Tra poco darò alla luce una delle tante interpretazione che mi colgono riguardando ed ammirando i Fiori del Male di Baudelaire. Una delle tante perché non finirò di ammirarlo mai sarà sempre per me "l'abnorme estensione della poesia moderna".
Le Baudelariane (VOL.1)
Al lettore - Un avertissement pour l'avenir –
L’imminenza, la pluralità divorante, un continuo consumo e l’inerzia
vuoi che non si occupino con i loro promo di noi
e un suono, sensibile ma divorante come un tintinnio abnorme,
vuoi che non sveglino quelle deiscenze che tutti noi chiamiamo occhi?
Vuoi che i momenti puntuali della vita
si cadenzino ogniqualvolta, sempre in un continuo sfibrare
o vuoi vagare tra aggregati di dati
e allucinazioni olfattive?
Compressandosi il cervello ridurrà tutto,
una catalessi celebrerà la sminuizione
della sua rete neurale ed ecco che ciascuno
avrà le sue anomalie deambulanti.
E ci doleremo senza riuscirci,
non giungendo a nulla, come schiavi muti di un sogno:
ogni tentativo di aprir bocca sarà vano.
Ma intuiremo sicuramente, sentiremo
l’angoscia sprezzante d’aver avvilito la vita,
d’aver omogeneizzato ogni sua asperità
senza capire la preziosità del pensiero che,
d’innanzi all’arresto ha la semplice impossibilità di proseguire.
Saremo mira, come dentro una satira, di ogni boccaccia
e non resterà che frignarci addosso
contro la tanto decantata perpetuità,
trascinante serpentone di imbecilli.