Capitolo 7

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Liam si alzò da sopra Theo, vedendo il nome di Mason sullo schermo nero del cellulare.

<<Amico, dove siete? Io sto andando a scuola>> disse il ragazzo dall'altra parte del telefono. Liam iniziò a balbettare qualcosa di incomprensibile, prendendo poi un profondo respiro.
<<Partiamo ora da casa mia>> disse solo, riattaccando al cellulare. Se lo mise in tasca, prendendo le chiavi di casa e guardando Theo, ancora seduto sul pavimento. Stava per baciarlo. Non lo avrebbe mai detto ad alta voce, ma stava davvero per farlo. E Theo non si era allontanato, cosa che gli sembrava ancora più strana. La chimera si alzò e afferrò le chiavi della propria auto, seguendo Liam sul retro di casa sua. Non dissero niente per tutto il tragitto, parlarono di nuovo solo quando videro Mason. Si rifugiarono nello zoo abbandonato, ancora imbarazzati ma concentrati sulla missione.
<<Ci ha solo visti, non crederanno a Nolan>> sussurrò Liam, osservando gli uomini di Gerard da un nascondiglio.
<<Ok. Dovranno credere a noi, allora.>> replicò Theo <<Non é così?!>> iniziò a gridare. Il beta lo guardò stranito, continuando a sussurrare <<Perché stai urlando?>>.
<<Hai qualche problema? Oh, é vero, tu hai sempre un problema!>> esclamò il ragazzo, nonostante fosse divertito dallo sguardo di Liam.
<<Che cavolo stai facendo?>> gli chiese lui, parlando sempre sottovoce.
<<Stai zitto!>> urlò ancora Theo, tirandogli poi un pugno sul naso. I due arrivarono alle mani, fino a che non sentirono arrivare i rinforzi. Liam aveva rotto il naso di Theo tre volte, mentre lui gli aveva "solo" strappato la maglietta.
I cacciatori iniziarono a cercarli, armati fino ai denti e Liam iniziava a innervosirsi. Li odiava con tutto il cuore, aveva riflettuto a lungo fino a quel momento e si era ritrovato ad incolpare Gerard e le sue idee malate se aveva dubbi sulla sua eterosessualità. Se non fossero stati costretti a nascondersi, con Theo non sarebbe cambiato un bel niente. Ma lui continuava a sorridergli, a toccarlo, e il beta si sentiva sempre felice quando accadeva.
Stava addirittura per farsi beccare, quando Theo gli afferrò la mano e lo trascinò lontano da un luogo dove si trovava Nolan.
<<Ho detto lasciami andare>> sibilò Liam, facendo diventare gli occhi gialli. Theo non aveva la minima idea di cosa gli succedesse e, quando Nolan arrivò alle loro spalle, non rimase sorpreso più di tanto quando il beta gli si avventò contro. Capì che era il ora di andarsene nel momento in cui vide Liam star per uccidere Nolan. Lo stese ben cinque volte prima di caricarselo sulle spalle e portarlo nella sua auto. Scapparono grazie all'intervento lontano di Scott, dato che i cacciatori furono costretti a tornare alla base. Il piano era miseramente fallito e la mascella di Liam continuava ad essere dolorante.

<<Ho dovuto metterti fuori gioco>> disse Theo con un piccolo sorriso sul volto. Non era in ghigno, era solo intenerito alla vista di Liam che continuava a toccarsi il volto.
<<Già, quante volte?>> gli chiese quest'ultimo con uno sbuffo.
<<Cinque>> gli confessò la chimera, continuando a sorridere.
Il beta sospirò, lasciando ricadere la mano sulle gambe mentre fissava il vuoto. <<L'ho quasi ucciso, vero?>> domandò, scuotendo la testa, riferendosi a Nolan. Doveva seriamente imparare a controllarsi.
<<Quasi. Ma ti sei spaccato le mani, provando a non farlo>> replicò Theo, cercando in qualche modo di confortarlo. Liam era sempre più confuso: in un giorno solo erano successe troppe cose, quel Theo che stava imparando a conoscere lo stava facendo impazzire, in senso buono e in senso cattivo. E ciò che lo spaventava di più era che quello che vedeva in quei momenti era il vero Theo.
<<Beh, é già qualcosa>> brontolò Liam, sospirando di nuovo.
<<La prossima volta che ti viene in mente un piano del genere, scegli un posto che non inneschi una furia omicida>> gli disse il moro, spostando in continuazione lo sguardo dalla strada a Liam.
<<Non sapevo sarebbe successo>> tentò di proteggersi quest'ultimo, scattando subito sulla difensiva.
<<In ogni caso tu hai scelto il posto. Tu hai fatto il piano. Volevi il mio aiuto>> disse la chimera, quasi sussurrando quell'ultima parte, guardando la strada. Era vero, ma Liam non lo avrebbe mai detto, almeno non davanti al diretto interessato.
<<Se dovesse mai servirmi il tuo aiuto, mi arrabbierei così tanto da uccidermi da solo>> borbottò il beta, osservando le proprie mani, adagiate sulle gambe, intente a torturarsi le une con le altre.
<<Mi hai portato qui perché quella cosa uscita dalla Caccia Selvaggia influenza anche te. Devi sapere cosa succede prima di perdere la testa>> replicò Theo, forse con tono leggermente irritato. Quella frase lasciava intendere molteplici significati.
<<L'Anuk-Ite provoca paura, non rabbia>> gli spiegò Liam, girandosi verso di lui.
<<Le persone provano una sola emozione alla volta, Liam. É per questo che ti arrabbi quando sei spaventato. Ed é per questo che hai quasi staccato la testa a Nolan>> terminò il moro, il cuore che gli batteva più velocemente del solito. Non avevano più parlato in modo così pacifico dopo quella mattina, dopo il "quasi bacio". Ovviamente Theo lo aveva notato e rimpiangeva sempre di più quell'occasione mancata. Lo voleva, lo voleva per davvero, ma si sentiva così strano e non perché Liam fosse un ragazzo, ma perché sentiva emozioni vere. Non era solo sesso, non era solo una notte, era Liam, l'unica persona per la quale avrebbe fatto tutto. E ciò lo spaventava come non mai, si sentiva debole, impaurito, ma anche felice, in pace. Era passato dal pensare solo a se stesso all'avere la mente costantemente occupata da un'altra persona.
<<Se l'Anuk-Ite provoca questo a me, cosa pensi che succeda agli altri?>> gli chiese Liam, girandosi verso di lui.
<<Non lo so. Dipende quali sono i loro punti deboli, forse tristezza, forse paura, forse rabbia. Spero di non doverlo scoprire>> rispose Theo, parcheggiando l'auto dietro casa Dunbar. Entrarono nell'abitazione, senza dire più una parola. Theo andò a farsi una doccia, mentre Liam si sdraiò sul letto, dopo essersi messo dei pantaloncini sportivi e una canottiera, in attesa che il ragazzo tornasse.
Sentì i passi di Theo, poi il suo peso sul letto e, infine, delle gocce d'acqua che gli cadevano sulla schiena. Si girò a pancia in su, trovando la chimera con i capelli umidi, la pelle lucida e solo un asciugamano attorno alla vita sopra di sé. Tutto il corpo di Liam venne attraversato da un brivido freddo, infilò le unghie nel materasso, da tanta era la voglia di toccare Theo.
<<Mi dispiace per la tua maglietta>> sussurrò la chimera, tenendo le mani vicine al volto del ragazzo.
<<N-non importa. É solo una maglia>> replicò il più piccolo, alternando lo sguardo dagli occhi alle labbra di Theo, il quale stava facendo lo stesso. Si faceva sempre più vicino, i loro nasi si sfiorarono.
<<Devi dire no se vuoi che mi fermi>> sussurrò il moro ad un certo punto; entrambi sapevano benissimo a cosa si riferisse, ma Liam non protestò. Voleva che Theo lo baciasse, in quel momento non desiderava altro. Le loro labbra si sfiorarono timidamente e per pochi secondi, esplodendo poi in un bacio pieno di passione. Liam si rilassò sotto al tocco del più grande, infilando una mano tra i suoi capelli bagnati, mentre muoveva le labbra contro quelle di Theo. Erano morbide, calde e baciava benissimo. Non ricordava di aver mai sentito le pelle formicolare per un bacio. Le loro lingue si scontrarono, mentre i due si rilassavano sempre di più, a tal punto che Theo mise una mano sulla gamba di Liam, facendogliela mettere attorno al bacino. In un gesto del tutto naturale e meccanico, il beta catturò il labbro inferiore di Theo tra i denti, lasciandolo dopo alcuni secondi. Sorridevano gli uni sulle labbra dell'altro, capendo che per quella sera bastava così.
<<Ti va di dormire?>> gli chiese Theo, portando la mano dalla sua coscia alla sua guancia.
<<Sì, ma ti prego, mettiti qualcosa addosso>> borbottò Liam, provocando una risatina all'altro. Annuì e si alzò, prendendo un paio di boxer e dei pantaloncini da mettere. Liam fissava il soffitto, tremendamente turbato, anche se felice di ciò che era appena successo. Non esitò a stringersi a Theo quando quest'ultimo lo attirò a sé, una volta sotto le coperte.
<<Buonanotte>> ripeterono, addormentandosi felici dopo pochi minuti.

Angolo autrice
Oh my god, quanto shippo. Se solo penso a quanto li farò soffrire mi sento quasi in colpa :'')
Eh vbb, per un lieto fine non ci vuole un lieto inizio.
-A

Faith |Thiam|Where stories live. Discover now