Capitolo 23

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«Asia,sei tu?»

«Sì-sì mamma,sono tornata.»

Avanzo a passi lenti verso il salotto e sorrido falsamente a due delle persone che mai avrei voluto rivedere.

«Ciao Asia,certo che diventi sempre più carina!»Si complimenta la donna coi lunghi capelli corvini raccolti in una treccia.

«La ringrazio.» Rispondo con riluttanza.

«Ero nelle zone di Montefiascone,siamo andati a trovare alcuni parenti e abbiamo pensato di fare un salto da voi! Marco n'è più che entusiasta,finalmente ti ho riportato il tuo fidanzatino! Contenta?»

Ops.

«Oh,sì ovvio!»

«Asia! Vieni in cucina così prepariamo qualcosa per i nostri ospiti.» Annuisco tenendo la testa bassa e,senza guardare colui che è inconsapevolmente il mio ex ragazzo,raggiungo mia madre che mi guarda in un modo molto arrabbiato.

«Non glielo hai mai detto allora! Quel ragazzo è convinto di stare ancora con te,è venuto qui per te! Hai combinato un disastro.» Mi sussurra,mentre riempie un piatto con delle patatine.

«Sì mamma,non l'ho fatto. Non ho mai avuto il coraggio di farlo,tra l'altro ci siamo sentiti sempre meno. Pensavo che anche lui si fosse dimenticato di me,ma invece..»

«Invece eccoli qua! Cosa farai ora?»

«Parlo con Marco. »

«Quando?»

«Adesso mamma,lo giuro.»

«Sei sicura della tua scelta?»

«Quale?» Le chiedo aggrottando le sopracciglia. Prende un bel respiro e mi stringe la mano in un modo materno.

«Lorenzo. »

«Sì mamma,certo che ne sono sicura. Lui è..Lui ha qualcosa,non so spiegare cosa,non so cosa c'è che lo rende così speciale. Forse la sua musica,i suoi abbracci..Lui ha qualcosa che gli altri non hanno.»

Senza concedere una risposta a mia madre,torno da Marco e sua madre e sorrido ad entrambi calorosamente,poggiando sul tavolo il cibo preparato da mia madre. Il mio ex non è affatto cambiato. Ha sempre quel sorriso rassicurante,nonostante gli occhi stanchi e la camicia che fuoriesce dai suoi pantaloni. Lui è sempre stato una sicurezza,per tutti. Le nostre madri ci vedevano già sposati,lui un dottore ed io una professoressa: insomma,il classico e perfetto quadretto familiare. E lo credevo anch'io,fin quando non sono arrivata qui e la mia vita è cambiata completamente.

«Marco?»

«Asia! Dio,quanto mi sei mancata!» Mi corre incontro e avvolge le braccia attorno alla mia vita,attirandomi a sè. Inspiro la sua colonia,questa sensazione l'ho sempre amata. Ma non è tempo per ricordare.

«Ti devo parlare,possiamo andare in camera mia?» Gli domando,sotto lo sguardo vigile delle nostre madri.

«Uh sì,potete scusarci un attimo?» Le donne annuiscono e noi abbandoniamo la sala.

Chiudo la porta della cameretta e mi siedo sul letto a gambe incrociate. Marco si siede accanto a me e mi bacia. Senza preavviso,sicuramente non molto desiderato da parte mia,ma che scatena un turbine di casino in testa che non sono sicura di riuscire a farlo passare. Approfondisce il bacio ed accetto la sua lingua che si intreccia con la mia,finchè non guardo la mia chitarra. LORENZO!

«NO! Dio mio,cosa ho fatto?» Urlo,spingendolo via.

«Che ti prende?»

«Marco io dovevo dirti che.. Ho trovato un altro e amo lui,fottutamente tanto! E l'ho appena tradito,capisci?»

Sei di mattina. (Lorenzo Cantarini)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora