Taylor ha appena lasciato me e Anastasia in hotel, la obbligo a mangiare qualcosa, prima di salire in camera. Una volta arrivati nella nostra suite, lei si guarda intorno, analizzando l'ambiente attorno a sè.
« Hey.. » le stringo le spalle, affondando il viso nel suo collo. « Stai bene? » le sussurro. Lei sospira e chiude gli occhi.
« Si.. » risponde « Sono solo preoccupata.. » percepisco perfettamente l'ansia nella sua voce.
« Nessuno ti farà del male. » le bacio i capelli. La mia piccola Anastasia.. Così dolce.
« Non è per me che ho paura, lo sai.. » si gira, interrompendo il contatto, fissandomi con i suoi occhioni azzurri. Le sposto una ciocca di capelli dal viso.
« Vieni, sarai stanchissima.. » Mormoro, le tolgo la giacca di jeans appoggiata sulle sue spalle e piano piano la svesto. Poi mi allontano verso le borse, cercando il suo pigiama.
« Ehm.. » mormora, quando torno verso di lei con il pigiama tra le mani, mi guarda con un'espressione imbarazzata e si morde il labbro.
« Che c'è? » chiedo.
« Non posso.. Ehm.. Indossare la tua maglietta? » mi chiede con un filo di voce, è così dolce e imbarazzata.. Sorrido da un lato a un altro della bocca.
« Ne sarei onorato, Miss Steele. » Mi sfilo la maglietta di fronte a lei, e gliela infilo delicatamente, facendo particolare attenzione a sfiorarle i seni. « Mi piace quando indossi i miei vestiti.. » strofino il naso contro il suo. Lei sorride.
Pochi minuti dopo mi infilo nel letto insieme a lei, la prendo tra le braccia.
« Devo dirti una cosa.. » mi dice, si gira verso di me. « Oggi il dottore ha detto che sono in grado di camminare da sola, senza stampelle.. Devo solo provarci. » abbassa il viso dicendo l'ultima frase.
« Vuol dire che ci proveremo insieme. » le dico, premendo le labbra contro le sue. Lei mi infila la lingua in bocca, stringendomi le braccia al collo. Le mie mani le stringono i seni, sotto la maglietta. Le si protende verso di me e se la sfila, mi fiondo sui suoi seni, prendendole i capezzoli in bocca. Continuo a mordicchiare e tirare i capezzoli, mentre lei ansima sotto di me. Premo l'erezione contro il suo fianco e lei comincia a massaggiarmi con una mano.
« Cristo, Ana.. » mormoro nel suo collo. La mia mani vaga sul suo corpo, e senza che me ne accorga, finisce nelle sue mutandine. Quando me ne rendo conto, alzo gli occhi verso di lei, che annuisce, dandomi il permesso. Tremolante, rimetto la mano dov'era, rendendomi conto della sua eccitazione.
« Ana. » mormoro, incredulo. La bocca spalancata. « Sei.. »
« Si. Christian, per favore.. » mi implora. Non riesco a contenere l'emozione. Mi sente. Sente le mie mani su di lei. Mi chino tra le sua gambe, le lascio baci leggeri sul ventre, sulle pancia, fino ad arrivare alle gambe, che bacio adorante.
« Senti » mi interrompo con voce tremolante « Senti qualcosa? » mormoro.
« Si. » ansima, buttando la testa all'indietro.
« Dillo. » le bacio l'interno coscia. « Ho bisogno di sentirlo. » la supplico.
« Si. Ti sento, Christian. » stringe le lenzuola in un pugno.
« oh, Piccola.. » mormoro. Le sua mani si allungano verso le sue mutandine, e le spinge fin dove riesce ad arrivare con le sue braccia. La guardo come per chiederle il permesso e lei annuisce.
« Provaci, ancora una volta.. » mi dice, mentre le sfilo le mutandine. Annuisco e mi chino tra le sue gambe, cominciando a stimolarle il clitoride. Lei ansima e butta la testa all'indietro.
« Stai bene? »
« Si. Continua, ti prego. » continuo il mio assalto, usando le dita. Voglio guardala in faccia. Devo vederla.
« Occhi aperti. Voglio vederti. » le ordino e lei apre immediatamente gli occhi. Mi passa le dita sulla schiena, affondandoci le unghie e gemo contro di lei.
« Christian.. » ansima, quando aumento i movimenti delle mie dita. Cazzo, è bagnata fradicia. Con l'altra mano riprendo l'assalto ai suoi capezzoli.
« Vieni, non avere paura.. » sussurro quando sento che è vicina. Lei viene pochi secondi dopo, buttando la testa all'indietro, stringendo le lenzuola in un pugno. Non stacca gli occhi dai miei, e comincia a piangere. Le bacio le lacrime, asciugandole il viso.
« Amore mio.. » le accarezzo il viso.
« Christian.. Ti amo così tanto. » mi bacia.

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Ana & Christian • Once in a lifetime.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. La storia inizia dalla fine di 'Cinquanta sfumature di grigio', dalla rottura di Anastasia e Christian, ma cosa succederebb...