capitolo 24

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"Le donne non possono farne a meno: per istinto, vogliono piacere. Han bisogno d'esser desiderate, le donne."
Luigi Pirandello, da Acqua amara

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Sono le sette del mattino e io sono letteralmente in coma.

Ieri sera ho fatto abbastanza tardi, non riuscivo ad addormentarmi.

Mamma mi ha chiamata già due volte, in maniera gentile, la terza invece non lo sarà per niente.

-Elis devi alzarti- urla
Mi alzo lentamente con gli occhi ancora chiusi e prendo i vestiti già preparati dalla sedia.

Mi trucco leggermente.

-Alzati che andiamo-
Non mi sono seduta sul divano da neanche due minuti che già mi devo alzare.

Suona il citofono e va mia madre vedendo la mia intenzione di rimanere seduta.

Connor...

Viene verso di me e mi saluta.

-Andiamo insieme, se non ti dispiace ovviamente-
-Ma no figurati, forse riesci a farla svegliare-
-Hahahaha dubito-

Andiamo a scuola a piedi.

La scuola è vicina, se sei sveglio, se invece stai ancora dormendo, come me, sembra lontanissima.

Connor mi tiene la mano per tutto il tempo rendendo il tragitto piacevole.

Per le strade non ci sono molte persone.
Chi sarebbe sveglio alle 7:30 di mattina se non dovesse andare a scuola o lavorare?

Arrivati davanti scuola vedo una grande folla raggruppata davanti al cancello. Sono tutti ragazzi del primo e secondo anno con i rispettivi genitori.

Poi ci siamo noi, i ragazzi del terzo, quarto e quinto.
Posso capire i primini che si facciano accompagnare dai genitori perché ancora non conoscono né scuola né compagni, ma quelli del secondo che ragioni hanno? Già conoscono tutti.

Io mi sentirei anche in imbarazzo, se Connor non fosse passato a prendermi a casa mi sarei fatta dare un passaggio da mamma, ma non l'avrei mai fatta restare.

-Amore, i tuoi amici in vista-

Mi volto e vengo assalita dalle ragazze che poi salutano Connor, invece Luca lo ignora a differenza di Dylan che invece gli da una pacca sulla spalla.

-Dove trovate tutta questa energia il primo giorno di scuola?-
-Dai ci sono anche i lati positivi- risponde Alexis
-Io ne ho solo uno-
-Aww grazie-
-Ehm no mi riferivo a Connor- dico dispettosa
-Stronza- sussurra guardandomi di sbieco

La campanella suona annunciando l'inizio delle lezioni.

Entriamo all'interno dell'istituto e il mio ragazzo mi accompagna fin sulla soglia della mia classe.

Mi bacia davanti ai miei compagni che fischiano.

Una professoressa si schiarisce la voce.

-Accurso, la rivedrai, non sta andando al patibolo-
Ci stacchiamo per ridere.
-Amore ci vediamo dopo- dice dolce
-Si a dopo-

-Ma quanta dolcezza- continua sarcastica mentre vado a sedermi al mio banco.

-Bene. Dopo la scenetta d'amore possiamo iniziare-

Il primo giorno nella nostra scuola si fanno quattro ore, fino a mezzogiorno, invece le medie escono alle undici. Però noi usciamo a mezzogiorno per tre settimane, loro solo uno, perché da lunedì fanno l'orario pieno.

'Al liceo anche quattro ore sono stancanti e io ne dovrò fare molte, molte di più'

Ci hanno detto che dal terzo saremmo usciti due giorni alle tre e il resto alle due.

'il terzo è stata una tortura. Senza considerare tutti i compiti che assegnavano. Questo e l'anno a venire, se non sarò bocciata, altrimenti tre, saranno gli anni più brutti della mia vita'

La prima ora passa abbastanza veloce, la seconda anche, la terza un po' meno e la quarta non vuole arrivare.

A ricreazione sono andata con Connor in cortile.
Ad un tratto ha preso dalla tasca un pacchetto di sigarette ed un accendino. Ha tirato fuori una sigaretta e dopo averla accesa ha iniziato a fumarla.
Io lo fissavo attentamente, guardando il fumo che usciva dalla sua bocca.

-Hai mai provato?- mi ha chiesto riferendosi al fatto di fumare
-Mai, non sono capace- ho risposto
- Vuoi provare?- ha detto porgendomi la sigaretta a metà
L'ho presa tra le dita portandola alla bocca e ho aspirato.
Subito ho cominciato a tossire.
-Ti ho detto che non sono capace- mi sono lamentata
-Guarda me-
Mi ha mostrato come aspirare con la bocca e dopo qualche tiro ho imparato , ma la mia testa ha iniziato a girare terribilmente e i miei occhi erano diventati molto rossi e lucidi, come se avessi appena fumato dieci canne.
-Amore impari in fretta, ma questo era solo per renderti l'idea di ciò che si prova, non fumerai in futuro-
-Si, si, guarda i miei occhi-
-Sono rossi perché è la prima volta-
-E mi gira anche la testa-
-Questo perché l'hai fatto a pancia vuota-

Al suono della campanella ho preparato lo zaino.

Ho aspettato due minuti e sono stata raggiunta da Connor.

Usciamo dal terribile edificio chiamato scuola e ci incamminiamo verso casa.

Mi accompagna e se ne va rifiutando la mia richiesta di fermarsi a pranzo.

Non mi sarebbe dispiaciuto se fosse rimasto a farmi compagnia.
Jordan e Federico li ho persi appena usciti dal cancello e mamma e papà sono al lavoro.
'Dovrò mangiare con Twila.
Anzi no.
Non c'è neanche lei, sarà nella casa di qualche vicino'

'Sono destinata a mangiare sola. Oppure potrei pranzare con i miei amici , per festeggiare il primo giorno di scuola. Ah no l'ultimo di vacanza'

Chiamo Fiamma che in 10 minuti organizza tutto. L'appuntamento è a casa sua dieci minuti dopo, nel frattempo Dylan sarebbe andato a prendere i panini e le bibite.

Esco immediatamente e percorro la strada più lunga per arrivare dalla mia amica, ma nonostante ciò arrivo con due minuti di anticipo.

Infatti trovo solo lei in casa.

-Sei la prima- esclama entusiasta
-Non avevo dubbi-

Noi due iniziamo a giocare a just dance, un gioco fantastico per chi sa ballare. Invece per me che non sono capace a fare neanche un passo non è molto bello.

Vengo salvata dal citofono.

-Dobbiamo spegnere, mi stavo divertendo- si lamenta Fiamma
-Io anche- scherzo guadagnandomi un'occhiataccia

Dylan e gli altri entrano preceduti dal profumo di panini e pollo.

Divoriamo i panini e le crocchette di pollo insieme alle bottiglie di coca cola.

Poi iniziamo a chiacchierare e quando si tratta di gossip chi è che non si intromette negli affari altrui?

Naturalmente io sono il centro delle attenzioni, tra Connor e l'odore di fumo sono la più interessata alle domande.
Spiego tutto, compresa la mia brutta esperienza con la sigaretta perché ormai siamo sempre insieme, loro sono i miei migliori amici, la mia famiglia.

-Non inizierai a fumare, vero?- mi ammonisce Alexis
-Mi raccomando, fatti portare sulla cattiva strada da quello lì- dice Luca
-Mi spieghi perché sei così ostile nei suoi confronti?- chiedo perplessa
-È un ragazzo così bello...- sogna ad occhi aperti Fiamma che viene subito fulminata con lo sguardo
-Chiedilo al tuo ragazzo perfetto-






#Spazio autrice
Dovete proprio scusarmi se non ho aggiornato prima, ma oltre ai compiti ci si è messa anche la febbre.

♡♡♡♡♡♡♡♡♡ xoxo ♡♡♡♡♡♡♡

un amore infinitoWhere stories live. Discover now