Mani ruvide coprivano le mie labbra, che per la pressione non riuscivo nemmeno ad aprire per far un minimo di rumore o gridare in cerca di aiuto. Con il braccio libero cercai di dare qualche gomitata, ma anche se sentivo di prenderlo in pieno non si decideva a lasciarmi mentre mi trascinava sempre di più nel buio. Provai così a raggiungere la sua mano per spostarla, ma mi girò e mi sbattè sul muro con violenza, portandosi poi un dito sulla bocca intimandomi di stare zitta.
Con un lampione che distava lontano dal vicolo in cui mi aveva portato, riuscii a intravedere il suo viso, e riconobbi subito l'uomo che nel locale aveva cercato di aggredire Harry, ed iniziai ad avere più paura.
Si sarebbe vendicato per essermi intromessa, e per di più sapevo che aveva un coltellino con se'.
«Sai ragazzina, dovresti imparare un po' a farti i fatti tuoi, lo sai?» La sua voce era ansimante e nervosa.
Premetti i miei pugni sul suo petto per allontanarlo ma lui scosse la testa.
«Non andrai da nessuna parte, a meno che tu non mi ripaghi.» Continuò con una scintilla di pazzia negli occhi.
«Per colpa tua ho perso quelli che potevano essere migliaia di dollari.. LO SAI?» Mi urlò in faccia.
«Se avessi tenuto la tua boccaccia chiusa adesso.. avrei soldi per mia figlia, capisci?» Raccontò con tono disperato.
«Ho puntato subito su quell'energumeno quando avevo visto quel ragazzino come sfidante, e lui? Lo ha fatto fuori in pochi colpi.»
Approfittai di questo momento di confessione per divincolarmi e scappare, ma mi ributtò sul muro facendomi sbattere forte la testa, e chiusi gli occhi per il dolore, mentre li sentivo riempirsi di lacrime.
«Non hai capito nulla, tu non vai da nessuna parte!! Ti ho vista sai? Hai scommesso su quel moccioso, quanto hai vinto eh?! Dammi i soldi!» I suoi movimenti divenivano sempre più frettolosi e frenetici.
Vedendo che non riuscivo a rispondergli allentò la pressione sulla mia bocca e respirai di nuovo.
«Non.. non ho scommesso su di lui..» Risposi, tremando.
«NON MENTIRMI!» Urlò più forte. «TI HO VISTA CON I MIEI OCCHI PRENDERE IL DENARO! ORA DAMMI I SOLDI O TI CONFICCHERÒ IL COLTELLINO NEL PETTO E POI CI PENSERÒ' A PRENDERLI DA SOLO! DECIDI TU!» Gridò impaziente, al chè fui costretta a muovere le spalle per fargli capire che erano all'interno del mio zaino. Non potevo fare altrimenti, non avrebbe esitato a colpirmi e scappare con i soldi, avrei trovato un altro modo per guadagnarne di altri.
Con angoscia e paura mi sfilai lo zaino e lo iniziai ad aprire sotto il suo sguardo attento, che oserei dire ora di felicità.
«.. Potrò curare mia figlia, capisci?» Sorrise nervosamente.
Lo guardai con gli occhi lucidi mentre si girava il coltellino tra le mani, e forse resosi conto del mio sguardo terrorizzato che non lasciava l'arma, se la guardò e la ripose in tasca.
«Veloce..» Incitò, guardandosi intorno.
Sbattei le palpebre e una volta aperto lo zaino con mani tremanti, vidi il portafoglio sul fondo dove avevo riposto tutti i soldi, ed esitai.
«Mi dispiace per questo..» Disse all'improvviso. «Non volevo spaventarti, ma mi servono davvero quei soldi o non saprò come fare.» Continuò, a bassa voce.
Davvero? Non voleva spaventarmi? .. Stava scherzando?
«E' che mi ricordi tanto lei, avrai la sua età.. non ti farei mai del male, ma non so cosa fare..» Spiegò avvicinando verso di me il suo palmo aperto in attesa dei soldi.

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Cinnamon Falls || h.s.
Fanfiction"Se fossi in te me ne andrei ora che puoi, perché dopo non avrai scelta."