e un po' perché era passato poco più di un mese da quando Giulia.. Si hai capito.. E quindi non mi ero ancora ripresa del tutto.. Quel pomeriggio avevo deciso di fare una passeggiata per liberare la mente dai pensieri e per prendere un po' d'aria.. Facendo quella passeggiata mi sono trovata davanti a casa sua e allora ho pensato 'perché non fargli una sorpresa?' Mi aveva detto che aveva invitato 2 amici per giocare alla play.. Non gli avrebbe fatto male staccare 5 minuti.. Sono arrivata davanti casa sua e ho trovato la porta aperta così sono entrata pensando fosse successo qualcosa.. Ho iniziato a sentire delle risate e dei gridolini femminili provenire dal piano superiore e mi sono incuriosita.. Sono salita arrivando davanti a camera sua e ho trovato lui a letto con una delle mie amiche più strette.. Li ho capito quanto a lui importasse di me.. Non solo perché è andato a letto con una mia amica, ma anche perché appena mi ha visto non ha neanche tentato di spiegare.. Anzi, ha fatto finta di niente e ha continuato il suo lavoretto.. Da quel momento faccio fatica a fidarmi delle persone e questo fatto non l'ho mai raccontato a nessuno, non so perché adesso lo sto facendo con te.."
Io: "sai a volte ti senti meglio a parlarne con gli 'sconosciuti', o comunque con persone che conosci poco, perché non ti giudicano.. Mi fa piacere che tu ti sia sfogata con me e ti ringrazio per avermi ascoltato prima.. Ora asciugati quelle lacrime, che non ti meriti di soffrire ancora, e sorridi"

Wow non pensavo che una ragazza, così bella quanto acida, come lei avesse passato tutto questo! Nessuno se lo merita, ma lei è stata forte e non si è fatta abbattere, ha solo cambiato il suo carattere, per difendersi e evitare che ciò accada ancora.

{punto di vista di Nicole}

Non pensavo di riuscire a dire tutte quelle cose a qualcuno! Soprattutto se quel qualcuno è Alessio! Però mi ha fatto bene parlare con lui, è come se avessi condiviso un po' del peso che mi portavo addosso con lui e mi sento più libera.
Sono rimasta sorpresa della 'storia' di Alessio, non pensavo che anche lui avesse sofferto così tanto, ora capisco il suo carattere e il suo 'usare' le ragazze anche se non è una motivazione molto valida.

Solo adesso mi rendo conto che siamo ancora vicini, molto vicini e lui tiene ancora il braccio sulle mie spalle..
Ok.. Sto iniziando ad avere caldo..

A: "hai caldo?"
Io: "ehm.. Si"
A: "togliti la felpa"

No! Non posso togliermi la felpa! I tagli cavolo! Devo inventarmi una scusa e velocemente anche!

Io: "ehm.. Non ho sotto niente.."
A ridendo: "meglio no"
*lo guardo storto*
A ridendo: "scherzo! Tirati su almeno le maniche"
Io: "no, mi è passato"
A: "le maniche, non fa niente.. Vieni qua te le tiro su io.."

Cavolo e adesso?!?