Capitolo 6

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Liam non rispose alle parole di Theo, rimase a fissare il buio per un tempo interminabile. Si era accorto che lo stava fissando; ma perché lo aveva guardato in quel mondo? Non si era nemmeno reso conto del modo in cui lo aveva fatto, davvero sembrava che lo volesse spogliare del tutto?
Non poteva essere... Attratto da Theo.
Insomma, Theo! In primo luogo, Liam era convinto di essere etero e, oltretutto, quello era Theo Raeken, il ragazzo più meschino che avesse mai conosciuto. Si batté una mano in fronte quando il suo subconscio aggiunse "E anche il più sexy". Diamine, da quando Theo era cambiato così tanto ai suoi occhi? Il beta si rigirò nel letto, vedendo l'angelico viso della chimera, dormiente; iniziò a toccare delicatamente la sua guancia, poi tolse alcuni riccioli scuri che gli ricadevano sugli occhi.
Liam, vuoi smettere di fissarlo?
Eccola di nuovo, la vocetta nella sua testa che lo richiamava e lo scherniva. Sbuffò, girandosi ancora una volta nel letto, stringendo il cuscino tra le dita. Doveva chiamare Mason, fargli qualche domanda: in fondo era il suo migliore amico, sapeva sicuramente come aiutarlo a capire ciò che gli passava per la testa.
Dopo pochi minuti, sentì Theo muoversi e avvicinarsi a lui, mentre la sua mano finiva sul fianco di Liam, il quale trattenne il respiro per pochi secondi. Da quando il suo tocco lo metteva così in soggezione? Sì, aveva decisamente bisogno di parlare col suo migliore amico.
Liam si addormentò dopo circa un'ora, ritrovandosi abbracciato a Theo, la mattina seguente. Stavolta era stata la chimera a svegliarsi per prima e gli stava accarezzando i capelli.
<<'Giorno>> mugugnò il più piccolo, muovendo le dita sul petto nudo di Theo. Aprì poi di scatto gli occhi, diventando rosso come un pomodoro: non solo stava abbracciando il ragazzo, era letteralmente avvinghiato a lui. Si staccò, come scottato, cadendo dal letto. Udì la risata di Theo, vedendo poi il suo volto fare capolino dal materasso.
<<Tutto bene?>> gli chiese, dandogli un aiuto ad alzarsi. Liam si massaggiò la nuca, annuendo, sedendosi poi sul bordo del letto.
<<Sì, sto bene. A che ora dobbiamo essere allo zoo?>> chiese il beta, cercando di sviare l'attenzione sul piano di quel giorno.
<<All'ora di pranzo. Non te lo ricordi? Il posto lo hai scelto tu>> gli disse Theo, sedendosi accanto a lui. Poteva trovare una scusa migliore, in effetti. Liam non osò guardare Theo, dicendo solo un semplice "Ah, giusto", chiudendosi in bagno per farsi una doccia fredda. Sentì odore di pancakes espandersi nella casa, segno che Theo stava preparando la colazione, il che lo sollevò, visto che non era in camera quando entrò lì per vestirsi. I due mangiarono in silenzio, poi fecero la cosa più strana che avrebbero potuto fare in quel momento: giocarono ai video games.
Liam vinse ogni volta, ma solo perché Theo aveva preso un joystick in mano sì e no cinque volte in vita sua.
<<Ma non é giusto! Smettila di vantarti, io non ho mai giocato a... Com'è che si chiama?>> domandò Theo, nonostante non fosse davvero arrabbiato, anzi, era piuttosto intenerito e divertito dalla scena di Liam che saltellava e ballava per tutta casa.
<<Call of Duty. Ed é giustissimo: io sono più bravo, quindi ho vinto. Dai, non mettere il muso adesso, é solo un gioco>> sbuffò Liam, avvicinandosi a Theo, il quale si era girato verso la finestra, incrociando le braccia al petto e facendo una faccia offesa. Quando il beta fu abbastanza vicino, il moro si girò di scatto e lo bloccò, buttandolo a terra, mettendosi a cavalcioni su di lui e bloccandogli le mani sul tappeto.
<<Ma non é giusto!>> esclamò Liam, iniziando a dimenarsi per liberare le mani dalla salda stretta di Theo.
<<É giustissimo: io sono più bravo, quindi ho vinto>> replicò quest'ultimo, ripetendo le parole di Liam, il quale lo osservò con un sopracciglio alzato.
<<Va bene, va bene, ma adesso vuoi lasciarmi?>> borbottò Liam, evidentemente infastidito. Theo mollò la presa sulle sue mani, permettendogli di mettersi seduto, nonostante il moro non accennasse a volersi togliere da sopra di lui.
<<Oh, non mettere il muso adesso, é solo un gioco>> gli fece di nuovo il verso Theo, toccandogli la punta del naso con l'indice, stringendogli poi una guancia. Il beta lo guardò malissimo, mettendo una mano sul fianco di Theo, il quale emise una risatina. Theo Raeken che fa una risatina non malefica?
<<Oh mio Dio! Tu soffri il solletico!>> esclamò Liam, mettendosi le mani tra i capelli. Theo roteò gli occhi, alzandosi però da sopra Liam, andando sul divano.
<<Ma ti pare che io possa soffrire il solletico?>> borbottò, anche se il beta sapeva di aver centrato il bersaglio. Si avvicinò al ragazzo, facendo spuntare un ghigno divertito sul volto, iniziando poi a fargli il solletico sul collo. Theo si strinse nella spalle, ma le mani di Liam finirono sui suoi fianchi e, a quel punto, la chimera non poté fare a meno di ridere. Cadde sul pavimento, con Liam addosso che continuava a solleticarlo, fino a che non gli vennero le lacrime agli occhi. Se la sera prima pensava che Theo fosse bellissimo anche mentre dormiva, non lo aveva mai visto ridere.
<<Basta, basta!>> iniziò a gridare Theo, ormai col fiato corto e le guance arrossate. Liam smise di fargli il solletico, restando sopra Theo, il quale si mise seduto, mettendo una mano dietro la nuca del più piccolo.
<<Se lo dici a qualcuno ti ammazzo mentre dormi>> lo minacciò la chimera, nonostante avesse un tono divertito. Liam lo sentì a malapena, troppo impegnato ad osservarlo: Dio, quanto era bello. Si avvicinò in modo quasi inconscio al suo viso, fino a sentire i loro fiati caldi mischiarsi. Il beta teneva le mani sulle spalle di Theo, mente la mano di quest'ultimo era sceso ad accarezzare la sua guancia col pollice. Nessuno dei due accennava ad allontanarsi dall'altro, quando un rumore li fece sobbalzare: il cellulare di Liam che squillava.

Angolo autrice
Sono cattiva, lo so. E indovinate chi non é andata a scuola perché non le é suonata la sveglia?
Esatto, io. :3
Eh vabbé, tanto non avrei fatto niente ┐( ̄ヮ ̄)┌
-A

Faith |Thiam|Where stories live. Discover now