Capitolo 52

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"Cazzo" lo sentì imprecare.
"Che succede Harry?" Chiesi preoccupata, la sua reazione era alquanto strana, per un semplice messaggio di cui non si sapeva neppure il mittente.
Lo vidi prendere un profondo respiro, prima di continuare a parlare e se non lo avessi conosciuto, almeno un pò, penserei di aver visto un leggero tremolio delle sue mani, ma la cosa era alquanto impossibile.
" niente" sussurrò stringendo i pugni
" me ne occupo io" aggiunse avviandosi fuori dalla sua stanza, con il mio cellulare fra le mani.
"Che significa? Chiesi accigliandomi " e poi a cosa ti serve il mio cellulare?"
" quanti messaggi come questo ti sono arrivati?" Chiese evitando di rispondermi, come suo solito.
" soltanto due.... Ma mi spieghi che sta succedendo Harry?" Ripetei inseguendolo, a fatica, lungo il corridoio.
" Niall" richiamó l'amico non appena arrivò in salone "devi risalire al numero che ha mandato questo messaggio" disse con tono serio.
Non ci stavo capendo assolutamente nulla, perché Niall era in grado di fare una cosa del genere?
" amico domani" rise Niall, evidentemente ubriaco.
"Ora" ordinó, Harry facendolo rialzare dal divano.
" Harry" lo raggiunsi con il fiatone, quelle stampelle erano insopportabili "tu ora mi dici che significa tutto questo, sono arrivati  a me quei messaggi, sai chi è stato?"
"Non lo so....è quello che sto cercando di capire" sbuffó.
"Forse è solo uno scherzo di qualche bambino" suggerì, infondo poteva essere.
"Ripeto è quello che sto cercando di capire" disse lanciandomi un'occhiataccia.
"Pensi sia qualcosa di grave?" Domandai titubante, il suo atteggiamento faceva trasparire questo e sinceramente cominciavo a preoccuparmi.
"No" rispose guardandomi negli occhi con una tale intensità da farmi perdere il filo del discorso " non devi preoccuparti di nulla, me ne occuperò io"ripetè.
Stavo per parlare nuovamente, quando lo vidi sollevate Niall per la maglia e ripetergli, non in questi termini, di darsi una mossa.
"Ho capito ho capito" sbuffó Niall staccandosi dalla sua presa "hai il cellulare?" Domandó.
" ovvio" rispose Harry con un gesto della mano " andiamo" aggiunse prendendo la giacca dall'attaccapanni.
"Ma che succede qui?" Chiese Bry con un bicchiere pieno d'alcool in mano.
"Nulla che ti riguardi" rispose Harry bruscamente "riportale a casa" aggiunse indicando me e Meg, che nel tramite continuava a dormire beatamente  sul divano.
"Non vado a casa" rispose Bry con il suo solito tono da stronza "si faranno una passeggiata" aggiunse ridendo perfidamente.
"Sei ubriaca non potresti neppure guidare" intervenni.
"Ho guidato in condizioni peggiori mocciosa" aggiunse vantandosene.
"Fa come cazzo ti pare" intervenne Harry "Juliet sveglia Meg, vi accompagno io" aggiunse con tono autoritario.
Dire che davvero non ci stavo capendo nulla, era riduttivo.
Mi avvicinai a Meg velocemente, cominciando a scuoterla e per fortuna non ci impiegò molto a svegliarsi.
" che succede?" Chiese con un occhio ancora chiuso.
" dobbiamo andare a casa Meg, dai alzati" la sollecitai, il continuo passarsi le mani fra i capelli di Harry era un chiaro segno del suo nervoso e della fretta che aveva di toglierci dai piedi.
"Mmmm" brontolò Meg alzandosi lentamente dal divano "ho sonno"
"Prima ti muovi, prima potrai metterti a letto" la spronai, passandole la sua giacca e cominciando ad infilare la mia.
" quanto ci vuole?" Sbuffó Harry.
Stavo cominciando ad irritarmi, sembrava quasi che ci volesse cacciare e ancora non capivo tutto questo mistero dietro quegli stupidi messaggi.
" un attimo" risposi infastidita.
Bry, non si fece problemi ad alzarsi ed andarsene senza neppure salutare, mentre Niall e Jake presero la loro auto, dandosi appuntamento con Harry nel loro appartamento per non so bene cosa.
"Non vomitare nella mia macchina" minacciò Harry una volta che Meg si stese nei sedili posteriori.
"Ci proverò" rise lei mettendosi comoda.
Nel tramite, raggiunsi il posto al fianco al conducente, poggiando le stampelle al mio fianco.
Non appena Harry entrò in auto, accese la radio, chiaro segno che non avesse alcuna intenzione di parlare.
Ero ancora scossa dal suo bacio di non molto tempo prima, avevo avvertito qualcosa di diverso ma, stavolta, questo cambiamento lo avevo notato in lui.
Sembrava quasi più attento, più dolce, come se non volesse perdersi nulla di quel momento.
Mille domande frullavano nella mia testa, avevo bisogno di risposte e stavolta ci avrei messo la faccia pur di capirci qualcosa.
Volevo sapere per lui cosa rappresentasse tutto questo, cosa rappresentassero tutti quei baci rubati e sopratutto cosa rappresentassi io per lui.
Eravamo quasi arrivati, così decisi di sfruttare questi ultimi minuti nella speranza di riuscire a carpirgli qualche informazione su cosa avessero fatto una volta arrivati a casa di Niall.
" Niall sa rintracciare un numero privato?" Domandai andando al sodo.
"Non parlo della vita degli altri" rispose prontamente, facendomi sbuffare.
" non credi di star esagerando, chi potrebbe mai nascondersi dietro un messaggio del genere?" Domandai retoricamente.
"Non esagero mai" rispose continuando a fissare la strada davanti a se.
"Mi dirai quello che scoprirai?" Chiesi.
" penso di sì"
Rispose stringendo le mani sul volante.
" pensi? Tu devi dirmelo... Riguarda me" risposi infastidita, già il modo in cui si era impossessato del mio cellulare, senza neppure chiederlo, mi aveva dato fastidio, non poteva di certo escludermi anche da questo.
" domattina ti riporto il cellulare" rispose cambiando argomento.
"Bene" risposi cominciando a guardare fuori dal finestrino.
Odiavo quando si comportava così, quando mi trattava come se fossi un' estranea, come se per lui quel bacio non ci fosse mai stato.
Accostò l'auto al marciapiede sotto casa, spegnendo il motore.
Meg era ormai sprofondata nel mondo dei sogni.
Mi girai verso di lei, per chiamarla ma delle enormi mani, si posarono si chiusero a guscio sul  mio volto, impedendomi di voltarmi indietro.
"Che c'è?" Chiesi guardandolo negli occhi.
"Bel regalo comunque" disse con il suo solito ghigno stampato in faccia.
"Sono contenta che ti piaccia" risposi fingendomi indifferente e cercando di liberarmi dalla sua presa.
"Davvero Juliet" disse riportando il mio viso nella sua direzione "non me lo aspettavo" sussurrò avvicinando i nostri visi.
"Sorpresa riuscita" risposi, sorridendo timidamente.
" già" sussurrò lui posando delicatamente le sue labbra sulle mie, in un dolce bacio a stampo che mi fece tremare le gambe.
"Oddio" sentimmo urlare Meg alle nostre spalle, la quale  si precipitò fuori dall'auto come un fulmine.
" che gli prende?" Dissi ma l'immagine di Meg accasciata a terra a vomitare, rese bene il concetto.
"Che schifo" commentò Harry.
"Vado ad aiutarla" dissi, scendendo dall'auto.
Poco dopo sentì anche lui fare lo stesso.
" Meg" sussurrai, mantenendole i capelli con una mano.
"Mi sento male" piagnucolò.
" ci credo, ti sei scolata solo tu una bottiglia intera di vodka" Risi.
" mmmm, non mi ci far pensare" ripose rialzandosi.
Avanzai verso il portone aprendolo.
"Dai vieni" le feci cenno di raggiungermi.
"Se lo avessi fatto in macchina mia, eri morta" disse Harry ridendo alle sue spalle.
" gnè gnè" rispose Meg, avviandosi per le scale.
"E io?" Urlai alle sua spalle, non sarei mai riuscita a salire quelle scale da sola.
"Siamo a quota dieci massaggi" sussurrò Harry nel mio orecchio, prima di sollevarmi e incamminarsi all'interno del palazzo con me fra le sue braccia.
" tranquillo frà pochi giorni la tolgo" dissi indicando la fasciatura al piede.
" ah menomale, cominciavi a pesare"
"Non è vero" risposi imbronciandomi, insomma era pur vero che non ero tanto in movimento in quel periodo, ma non credevo di essere ingrassata.
"Ecco fatto" disse Harry posandomi sull'uscio della porta di casa.
" grazie" gli sorrisi "vuoi entrare?" Domandai timidamente.
"Devo andare" rispose guardandomi intensamente "ci vediamo domani mattina ... Per il telefono" aggiunse.
" ah sì il telefono" ripetei come una scema " allora buonanotte Harry"
" buonanotte Juliet"
*****
Harry's pov
Il tachimetro segnava i cento chilometri all'ora, ma avevo una certa fretta di raggiungere la casa dei ragazzi.
Speravo con tutto me stesso che Juliet avesse ragione, che quello fosse un semplice scherzo di qualche fottuto ragazzino, in caso contrario, se la mia idea su chi potesse essere, invece, sarebbe risultata vera, avrei fatto un macello.
In soli dieci minuti, raggiunsi quello schifo di quartieri, misi la mia auto in un posto meno esposto, sperando di ritrovarla al mio ritorno.
" Harry" mi salutò Jake non appena entrai in casa loro. " caffè?"
" non perdiamo tempo" risposi infastidito, raggiungendo Niall già posizionato di fronte al pc.
"Ho un mal di testa terribile" sbraitò come una donna durante il ciclo.
"Non me ne fotte un cazzo del tuo mal di testa" risposi burbero "trovami questo bastardo" aggiusti passandogli il cellulare di Juliet.
" mi spieghi cos'è successo precisamente?" Domandò dopo aver collegato il cellulare al suo pc.
" penso che Damon gli abbia mandato quei messaggi" digrignai fra i denti indicandoglieli, ora visibili sul suo display.
" Angelo?" Chiese accigliandosi.
" già, l'aveva chiamata così la notte in cui tu hai avuto la brillante idea di portarla alle corse" chiesi sbattendo un pugno sulla scrivania.
" Hey non è colpa mia se la tua ragazza è testarda"
" non è la mia ragazza" chiarì dandogli uno schiaffo dietro al collo.
" ahi" si lamentò come una femminuccia. " ecco il numero da cui sono partiti i messaggi" disse indicandomi delle cifre.
Presi subito il mio cellulare, andando sul  nome di Damon per confrontarlo e cazzo quei numeri combaciavano.
" pezzo di merda" urlai scaraventando una sedia dall'altra parte della stanza.
" è davvero lui?" Chiese Niall incredulo.
" lo ammazzo"
" cosa vuole da Juliet?" Domandò Jake raggiungendoci.
"Nulla" risposi subito "non otterrà mai nulla"
" penso che lui voglia solo provocarti" disse Jake "crede che lei sia il tuo punto debole e tutto sanno che Harry Styles non ha punti deboli" spiegò.
"Infatti é così" risposi.
" forse non più" aggiunse Niall "e Damon l'ha capito, purtroppo"
"Non diciamo cazzate, ma a prescindere da questo lo ammazzerò di botte lo stesso per averle mandato quei messaggi"
"Ho bloccato il suo numero, in modo che non possa più mandarle messaggi" disse Niall.
" bene" commentai.
" che hai intenzione di fare?" Chiese Jake " se vai da lui, gli confermerai la sua teoria"
Presi un lungo respiro, cercando di pensare alla soluzione migliore per non coinvolgere Juliet in questo schifo, ma l'unica possibile era anche la più difficile.
"Mi allontanerò da Juliet" dissi con tono basso " se non mi vede con lei penserà che ha sbagliato mira per potermi compire" spiegai.
" lo dirai a Juliet?" Domandò Jake curioso.
" no" risposi prontamente "le dirò che era uno scherzo e non vi azzardate a dirle la verità"
"Quindi la allontanerai da te mentendole?" Mi chiese incredulo Jake.
" esattamente" risposi, guardando un punto fisso nella stanza.
"Te ne pentirai Harry" rispose Niall.
" me ne pentirò?" Risi amaramente
" credimi mi pentirei più se continuassi ad esporla nello schifo che mi circonda"
"Fa come vuoi Harry" sbuffó Jake alzandosi dalla sedia " ma renditi conto del male che le fai, mentendole così" aggiunse prima di sbattersi la porta alle spalle.

Juliet [H.S.]  #Wattys2017Where stories live. Discover now