Quest'opera raccoglie tante piccole storie su Francisca Montenegro e Raimundo Ulloa. Saranno per la maggior parte finali alternativi di scene andate in onda.
È possibile che alcune di queste contengano scene di passione.
Il fatidico giorno era arrivato, dovevano separarsi di nuovo. Era sicuramente l'ultima cosa che avrebbero voluto ma se volevano vedersi ancora dovevano farlo. Raimundo era tornato da lei il giorno dopo, non voleva lasciarla andare senza averla salutata un'ultima volta. Francisca aveva appena finito di mangiare e stava riordinando casa per vedere le cose da lasciare lì e quelle da portarsi di nuovo a Puente Viejo quando sentì la porta aprirsi, sapeva benissimo chi era, era l'unico ad avere le chiavi oltre a lei quindi decise di continuare con le sue cose per aspettare che la salutasse. Raimundo non tardò ad arrivare fino in camera sua e fermarsi sullo stipite della porta per osservarla - "Non mi saluti Ulloa?" - chiese senza alzare gli occhi dai suoi bauli - "Certo che si mia regina, mi ero solo incantato a guardare la vostra bellezza" - lei sorrise e lo guardò rimanendo come sempre rapita da quegli occhi marroni e lui si avvicinò abbracciandola e baciandola.
"Ho una proposta da farti"
"E sarebbe? Guarda che non posso permettermi di mettere in disordine di nuovo tutto"
"Non preoccuparti ti servirà solamente un cappello, gli occhiali da sole e un costume da bagno"
"Che cos'hai in mente? Non possiamo farci vedere insieme!"
"Non ci vedrà nessuno, fidati di me, conosco un posto bellissimo dove saremo soli e poi a quest'ora saranno tutti a fare una siesta visto il caldo che fa. Allora, cosa mi dici amore mio?"
"Ti dico che non posso negarti nulla, accetto"
"Brava amore mio, cambiati che andiamo, nel frattempo scelgo il vestito che metterai"
"E da quando in qua decidi cosa mi metto?"
"Da oggi" - le rispose baciandola e spingendola verso il bagno. Quando era a Puente Viejo si era fatta fare un costume da bagno apposta per usarlo quando sarebbe andata a Nuevo Horizonte, lei però non ne aveva mai portato uno quindi non sapeva se le sarebbe stato bene. Una volta che lo ebbe addosso si guardò allo specchio e l'assalirono i dubbi; se era vero che sul seno le stava alla perfezione, per il resto si vedeva grassa...
"Francisca, ci sei?"
"Sì..."
"Tutto bene?"
"No..."
"Che succede? Posso entrare?"
"NO!"
"Francisca... Se non vuoi che entri dimmi almeno cosa ti succede"
"Sono orribile! Ecco cosa succede!"
"Ma non puoi essere orribile amore mio, sei la donna più bella del mondo!"
"Questo lo dici tu!"
"Lo dico e lo ripeto! Esci, così avrai il mio parere" - Francisca titubante aprì la porta e guardò Raimundo con gli occhi lucidi, lui al contrario la guardò stupito - "Sei bellissima amore mio" - fu l'unica cosa che riuscì a dire prima di prenderla tra le sue braccia e baciarla con passione.
"Sei bellissima" - le ripeté - "non scordarlo mai"
"Amore mio" - lo strinse forte a sé e gli diede tanti piccoli baci sulla guancia.
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"Ora te la senti di andare?"
"Con te al mio fianco sì" - non poté evitare di sorriderle, le faceva tanta tenerezza questa Francisca, quella vera, quella piena di insicurezze. L'aiutò ad abbottonarsi il vestito che aveva scelto per lei e si incamminarono verso il mare. Lei, un po' per protezione e un po' per non svelare la sua identità, uscì di casa con un cappello color panna, un foulard colorato e un paio di grandi occhiali da sole, ovviamente non poteva mancare il suo ombrello in pizzo bianco.
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Salirono su una piccola barchetta che un amico di Raimundo gli aveva prestato e arrivarono fino ad una piccola insenatura dove potevano stare finalmente in pace - "Eccoci arrivati tesoro, questo è il nostro angolo di paradiso"
"È meraviglioso!" - allungò la mano fino ad afferrare quella di lui per scendere e appoggiare i piedi in acqua, si spostarono correndo sulla sabbia bollente fino ad arrivare con i piedi all'ombra, lì stesero i teli che Raimundo aveva portato con sé e si sdraiarono uno vicino all'altra. Il sole picchiava forte e il caldo si stava facendo insopportabile - "Francisca ti va di entrare in acqua?"
"Cosa? No, no, io lì non ci entro!"
"Non avrai paura Francisca Montenegro?" - le chiese sorridendo - "Certo che no"
"E allora vieni con me" - la tirò per il braccio e la trascinò fino a riva - "Aspetta Raimundo!"
"Cosa c'è?" - le chiese fermandosi a pochi centimetri dall'acqua - "È vero... Ho paura..."
"E se io non ti lasciassi mai andare ne avresti un po' meno?" - le domandò dolcemente - "Sì"
"Allora vieni, non ti lascerò per nessuna ragione al mondo" - le strinse la mano e si incamminarono lentamente verso il mare, era riuscito a portarla fin dove l'acqua le arrivava alle ginocchia, era tranquilla e disinvolta e avevano persino iniziato a giocare con l'acqua schizzandosi - "Ti diverte tanto Montenegro?"
"Non sai quanto Ulloa!"
"Allora ti propongo una sfida! Se impari a nuotare ti riempio di baci"
"E se non lo faccio? Nessun bacio fino al tuo ritorno..."
"Ricattatore! Sappi che lo faccio solo per te, ma che sia la prima e l'ultima volta!"
"Vedrai che non te ne pentirai" - la baciò teneramente e la riprese per mano. Quando lei non riuscì più a toccare, Raimundo la prese in braccio e la tenne stretta - "Eccoti in mare aperto, chiudi gli occhi e lasciati cullare dall'acqua poi dimmi come ti senti" - la fece sdraiare davanti a sé e tenne le sue mani sotto al suo corpo per far sì che non andasse sott'acqua, lei chiuse gli occhi e dopo qualche minuto si rilassò - "Si sta bene"
"Sapevo ti sarebbe piaciuto, ora fidati di me" - sempre da sdraiata la fece girare in cerchio e quando tornò fermo le diede un bacio sulle labbra, lei aprì gli occhi e si rannicchiò di nuovo in braccio a lui sussurrandogli - "Non so perché però così sto ancora meglio"
"Lo so io" - rispose sorridendole e dandolo un bacio veloce - "ora però devi mantenere la tua promessa, quindi, devi tornare nella stessa posizione di prima ma a pancia in giù, io ti guiderò" - Raimundo era sorpreso da Francisca... Imparava davvero in fretta e aveva piena fiducia in lui, sapeva che non avrebbe permesso una cosa simile a nessun altro. Lentamente, nuotando, arrivarono a riva e lei si sdraiò sul bagnasciuga stanca morta per lo sforzo respirando affannosamente, cosa che, non passò inosservata a Raimundo - "Basta, non ce la faccio più"
"Sei stata bravissima amore mio, non avevo mai visto nessuno imparare così velocemente" - le accarezzò la pancia e si avvicinò di più a lei e, finalmente, poté baciarla con passione, cosa che aveva voglia di fare fin da quando l'aveva vista indossare quel costume. Tra quello scollo così generoso e il suo bisogno di aria che la portava a respirare velocemente, lui non riuscì più a trattenersi.
"Raimundo..." - cercò di fermarlo - "non possiamo, devo andare"
"Rimani con me" - la supplicò baciandole il collo - "Non sai quando lo vorrei amore mio ma devo tornare a casa, farò l'impossibile per farti tornare e allora niente e nessuno ci potrà più separare"
"Me lo prometti?"
"Te lo prometto" - gli prese il volto tra le mani gli stampò un sonoro bacio sulle labbra.
Passarono da casa per prendere le valigie e la accompagnò fin quasi al porto poi si fermarono e si salutarono - "Mi mancherai piccola mia "
"E tu a me... Orsetto" - aggiunse ridendo tra le lacrime - "Da quanto tempo non mi chiamavi così?"
"Troppo, una vita" - si abbracciarono forte quasi fondendo i due corpi, lui nascose il suo volto nel collo di lei annusando il profumo della sua pelle e dei suoi capelli e lei passò le sue dita tra i capelli di Raimundo, le piaceva tanto farlo. Entrambi piansero silenziosamente fino a che lei non si separò prendendo coraggio - "Ci rivedremo presto amore, ti amo tanto"
"Ti amo tanto anch'io piccola" - le diede un bacio sulle tempie, lei gli accarezzò il volto, intrecciarono le loro mani per l'ultima volta e lei se ne andò voltandosi indietro varie volte e ricevendo sempre i baci che Raimundo le mandava da lontano.