Il giorno dopo.Ho la febbre, ma devo andare per forza a lavorare. La collega ha avuto un problema e mi tocca per forza. Sara mi ha anche strillata, ma devo andare non posso perdere il lavoro. Mi prendo la tachipirina, mi copro bene. In teoria dovrei stare già li al bar. Stacco stasera alle 21:00 e sono appena le due del pomeriggio. Kostas mi ha chiesto come sto e gli rispondo che va tutto bene e che sto andando al lavoro. Lui inizia a strigliarmi e a farmi la predica ma io metto fine al discorso mi serve lavorare cazzo. Arrivo di corsa e Gianni è li che mi aspetta.
"Oh eccoti, dai Cami che sei in ritardo, oggi è un casino!" Mi dice.
"Veronica?" Chiedo e mi cambio.
"Oggi aveva da fare, forza du al lavoro" mi dice ed io mi metto subito al lavoro. "Non c'è nessuno oggi siamo io e te, quindi veloce"
"Si" lo maledico dentro.
"Poi più tardi sarà un casino, abbiamo prenotati più di trecento persone per l'aperitivo!" Mi dice.
"Che cosa?? E come facciamo in due?! Ma io ho la febbre.." dico.
"Dai qualcuno che ci da una mano lo troviamo" dice. Ecco già va meglio. Mi do da fare e Gianni mi spiega che qui vicino danno una festa e che l'aperitivo è compito nostro.
"Senti, se tu hai una fidanzata, conosci un'altra ragazza, ci stai bene peró decidi che la tua famiglia è più importante, gli scrivi all'altra ragazza??" Chiedo. Mi serve un parere maschile.
"Beh dipende quanto sono preso dall'altra ragazza. Io a Veronica non le scrivo per esempio" dice.
"Peró te la scopi"
"Me la scopo si, è stupida! Solo sesso" dice.
"E se invece le scrivi?"
"Si vede che non c'è solo sesso ma altro. Perchè mi chiedi questo?" Mi chiede.
"Amore?"
"L'amore lo percepisci tu da quello che fa.."
"Non lo posso avere è inutile. La figlia è più importante" sbuffo e sbatto lo straccio sul balcone.
"Ah c'hai sta situazione? Ti sei inciuciata con un uomo de famiglia, zozzetta! Comunque non è vero, anche tu lo sei, sennó perchè scriverti.." mi dice.
"Si, Kostas. Hai presente?"
"Non lo conosco sto Kostas"
"Quello della Roma, alto, moro col ciuffo"
"Manolassssss!!" Urla.
"Shhhh che urli. Si lui"
"No ceh allora per forza, ti vedró nelle foto delle cene, sarai famosa anche tu!"
"Sai che mi frega! Ha scelto la compagna e la figlia. Ci sto di merda Già.." dico sconsolata.
"Ti vedo"
"Io mi sono innamorata di lui capisci?? Non è il sesso, ne i soldi o la fama. È lui! Io lo amo... alla follia. Farei qualsiasi cosa per lui... tutto" rispondo sincera.
"Allora prenditelo no?!"
"Non posso. Non vedrebbe più la figlia, non è giusto. Me la devo far passare"
"Magari si accorge che tu sei più importante di tutto il resto.." cerca di consolarmi.
"Non so. Sto impazzendo cazzo, sto a dando in depressione!"
"Ma va. Sa che sei qui?" Chiede e annuisco "con la febbre?"
"Si ma pure se viene qua, mi porta le rose, la luna poi torna a casa capisci??" Sbuffo. "Me lo devo scordare. Non lo devo più vedere, magari mi passa prima no?"
"Boh c'è a chi fa peggio"
"Non penso. Sto stronzo! Mi ci ha fatto credere, scelgo te, voglio te, sei bellissima, un cazzo!" Lancio la pezzetta per pulire.
"Non lo so, non lo conosco ma se viene gli parlo del più e del meno e ti do una mano. Poi ti riferisco" mi dice.
"E se mi ha preso in giro?! Se di me non gli importa?"
"Lo caccio via, gliene diró talmente tante che non si avvicinerà più e noi troveremo un altro bell'imbusto"
"Va bene" rido.
"Mi piace fare il cupido"
"Dai sbrigati, forza al lavoro!" Lo riprendo. Sistemo e lui pulisce i tavoli. Ci tiriamo gli stracci e giochiamo un po mentre fuori piove a dirotto. Un nubifragio oggi, ceh!
"Oddio eccolo.." sussurro a Gianni.
"Si, lo vedo.." risponde.••••
Ho la febbre, l'ho da Camilla ieri. Me la sono misurata prima al bagno. 39.5. Non l'ho detto a Ste anche perchè mi avrebbe imposto di rimanere a casa a letto ed io non voglio starci. Voglio andare da lei, devo andare da lei. Sta lavorando con la febbre, poverina. Fuori piove a dirotto, sono anche senza macchina. Sono zuppo dalla testa ai piedi. Entro al bar e mi tolgo l'acqua dai capelli.
"Gli ombrelli non si usano più?" Sento dire da Camilla.
"Sono da gay" rispondo prontamente. Odio dover prendere l'ombrello. Mi snerva.
Lei continua a lavorare ed io mi avvicino al bancone.
"Ei Ko ciao" mi saluta Gianni.
"Ciao"
"Come va?! Che ti faccio?" Mi chiede e mi siedo sullo sgabello.
"Qualcosa di caldo, fa freddo.."
"Certo subito" mi dice. Seguo Camilla con lo sguardo e Gianni mi fa una cioccolata calda con la panna.
"È un po che non ti vedevo" mi dice.
"Ho avuto da fare. Mandala a casa, ha la febbre"
"Si lo so ma mi serve. Tra poco ho trecento persone che vengono a fare l'aperitivo" mi spiega.
"Si ma sta male!"
"Il lavoro è lavoro" mi fa presente ed io intanto mi scaldo le mani "la gamba?" Mi chiede.
"Fuori 15 giorni"
"Che sfiga. Tua moglie e tua figlia?" Mi chiede.
"Non è mia moglie uffa eh, tutto con sta mia moglie. Non lo è! Comunque a casa" sbotto.
"Vabbe è come se lo fosse"
"No. Non lo è"
"Come mai da ste parti?" Ma che è l'interrogatorio?!
"Volevo una cioccolata calda" guardo Camilla.
"Eccola. A Natale che fate andate fuori?"
"No" dico. Mi sta rompendo con tutte ste domande.
"Come mai?"
"Devo fare fisioterapia. Forsr partono loro"
"Ah ecco... resteranno con te, magari vengono i parenti" mi dice.
"Speriamo di no.." già ho l'orticaria.
"Eh Natale è così.."
"Lo odio" bevo.
"Io alle ragazze le ho regalato lo smartbox dei giorni fuori.." mi dice e qui mi sveglio.
"Fuori?? Fuori dove??"
"Dall'Itali. In Europa per due persone" mi spiega.
"Si ma di preciso dove?"
"Lo scelgono loro. C'è il libricino dentro e scelgono quello che preferiscono"
Bastardo, stronzo, stupido! Lo odio questo. Già la sta facendo lavorare con la febbre in più ora la manda dei giorni via, no eh!
"Eh non ti hanno detto mete precise?? Che ne so, per esempio, Camilla dove vorrebbe andare?" Chiedo.
"Boh.. le mete più gettonate sono la Spagna e l'Inghilterra"
"Ok e non sai con chi vorrebbe andare?"
"Penso con il ragazzo"
"Ragazzo?? Quale ragazzo??" Mi strozzo "ma che dico su, falla finita, chi sarebbe??"
"Non lo so. Non parliamo di queste cose, lei lavora per me e basta"
"Non sai un cazzo oh. Sarà venuto questo qua a trovarla!" Mi sto arrabbiando.
"Perchè ti incazzi che ti frega. Uh mon sai quanti!" Mi dice. Inizia ad elencare tutti quelli che ci provano con lei e do un cazzotto sul bancone "ma che sei matto! Ti incazzi così?!" Mi dice.
"Si" dico "mamma mia, li devo uccidere tutti, tutti.." borbotto.
"Vabbe io vado.." mi dice.
"No ei aspetta.. informati poi mi dici" gli ordino.
"Perchè?"
"Devo sapere. Lei.. informati mh" o fallo e basta cazzo quante spiegazioni vuoi?!
"Ti piace?" Mi chiede.
"È bellissima.." dico senza pensare.
"Bene, si è innamorato mister caratteraccio" ride.
"No ei! Non chiamarmi così" dico e lui se la ride di gusto "ma perchè ridete tutti, che ho in faccia!!" Sbuffo e mi sistemo i capelli.
"Secondo me ti sei innamorato"
"Dici?? Come fai a dirlo?"
"Da come la guardi, da come ti comporti, da quello che dici. È così?!" Mi chiede.
"Ma va non mi innamoro"
"Sicuro?!" Mi chiede.
"Mhmh"
"Okay vado a lavorare allora stanno arrivando" mi dice.
"Vuoi una mano?"
"Magari" risponde.
Mi tolgo il giacchetto e do una mano anche io. Porto giù i vassoi ma ogni tanto mi fermo perchè perdo il senso dell'equilibrio. La testa mi scoppia.
"Ti prendo a lavorare?" Mi chiede Gianni.
"No. Preferisco il calcio. Peró una mano te la posso dare, attiro clienti" dico.
"Bene" ride. La gente mi tira, mi tocca mo sbrocco sicuro. "Sisi assunto" se la ride e scompare.
Lavoriamo tra le mie sbroccatr e imbruttite alla gente. Cerco di parlare con Camilla, ma mi sfugge e non riesco a dirle niente, solo come sta e basta.
Arrivano anche Radja e Sara mentre sto mettendo a posto i bicchieri dietro il bancone con Cami che riempe le ciotole di patatine.
"Uuuuh lavori tesoro?? Ma che bravo ragazzetto" mi prende in giro Radja.
"Sta zitto. Sto dando una mano è un casino"
"Ma non avevi la febbre?!" Mi guarda.
"Ti confondi, Cami ha la febbre" giarda te sto scemo eh.
"A lei dicevo infatti" si riprende subito. Lei mi guarda, scuote la testa e scende giù, seguita dalla sua amica.
"Ufff" lancio l'asciugamano sul bancone.
"Che è?"
"Niente"
"Vai a casa sei bordó" mi suggerisce.
"No. Le devo dare una mano" dico e mi metto a servire i clienti mentre il belga se la ride sotto i baffi.

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Improvvisamente, tu 2. Benedetto il giorno che ti ho investita.
FanfictionL' Amante è solo una cosa di sesso.A volte comincia così e poi diventa anche uno stare accanto all' altro in tutti i sensi.E allora può capitare che una volta ti vedi lo stesso e non fai l'amore o sesso che sia ma ci si ascolta.Esistono amanti e ama...