Capitolo 88

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All'inizio avevo un po' di riserve, ma poi mi faccio prendere la mano: appoggio il mio spazzolino e il mio dentifricio, le mie creme e tutti i miei prodotti. Alla fine avrei dovuto passare lì due giorni quindi mi servivano tutte le mie cose. Poi apro la doccia e metto dentro il mio bagnoschiuma e il mio shampoo, infine appendo fuori il mio accappatoio. Prima di richiudere la doccia mi viene da pensare allo scorso pomeriggio passato con lui sotto la doccia e non riesco a non immaginarci di nuovo là sotto, per di più in questa doccia molto più grande. Dio Emma ma a cosa stai pensando? Ma ti stai ascoltando? Mi sento toccare la mano e lancio un urlo.

B: ohi Emma sono io!

Mi appoggio al lavandino e tiro un respiro di sollievo.

B: scusa ma ti ho chiamata un paio di volte e siccome non rispondevi ero venuto a vedere se andava tutto bene e... - si guarda intorno divertito - va tutto più che bene!

E: ho esagerato vero?

Mi prende la mano.

B: no! E' perfetto! - mi indica il mio accappatoio appeso - questo però non ti serve tanto useremo il mio.

Abbasso lo sguardo perchè mi turba un po' il fatto che anche per lui quel momento sia stato importante tanto da ricordarselo. Lo supero ed esco dal bagno, lui si volta e mi sorride.

E: perchè mi hai chiamato?

B: ah ecco! Tra un po' è ora di pranzo e volevo sapere cosa volevi. 

E: non ne ho idea...è casa tua fai tu!

Mi prende la mano e facciamo per scendere.

E: aspetta! Intanto che ci sei guarda se va bene come ho messo le cose in camera tua!

Mi trascina giù lo stesso, senza voltarsi.

B: andrà sicuramente bene!

Mi porta in cucina: è molto bella perché è tutta azzurra e bianca e ha un isola al centro con quattro sgabelli alti intorno e sopra un cesto di frutta e due riviste. Assomiglia un po' alla mia, solo che la mia è beige e con una penisola. Nell'angolo del pianale inizia ad appoggiare qualche padella e un paio di cose.

Biondo Pov's

Mentre tiro fuori un paio di cose, noto che Emma è ancora in piedi.

B: che fai ancora in piedi? Siediti piccolè! - si siede - allora vuoi un primo o un secondo? O anche tutti e due se vuoi!

La vedo ancora un po' in difficoltà, ma la conosco e so che le serve solo tempo.

E: beh - mi indica un pacco di pasta che ho tirato fuori - questa può andare dai!

B: andata! Come la facciamo?

La vedo alzarsi e venire verso di me: mi viene dietro e mi abbraccia.

E: non eri tu il cuoco?

Sorride e mi da un bacio sulla guancia.

B: accetto la sfida piccolè! - gli indico un cassetto della cucina - Intanto tu prendi la tovaglia e apparecchi così poi mi aiuti a cucinare!

E: allora volo su a cambiarmi un attimo così sto un po' più comoda ok?

B: d'accordo ma veloce! Non pensare di fare la furbetta....ti voglio ai fornelli con me!

E: due minuti - mi schiocca un bacio sulla guancia - e sono giù giuro!

Corre su e non riesco a non pensare a quanto sia fantastica in ogni sua piccola sfumatura. Era qualche giorno che pensavo di portarla qui, ma credevo potesse essere una cosa sbagliata:magari l'avrebbe presa male, magari avrebbe pensato "qui ci avrà portato chiunque" oppure "figurati se per lui è importante portarmi qui se non riesce nemmeno a dirmi che mi ama!". È così invece: non ho mai portato nessuna ragazza a casa perché so quanto sia forte come gesto e l'ultima cosa che volevo era vederle il giorno dopo, figuriamoci farle pensare a una possibile relazione. Emma è diversa però. Io sono diverso con lei e in generale grazie a lei. Dopo pochi minuti sbuca dalla scala e me la ritrovo scalza davanti con un top che le arriva sopra all'ombelico e un paio di pantaloncini corti.

B: anvedi che roba! Se tu giri in casa così...chi esce più!

Mi da una pacca sulla spalla e inizia a preparare. Io metto su l'acqua per la pasta e provo a pensare a come farla.

B: non abbiamo molte alternative... - le mostro il frigorifero - a quanto pare mio padre non ha fatto la spesa prima di andare via!

Si aggrappa alle mie spalle per guardare.

E: è uguale davvero! Fai tu!

B: usiamo il pesto dai!

E: cos'è? È un po' che sono a Roma, ma non l'ho mai sentito.

B: beh non è proprio romano anzi per nulla, ma fidati ti piacerà.

Lo apro e con un cucchiaino glielo faccio assaggiare.

E: è squisito!

La bacio velocissimamente e lei mi guarda confusa.

B: volevo assaggiarlo anche io.

E: che scemo che sei!

Le metto le mani sui fianchi e la porto verso di me.

B: ma ti vado bene un po'? 

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Donde viven las historias. Descúbrelo ahora