Meg si risvegliò la mattina seguente con la testa ancora dolorante. Con gli occhi a fessura si guardò intorno: l'enorme stanza era illuminata da deboli raggi di sole che passavano attraverso le tende azzurre. I raggi illuminavano dei granelli di polvere che danzavano per tutta la stanza. Meg alzò lo sguardo e proprio sopra una scrivania in legno vi era uno splendido ritratto, che aveva come protagonista l'uomo che la notte prima le aveva offerto il suo aiuto. Il quadro lo raffigurava fresco e sorridente, con una ciocca riccia che gli ricadeva sul volto con grazia. Meg pensò che il pittore doveva essere Dio in persona, perchè nessun uomo al mondo sarebbe riuscito a riprodurre con tanta precisione il viso di un angelo. Meg non era capace di definire Michael in altro modo se non come un angelo che l'aveva portata via da quell'inferno. Il suo sorriso in bianco e nero dominava su tutta la stanza, dandole un tocco allegro e spensierato. Sul comodino, invece, c'era una piccola statuina di bronzo che raffigurava una ballerina che danzava sulle punte. Meg allungò la mano per toccarla...
"Ti piace? È un bell'oggetto"
Era talmente presa dalla magia di quella stanza, che non si era accorta che Michael, seduto su una poltroncina accanto a lei, la stava guardando.
"Oh... non ti avevo visto" e fu subito presa da una strana sensazione che le attanagliò lo stomaco. Michael si alzò per poi sedersi sul letto vicino a lei: "Mi hai chiesto di restarti accanto ieri notte".Resta con me per sempre, mio bell'angelo.
"Io ti devo delle spiegazioni". Aveva così tanto bisogno di parlare, povera Meg. Per troppo tempo aveva tenuto dentro di sè quel terribile segreto.
"Io non ho bisogno di spiegazioni, ma tu hai bisogno di sfogarti, so leggerlo nei tuoi occhi perchè sono uguali ai miei. So cosa vuol dire aver voglia di parlare e non poterlo fare Sono qui per ascoltarti".
Sembrava un sogno. Da quanto tempo nessuno le aveva parlato in quel modo. Non riuscì a trattenere le lacrime di gioia che le scorrevano lungo le guance pallide:
"Io...io sono fuggita da mio marito. È pazzo. La notte scorsa è ritornato a casa in preda a uno dei suoi attacchi di follia, ha preso un coltello e ha cercato di uccidermi. E ci sarebbe riuscito se non fossi stata abbastanza veloce da rinchiudermi in camera"
Il viso di Michael, che cercava di nascondere lo stupore, si irrigidì: "Ma... questo non è possibile. Dovrebbe stare in un manicomio un uomo così"
"Nessuno sa della sua malattia, non ne ho mai parlato"
Meg si asciugò il viso con la manica della camicia: "Ma forse è meglio che ti racconti tutto dall'inizio.
Conobbi Craig a una festa. Era il fratello della mia migliore amica e provai fin da subito una forte attrazione per lui. Lo trovavo così intelligente, affascinante e romantico. Presto scoprii che lui nutriva lo stesso tipo di interesse nei miei confronti e per un periodo di tempo iniziammo a frequenrarci. Ogni giorno mi faceva trovare davanti alla porta di casa un tulipano rosa... come batteva forte il mio cuore alla vista di quel fiore ogni mattina! Mi faceva credere di essere il suo primo pensiero al risveglio... Sapeva essere un corteggiatore perfetto, ma anche un uomo misterioso e a momenti oscuro. Questo tratto del suo carattere veniva probabilmente accentuato dalla sua passione irrefrenabile per i film dell'orrore e i thriller. Sai, quelli in cui gli assassini si divertono a terrorizzare le loro vittime prima di ucciderle... trovavo del tutto incomprensibile questa sua fissazione, ma per il resto era un ragazzo simpatico e alla mano. Quando mi chiese di sposarlo mi sentivo la donna più felice al mondo. I tulipani rosa non mancavano mai al mio risveglio, e nemmeno bigliettini e regali costosi. Sai, Craig era un cardiologo, e in tutta Los Angeles era forse uno dei migliori e di conseguenza uno dei più ricchi. Io ero solo una semplice parrucchiera. Sembrava la storia di Cenerentola...ma io non sono fatta per le favole a lieto fine. Un brutto giorno, quello destinato a cambiare tutta la mia esistenza, mentre si trovava al cinema durante la proiezione dell'ennesimo pauroso thriller, uno squilibrato entrò nella sala con un mitra e mirò alla testa di ognuno degli spettatori, dopo aver ucciso il bigliettaio. Mio marito si salvò per miracolo, rifugiandosi sotto il cadavere di una giovane donna... Lo shock gli provocò un profondo trauma.
Da quella notte non fu più lo stesso e la sua vita non è più andata avanti. Il suo cervello rimane fermo a quella sera e passa ogni sua giornata come se fosse dentro quel maledetto film che proiettavano al cinema. Lui è l'assassino intelligente e perverso... e io sono la vittima da terrorizzare. Ti chiederai come nessuno si sia accorto della sua pazzia. Craig alterna momenti di follia a momenti di luciditá. Fuori casa è un uomo normale, il solito uomo, il mio uomo. A volte mi fa trovare ancora un tulipano rosa accanto al cuscino. Ma certe sere torna a casa come Satana e inizia il suo gioco di tortura nei miei confronti. Stavo impazzendo Michael. Non sai cosa si prova a vedere un uomo che lascia scritte di sangue sullo specchio... non ne hai idea. Non ho mai avuto il coraggio di parlarne con qualcuno perchè minacciava di uccidere me e chi mi era più caro... sapevo che ne era capace. E per di più c'è un altra cosa: è vero che io sono una vittima... ma sono la sua vittima, soltanto sua. Nell'ultimo periodo ha sviluppato una sorta di ossessione verso di me. È geloso, pazzamente geloso. Non mi permette di avvicinarmi a nessuno... ed è così che ieri notte sono riuscita a fuggire dalla finestra. Craig non è riuscito a prendermi perchè oltre a essere in preda alla pazzia era anche ubriaco e non si reggeva in piedi. Sono corsa via da tutto ler incontrare te e..."
Ma il suo racconto fu interrotto da un violento attacco di tosse.
Michael non aveva detto una parola. Le accarezzò i capelli dolcemente e le stampò un bacio sulla fronte. Infondo era proprio quello di cui Meg aveva bisogno, le parole non le interessavano.
"Meg... sei ancora bollente, ma dopo pranzo vorrei farti visitare la casa. Voglio che tu la conosca per sentirti più sicura qui con me"Dolce angelo... anche all'Inferno mi sentirei sicura con te a tenermi per mano.

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Afraid|| A Michael Jackson story.
FanfictionQuesta è la storia di Meg, una donna forte e coraggiosa che scappa da una vita di paura e violenza. Michael Jackson, che prima di essere un cantante è un uomo dal cuore buono, la salverà facendole conoscere finalmente l'amore e la passione. I due si...