"Vendetta"

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Meg non si era ancora mossa dal divano. Aveva bevuto troppo, aveva la nausea e le girava la testa. Era passata almeno un'ora dall'incontro con Tatiana, ma Michael non si era ancora accorto della sua assenza. Non aveva alcun diritto si essere arrabbiata con lui, infondo non stavano insieme, erano solo amici. Eppure Meg gli avrebbe volentieri assestato un forte schiaffo su quel bel viso d'angelo. Sentì la porta aprirsi.
"Meggie, che ci fai qui! Ti ho cercata dappertutto"
"Vai via Michael". Perchè gli aveva risposto in quel modo? Era l'alcool a farla parlare così.
"Scusa? Che ti ho fatto?" disse Michael con un tono scocciato e allo stesso tempo malinconico.
"Niente, vattene"
"Meg sei ubriaca"
"Non è vero"
"Si invece, non ti reggi in piedi".
Lei provò ad alzarsi di nuovo e lo guardò con aria di sfida: "Ma che cazzo vuoi da me?? Torna da Tatiana, ho visto che ti divertivi".
Un bel sorriso si dipinse sul volto di Michael come la pennellata di un pittore scherzoso. Allora era quello il problema: Meg si era innamorata di lui. Era inevitabile del resto: aveva passato tre anni della sua vita con un uomo aggressivo e lunatico e ora che ne aveva trovato uno che ci teneva davvero a lei gli aveva aperto il cuore. Michael si inginocchiò ai piedi del divano: "Meg, io e Tatiana non stiamo più insieme. L'ho lasciata la sera in cui mi ha baciato sul palco, l'ho trovato un gesto di puro esibizionismo. Non mi piace affatto quella ragazza, è falsa"
"Non mi interessano queste cose, lasciami da sola"
Michael la guardava intensamente. La trovava bellissima con quei riccioli tutti sparsi per il viso e le guance arrossate.Il vestito che le aveva comprato le stava d'incanto, lo aveva scelto di persona. Quella donna gli aveva sconvolto la vita, era l'unica che riusciva a capirlo e a farlo stare bene, ma non come faceva una buona amica, piuttosto come faceva un'amante. Le aveva nascosto ciò che provava veramente per paura di no essere corrisposto, ma ora tutto era così facile. Non riusciva più a resistere, voleva baciarla a tutti i costi. Era ubriaca, se lo avesse fatto non si sarebbe ricordata più nulla la mattina dopo... valeva la pena rischiare. Si sedette sul divano e la spostò sulle sue gambe. Meg non aveva la forza di reagire e si abbandonò a lui con la testa poggiata sulla sua spalla.
"Sei bellissima" le sussurrò all'altezza del collo, lasciandole un bacio. Lei gli accarezzò i capelli ridendo mentre lui continuava a baciarla scendendo sulla scollatura. "Ci stai provando con me Jackson?" gli disse, adorante. "Non ho bisogno di provarci, penso di esserci già riuscito...". Le tirò su il vestito e alla vista delle sue gambe nude non riuscì a trattenersi dal mordersi il labbro. L'avrebbe presa lì su quel divano se solo non fossero stati nel salotto, dato che chiunque avrebbe potuto vederli. In quel momento però tutto taceva stranamente...
Le accarezzò l'interno delle cosce e si chinò per baciarglielo...adorava la sua pelle liscia. Non resisteva più e i gemiti di Meg non lo aiutavano. "Andiamo da un'altra parte..." piagnucolò lei.
Michael però si rese conto che quello che stava per fare non era la cosa giusta: non si era mai approfittato di una ragazza e quella non sarebbe stata la prima volta. Avrebbe aspettato che Meg fosse lucida prima di fare qualsiasi cosa.
"Meg, non è ancora il momento, voglio farlo con te quando ti sarà passata la sbronza... voglio che tu sia lucida". Lei sbuffò appena, ma poi lo abbracciò forte. La prese tra le braccia e la portò al piano di sopra, nella stanzetta dalle tende azzurre, e la lasciò riposare. Poi tornò in giardino. Non si era accorto che qualcuno li aveva spiati per tutto il tempo.

***
"Ciao Celine, vedo che sei indaffarata". La cuoca in effetti era tutta intenta a preparare i piatti da servire agli invitati che ancora non avevano lasciato Neverland.
"Dimmi pure Tatiana"
"La nuova amichetta di Michael da dove salta fuori?"
"Meg? Che cara ragazza... ho socializzato molto con lei in questo periodo. Pensa che Michael una notte l'ha trovata addormentata per strada e l'ha portata qui a Nevrland. Ci ha raccontato che Meg era scappata da suo marito, uno squilibrato che tenta di ucciderla. Ci ha raccomandato il silenzio più totale su questa faccenda, quindi non dirgli che te ne ho parlato... ma insomma, sei anche tu una sua amica, te ne avrebbe parlato lui di sicuro". Celine si sentiva in colpa per aver parlato, ma sperava che Tatiana mantenesse il segreto. Gli occhi di quest'ultima si illuminarono. "Come fa di cognome?"
"Stone. Ricorda di non dir nulla, Tati"
"Figurati Celine, non metterei in pericolo la vita di nessuno" disse, e uscì dalla cucina.
Si diresse verso la sua macchina. Aveva spiato Michael e Meg nel salotto e il sangue le ribolliva di rabbia: aveva preferito quella donna a lei. Non poteva sopportarlo. Nascosta dietro la porta gli aveva scattato molte foto. Non sapeva nemmeno perchè l'aveva fatto, ma pensava che con quelle foto avrebbe potuto vendicarsi in qualche modo. L'occasione le si era presentata subito: allontare Meg da Michael era il suo unico pensiero ed eliminarla forse era ancora meglio. Ma come poteva fare in modo che il marito di lei scoprisse il suo nascondiglio? Prese il cellulare in mano:
"Fred, sono Tatiana, scusa l'ora"
"Ciao Tati, dimmi"
"Ho uno scoop per il tuo giornale, e ho anche delle foto".

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Afraid|| A Michael Jackson story.Where stories live. Discover now