Quei lunghi giorni erano stati sia impegnativi che difficili per me ed era arrivato il momento di andare a fare le prove, utili a non avere troppa ansia prima della puntata. Uscimmo dalla casetta raggiungendo lo studio, ma quando entrammo era tutto buio. Era la prima volta che lo vedevamo.
«Benvenuti.. benvenuti dove tutto avrà inizio, benvenuti in quel palco che tanto temete, ma che mostrerà al grande pubblico chi siete e cosa fate» ci risvegliò la voce di Maria.
«Ora vi chiedo semplicemente di metteoteq3rvi tutti in fila davanti al LED, ecco, piano piano le luci si accenderanno» ci ordinò e noi così fecimo.
Le luci si accesero lentamente e un video apparì sullo schermo enorme che c'era davanti a noi.
«Benvenuta ad una ragazza di diciannove anni che ha imparato ad amarsi quando ha smesso di sentirsi amata dagli altri, benvenuta ad una piccola grande donna che cerca sempre di non mostrare le sue fragilità perché vuole apparire come forte e indipendente. Benvenuta ad una ragazza che sa amare e sa odiare allo stesso tempo, ma sopratutto, sa far emozionare» disse Maria mentre sullo schermo venivano proiettate delle immagini del mio percorso.
Fu inevitabile non piangere per me, non solo per il mio filmato, ma per quello di tutti. Benvenuta a una generazione strana, pensai, Che sembra tenere ai beni materiali ma che in realtà ha solo bisogno di affetto e di calore.
Quando terminò quella parte meravigliosa, cominciarono le prove vere. Chiesi dove era finita la squadra blu, ma essendo la prima prova, e visto che anche loro dovevano vedere quel genere di filmato, non ci saremo visti. Perciò avevo aspettato quel venerdì inutilmente, mancava un giorno al rivedere Simone e avrei fatto di tutto per abbracciarlo.
Oltre alle assegnazioni provai anche i cavalli di battaglia, ovvero pezzi che avevo già cantato nella fase iniziale del pomeridiano, come, ad esempio, Sad Girl, Bad At Love e Love On The Brain. Pensadoci bene mi avevano assegnato, nel tempo, dei brani davvero moderni e adatti a me, nonostante quello che volevo fare una volta uscita fosse qualcosa di drammatico alla Lana Del Rey, mi grandissima ispirazione.
Essendo in un programma come Amici avevo preferito mostrare un lato energico e, nel caso l'avessi mai inciso, volevo un primo album Pop e Dance Pop, con qualcosa di RnB. Mentre, quando tutti si sarebbero già fatti un'idea artistica di me, avrei mostrato quello che ero realmente.
Si fecero le sette di sera con tutte le prove dei componenti della nostra squadra e dovevamo tornare in casetta per cenare. Decisi di mettermi io stessa ai fornelli, preparando un Tiramisù insieme agli altri da gustare dopo aver mangiato i classici toast con sottilette e vari salumi differenti.
«Immaginate Simone quante cose avrà cucinato di là» ammiccai, lui prima di dedicarsi alla musica era un'aspirante chef e voleva diventare come Carlo Cracco. Cosa buffa, ma allo stesso tempo dolce se si trattava di uno come lui. Che poi, come lui, ce n'erano veramente pochi.
«Basta parlare di Simone! Ti auguro davvero che domani possa cambiare qualcosa ma lo faccio più che altro per me perché non reggo più» ironizzò Zic.
«Me lo auguro anche io, anzi, ve lo auguro insomma» risposi, per una volta, in modo felice.
Sì, ero davvero contenta e di buon umore quella sera, perché finalmente, dopo tanta attesa, l'avrei rivisto, in mezzo a tantissime altre persone che nemmeno conoscevo, ma comunque l'avrei rivisto. Anche se, sotto sotto, avevo paura che avesse combinato qualcosa di alquanto brutto nei miei riguardi durante questi otto giorni. Mi trattenevo però, nel caso lui non avesse osato mancarmi di rispetto a quel punto sarei stata io la persona crudele che aveva osato dubitare di lui e della sua fedeltà.

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La Nuova Stella Di Broadway.
FanfictionSimone Baldasseroni, in arte Biondo, classe '98, è il classico rubacuori, difatti si è avvicinato alla musica grazie alla sua ex ragazza. È sensibile, genoroso, protettivo con chi ama e con chi vede debole, cerca sempre di prendere ogni cosa in modo...