Capitolo 31: In Ritardo

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Ti girasti lentamente, gli occhi spalancati e pieni di paura mentre ti voltavi a guardare la persona. Pregando che non fosse Taehyung, ti raddrizzasti e ti mordesti il labbro.

I tuoi occhi quasi uscirono dalle orbite.

"Cosa stai facendo qui?" Jungkook chiese, uno sguardo confuso negli occhi. "Questo posto non è del tuo tipo... a meno che non volessi un spazio privato in cui stare."

Arrossisti all'implicazione nella sua voce, ma scuotesti la testa in sollievo. "Stavo cercando Taehyung."

"Ah." lo sguardo del ragazzo subito si inasprì. "Probabilmente si sta facendo una qualche ragazza. Senza offesa."

Sbattesti gli occhi, cercando di ignorare il dolore che provocavano le sue parole. "Io... um."

"Si, scusami, per quello." rise grattandosi il retro del collo. "Non sono il più grande fan dei donnaioli."

Ti accigliasti confusa. "Ma tu non sei-"

"Un donnaiolo? No." Jungkook scosse la testa fermamente. "Io sono un fuckboy. C'è differenza."

Annuisti goffamente. "Quindi a te non piacciono...?"

"È un eufemismo." disse, col viso assente. "Io li odio."

"Oh." d'improvviso ti sentisti a disagio, siccome il tuo fidanzato era uno di loro. "Ma credevo che i fuckboy e i donnaioli fossero amici?"

"Beh, Namjoon mi dice di essere civico con loro siccome Jimin è un amico di Taehyung," Jungkook sollevò un sopracciglio , come se non fosse d'accordo con l'idea. "Quindi devo."

"Oh." ti mordesti il labbro nervosamente. 

"Oh, no, non ho nessun pregiudizio su di te, se te lo stai chiedendo." rise. "Infatti, sei abbastanza cool... se non sbaglio."

"Cosa?"

"Che cosa state facendo voi due qui?"

Entrambi vi giraste per trovare Taehyung che camminava verso di voi, un perfetto sopracciglio alzato. I nervi ti si tesero immediatamente quando le labbra di Jungkook si distesero in un ghigno all'entrata del tuo fidanzato.

"Io-"

"La tua ragazza ti stava cercando." il ragazzo ringhiò. "Quindi spero non stessi cazzeggiando."

Taehyung considerò l'altro con uno sguardo freddo, l'intensità del quale ti fece arretrare in sorpresa. "Non sono come te, per cui non c'è bisogno di affermarlo." Si girò verso di te, sfoggiando un sorriso sul viso. "Stavo soltanto prendendo gli appunti da una persona, piccola."

Annuisti incerta. Lo aveva fatto per davvero?

"Guarda, ce li ho, se ancora non mi credi," alzò i fogli in aria. "E tu puoi andare, ragazzino." mandò un'altra occhiataccia a Jungkook.

La tensione nell'aria era tanta, e tu non potevi fare altro che stare sull'attenti. I tuoi occhi viaggiarono ai pugni stretti di Jungkook, e alle vene evidenti sul suo collo, e poi a Taehyung. Sembrava calmo, ma le sue dita erano strette attorno ai fogli e la mascella era contratta.
La tensione era anche qualcosa di più...

Era sessuale.

Le tue sopracciglia si inarcarono, e i tuoi occhi tremolarono tra di loro. Lodandoti mentalmente per essere una brava lettrice della situazione - anche se non sempre - osservasti attentamente il moro. Era quella la ragione per cui stava cercando di dissuaderti?

Decidesti di no. Jungkook... non era così.

"Hm, preferirei non respirare l'aria contaminata dai playboy," Jungkook disse con un ringhio mentre girava l'angolo, rivolgendoti un'ultimo sguardo di avvertimento. "Puoi avere di molto meglio, T/N." mormorò e poi scomparse.

Taehyung alzò gli occhi al cielo mentre ti afferrava per un fianco e ti stringeva più vicina a sè. "Spero non ti abbia riempito il cervello di cazzate."

Scuotesti la testa. Mentendo.

"Okay allora." annuì, il sorriso ritornò sulle sue labbra mentre ti dava un altro bacio. "Ti fidi di me, giusto?"

Sorridesti cautamente. "Certamente."

Ma non lo facevi.

Non per davvero.

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La tua testa riposava nel grembo di Jimin mentre ti mettevi in bocca un altro chicco di popcorn. Il braccio del ragazzo era pigramente appoggiato di traverso al tuo stomaco, che tracciava disegnini sulla tua pelle.

"Perché è così in ritardo?" mormorasti, guardando l'orologio un'altra volta. "Aveva detto che sarebbe arrivato per le dieci."

La mascella di Jimin si contrasse. Aveva un'idea abbastanza buona sul perché Taehyung fosse in ritardo di un'ora, ma non era sicuro l'avresti accettata. "Non lo so," provò a ridere, molto casualmente. "Magari si sta fottendo qualche ragazza."

Non rimase inosservato dal ragazzo quando il tuo corpo si tese, le labbra fremendo immediatamente. Lo vedeva dai tuoi occhi che stavi considerando la possibilità, analizzando la dichiarazione, e poi probabilmente scartandola. 
Una volta sfigato, per sempre sfigato.

"Non è divertente," piagnucolasti un poco, facendogli addolcire gli occhi.

"Okay, okay," Jimin non si era mai scusato con nessuno. "Non farò battute come quella."

"È meglio per te." dicesti, e poi i tuoi occhi sfrecciarono ancora una volta all'orologio.

Jimin si sentì ferito al tuo posto. Non poteva farlo; non poteva starti a guardare ad aspettare per più tempo o avrebbe fatto qualcosa che avrebbe rimpianto. "Vado a dormire." mormorò, appoggiando gentilmente la tua testa sul divano prima di camminare verso camera sua, sbattendosi la porta alle spalle. 

Ti mordesti il labbro,  guardando la sua figura sparire nella sua camera. Ti sedesti, sfregandoti la zona dell'addome dove la sua mano aveva tracciato figure sulla pelle. 

Era stato bello, troppo bello, e sapevi di doverti sentire colpevole. Avevi un ragazzo, ma ancora eri attratta sessualmente dal tuo coinquilino.

C'erano state più volte in cui quella cosa era sfuggita di mano. Ogni volta che Jimin usciva dalla doccia, senza altro che un asciugamano allentato, legato attorno alla vita, volevi saltargli addosso, e lo avresti fatto prima o poi. L'unico modo in cui potevi trattenerti era chiuderti nella tua stanza e bere quantità inimmaginabili di acqua.

Era pericoloso. Pericolosamente assuefante.

Quasi ti pentisti di averlo baciato così tante volte, poiché ti aveva fatta diventare così solita al suo tocco che a volte ti avvicinavi a lui inconsciamente per baciarlo, ricordandoti in seguito che avevi un fidanzato.

Quello che non avevi notato era lo sguardo addolorato di Jimin ogni volta che lo facevi.

Il campanello suonò.

Quasi sobbalzasti, praticamente correndo in tutta la fretta possibile alla porta per aprirla. "Hey," sorridesti mentre Taehyung entrava, ma quel sorriso presto svanì notando le sue condizioni.

"Scusami, sono in ritardo, mi hanno fermato per un incarico di fotografia." mormorò, ma tu notasti l'odore stinto di alcol nel suo alito.

Ti baciò velocemente, muovendosi dentro alla casa, ma vedesti comunque il suo collo, le sue clavicole. Li avevi visti quelli. L'osservazione del punto tre.

I succhiotti misteriosi.



A/N

Oki oki oki. Ma vogliamo parlare di quel momento Taekook di tensione sessuale? Non mi sorprenderei se vedessimo un capitolo in cui finiscono assieme (leggete Fuckbuddies :) )

Ho notato che le mie storie vengono lette da un sacco di stati nel mondo! Io sono un sacco proud! Grazie mille *hearteu*.

Io però vivo in Italia. Lol. Baci.

Ah, alla fine avete visto che non era la professoressa e nemmeno il gelataio? ;)

How to be a hoe || Traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora