Trentotto

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"Così baby, attirami più vicino
sul sedile posteriore della tua Rover
Mordo quel tatuaggio sulla tua spalla
tiro le lenzuola fuori dai loro angoli
Non riesco a smettere
Noi non invecchieremo mai"
-Chainsmokers & Halsey, Closer-

Syria

Penso di essere stata in paradiso stanotte. Soltanto per qualche ora.
Non saprei come altro descrivere quello che ho provato fra le braccia di Ryan.
É bravo a letto. Molto più che bravo.
Con quel faccino d'angelo che si ritrova, non lo immagineresti mai quello che è in grado di fare.
Come bacia con quella bocca. Come tocca con quelle dita. Come muove quei fianchi.
Ho piantato le mani proprio su quelli per assorbirne e memorizzarne appieno il movimento.
E poi c'era la componente emotiva. La componente più importante.
Dio, quanto è vero che l'amore intensifica tutto.
E visto che a un certo punto non si trattava più di dare e ricevere, quanto di condividere, se questo è quello che ho avvertito io e Ryan è stato bene proprio come me, magari lo prova anche lui un po' di quell'amore?
Non ci siamo detti nulla in proposito, ma trovo che i gesti parlino chiaro.
E gli occhi. Eccome se parlano gli occhi.
Caldo. Mi sento come se fossi rinchiusa in un thermos gigante.
Invece sono solo le braccia, le gambe e il petto di Ryan: durante il sonno è di nuovo finito su di me.
Piano, con molta delicatezza, provo a spostarlo sul materasso.
Deve essere proprio esausto per dormire, io non sono riuscita a chiudere occhio neppure un attimo.
E sono ancora le sei del mattino.
Ho fame.
É comprensibile no? Ne abbiamo consumate di calorie suppongo.
Senza fare rumore, esco dal letto e scendo in cucina.
Frugo nel frigorifero e opto per una macedonia di frutta.
Si, a volte mangio del cibo salutare.
Ne ho mangiato parecchio in passato, considerato la vita che conducevo.
Un dieci minuti dopo sento Ryan scendere le scale e poi vedo il suo corpo semi nudo comparire dalla porta e bloccarsi accanto allo stipite.
" Che guardi?" chiedo provocante, e per stuzzicarlo incrocio le braccia sotto al seno facendo sollevare la camicia sulle cosce fino a scoprire gli slip.
" Ti stanno bene le camicie" mormora ipnotizzato.
" Ah si? Allora magari comincio a metterle anche per uscire"
Non che sia il mio stile.
" Non credo sarebbe lo stesso. In realtà, intendevo dire che ti stanno bene le camicie tanto sbottonate e con nient'altro sotto, perciò ovviamente non puoi usarle per uscire ma soltanto in mia presenza"
" Uuh. Un Piccolo Re geloso e possessivo"
" Già... e a essere sincero, non mi piace sentirmi geloso. Non mi piace che gli uomini ti guardino sai? Non sono il tipo di ragazzo che vuole una bella donna al fianco per sfoggiarla, per sentirsi invidiato e potente. Io voglio nasconderti. Ti voglio tutta per me, perché ho paura che se qualcuno ti nota, quel qualcuno possa portarti via"
" Non esiste ancora in questo mondo una persona in grado di portarmi via da te Ryan" lo tranquillizzo, e non c'è un briciolo di esitazione nella mia voce.
Solo pura convinzione.
Mi tira in un abbraccio che mi soffoca, e appena mi lascia andare si appoggia al frigo per lasciarmi finire la mia macedonia.
" Sembra che i tuoi bollenti spiriti si siano calmati. Che peccato, proprio adesso" bisbiglia, ammaliandomi con quegli occhi carichi di lussuria.
Scommetto che se gli saltassi addosso ora, non mi respingerebbe affatto.
Oh, non gliela renderò così facile.
" Se vuoi qualcosa vieni a prendertela. Fai l'uomo" lo provoco, socchiudendo le palpebre.
Spalanca la bocca, fingendosi offeso.
" Adesso ti faccio vedere io"
Mi fa alzare dalla sedia, mi solleva per i fianchi sul tavolo e si aggancia le mie cosce alla vita, mentre me le stringe nella sua presa forte. Mi scava quasi la pelle ma non mi lamento.
" Toglimi i boxer. Non ho intenzione di staccare le mani da te" mi ordina.
Dopo un paio di acrobazie ci riesco.
Ryan si prende tutto il tempo del mondo per stuzzicarmi e sfiorarmi e mandarmi fuori di testa prima di riunire i nostri corpi.
Ha imparato a giocare eh?
Quando sta per ricongiungersi a me, stavolta sono io a bloccarlo.
" Aspetta ancora un po'"
Stanotte non ho avuto il coraggio di farlo, ma adesso ho così tanta voglia di toccarlo, che nascondo il viso contro il suo collo e allungo una mano fra noi.
Lo sento subito inspirare di colpo, trattenere il respiro e poi rilasciarlo in un gemito soffocato.
"Se ti faccio male dimmelo" sussurro, nonostante credo proprio che questi non siano segni di dolore.
" Sta tranquilla. Tu mi fai bene Syria"
Tu mi fai bene.
É evidente che non si riferisce a questo momento, a quello che gli sto facendo, ma intende in generale.
Restiamo ad amarci contro quel tavolo per un'altra ora.
Finché non suona la sveglia nel cellulare di Ryan avvertendoci che é ora di prepararci per le nostre giornate.
Non abbiamo riposato quasi per niente, e un po' mi sento in colpa quando prima di lasciarlo uscire da casa mia gli accarezzo le occhiaie.
Però tutto quello che è accaduto nelle ultime ore non posso proprio rinnegarlo.
É stata una piacevole scoperta il mio Piccolo Re.
Per quanto adori Ryan il bravo ragazzo, il Ryan che fa l'uomo mi fa impazzire.

   ☆☆☆

Mio Dio, sono diventata una di quelle ragazzine che appena trovano un ragazzo sorridono come delle stupide per tutto il giorno. Che mi prende? Non riesco neppure a controllarlo questo sorriso.
E sono a scuola per di più, quando mai ho avuto una faccia che non fosse depressa o seccata a scuola?
" Stai camminando a venti centimetri da terra. Su un territorio dove di solito non fai che guardarti in giro disgustata. Vuoi per caso dirmi come mai?"
Mi mordo la lingua appena in tempo, stavo per uscirmene con una frase tipo: "finalmente ho fatto l'amore con Ryan".
Ma Jordan potrebbe davvero tirarmi un pugno stavolta se lo rendessi partecipe di una novità simile, e poi poverino, per quanto sia buono non si merita l'immagine di suo fratello nudo che -come dice lui- si rotola a letto con me.
" Ho un fidanzato fantastico" dico alla fine, giusto per rispondere alla sua domanda.
Ha capito.
Ha studiato meglio il sorrisetto che ho sulle labbra, ha analizzato il mio atteggiamento e la mia frase, e ha capito.
Cos'è quella smorfia sul suo viso?
Accidenti, gli viene da vomitare.
" Possibile che tu sia tanto riservata sulla tua vita privata ma non sulla tua vita sentimentale e intima? E che cazzo Syria, la prossima volta dimmi di farmi gli affari miei, giuro che non mi offendo" sbotta.
" Dove vai?"
" Lontano da te"
Be', adesso non è colpa mia.
Si è mostrato leggermente suscettibile.
Ora che ci penso, ultimamente è parecchio suscettibile. É il caso che indaghi a tal proposito.
Ad ogni modo, il mio umore oggi proprio non vuole guastarsi.

Mi Accarezzi L'Anima Where stories live. Discover now