*Meda, Brianza, 8:30 am.*
Chiara ancora era nel bel mezzo di un sonno profondo che si era concessa dopo tanto tempo, quando Rachele piombò nella stanza urlado come una bambina che vuole un lecca lecca al lunapark.<<Chiara, Chiara svegliati!!!>> urlò scuotendo la ragazza, con scarsi risultati, dato che la bionda si girò dandole le spalle, così Rachele si trovò costretta ad alzare le serrande, prima di ricominciare a scuotere Chiara.<<Avanti svegliati Chiara!!!>> continuò ad urlare ottenendo finalmente una reazione.<<Rachele..sono le otto e mezza di mattina cosa c'è da urlare così tanto?!>> chiese cercando di sistemare dei ciuffi che le uscivano dalla coda.<<Si tratta di Gionata, Chiara si è svegliato!!>> urlò facendo spalancare gli occhi alla ragazza, aveva capito solo due parole, che però le avevano fatto esplodere il cuore; *Gionata* e *svegliato*.
Saltò fuori dal letto cercando disperatamente le scarpe sotto di esso.<<Rachele dimmi che non è uno scherzo!!>> urlò trattenendo le lacrime di gioia.<<No Chiara non sto scherzando, ma sbrigati!!>> la incitò la roscia mentre lei si infilava l'ultima scarpa.
Uscirono di corsa dalla porta attraversando il piccolo corridoio, quando arrivarono davanti alla stanza del ragazzo, la retina che il giorno prima era abbassata, era alzata lasciando che Chiara vedesse attraverso il vetro Gionata, che era impegnato a rispondere alle varie domande del dottor Agri, del tipo "sai dove ti trovi?" oppure "ricordi cosa è successo?".
Chiara adagiò la mano sul vetro, sussurrando parole incomprensibili, in quell'istante, Gionata si volto verso le due ragazze, accennando un sorriso alla sua ragazza, che non riusciva più a trattenere le lacrime. <<Rachele...posso entrare?>> chiese singhiozzando <<Ora chiedo e ti faccio sapere>> disse la roscia sorridendo. Bussò alla porta prima di aprirla, fece capolino con la testa.<<Scusate se disturbo, ma la signorina Chiara Rinaldi vorrebbe vedere il signor Ruggeri..>> chiese guardando Gionata <<Va bene, falla pure entrare Rachele, noi usciamo un po'allora.>> annuì il dottor Agri salutando Gionata<<Preparo i documenti di dimessione>> disse uscendo dalla porta.
Rachele fece segno a Chiara di entrare, lei tremante entrò nella stanza, riempiendo gli occhi di lacrime. Si avvicinò velocemente al letto di Gionata, che era seduto con la schiena appoggiata sul cuscino.<<Gionny...>> disse avvolgendo le piccole braccia attorno al suo collo, lasciandosi stringere dal ragazzo.<<Mio piccolo Disastro...>> rispose a sua volta lasciandogli dei piccoli baci sulla tempia e sulla guancia. <<Credevo che non ti avrei più rivisto!>> esclamò la ragazza accarezzando la nuca di Gionata abbandonandosi alle lacrime che si erano impossessate dei suoi occhi.<<Tranquilla Chiara va tutto bene..sto bene non devi piangere..>> disse il ragazzo accarezzandole la schiena con le mani, erano di nuovo insieme e niente li avrebbe più separati, o meglio, così pensava Gionata.<<Scusate il disturbo ma ho qui i documenti di dimissione per la signorina Rinaldi, i suoi signor Ruggeri arriveranno a breve, nel frattempo la ragazza può andare..>> li interruppe il dottor Agri porgendo le scartoffie a Chiara.<<Ci vediamo a casa, le chiavi di riserva sono sulla porta>> disse Gionata stringendo la mano alla sua ragazza
La bionda firmò i documenti e lasciò un bacio a stampo sulle labbra del ragazzo prima di uscire, un ultimo bacio.
***
Quando arrivò in camera, Rachele era dentro e stava sistemando i pantaloni della tuta della ragazza in una busta insieme al cellulare e vari effetti personali, ad eccezione della felpa che indossava la ragazza.<<ti ho messo tutto in questa busta, arrivederci Chiara.>> disse la roscia stringendo cordialmente la mano a Chiara.<<Ciao Rachele.>> rispose Chiara prima di chiudere la porta alle spalle, tutto questione di minuti.
Arrivò davanti alla casa di Gionata, lasciò la busta a terra e si allungò leggermente per prendere la chiave, aprì la porta ed entrò nell'appartamento. Mise i pantaloni della tuta sul letto, il telefono sul tavolo, tutto con una calma straziante, le ultime cose che avrebbe fatto. Si diresse al suo trolley ancora messo ai piedi del letto, aprì una tasca, e prese la scatola delle lamette. Quando si stava per portare la lametta alle vene si fermò, pensando al calmante che aveva preso per i lividi. Prese la scatolina e rimosse circa 7 pillole dall'involucro di plastica, le lasciò sul lavandino facendo attenzione che non cadessero, e prese il foglietto illustrativo per vedere gli effetti collaterali, l'unico che lesse era quello che le interessava; " attenzione, dose al di sopra delle 2 pillole assunte nello stesso tempo comporta all'arresto del cuore nell'arco di 10 minuti. Prendere solo 1 piccola."
La ragazza tremava, pensava che in quel modo avrebbe salvato Gionata da tutti i problemi che si erano creati con Matteo, che sarebbe tornato felice, senza badare ad un disastro come lei.
Pochi secondi prima che Chiara si portasse le pillole alla bocca, iniziò a squillare il telefono, era Gionata. Chiara fece una cosa che non aveva mai fatto prima, facendo preoccupare ulteriormente il ragazzo dato che le aveva mandato almeno 10 messaggi, gli attaccò spegnendo il telefono.<<Mi...mi dispiace Gionny...mi mamcherai tanto...ma...ma lo sto facendo per te.>> disse mentre gli occhi iniziavano a inumidirsi.
***
Gionata nel frattempo stava tornando a casa, il cuore a mille per la preoccupazione, sapeva che Chiara rispondeva sempre al telefono, e quando aveva letteralmente attaccato aveva confermato tutto quello che aveva pensato. Arrivò davanti casa e vide tutte le finestre chiuse.<<Chiara non lo fare!>> urlò Gionata dalla porta mentre cercava di aprirla. Lasciando la porta aperta corse per le scale.<<Chiara!!>> esclamò fermandosi sullo stipite della porta del bagno facendo voltare la ragazza.<<Lo faccio per il tuo bene.>> disse iniziando a portare le pillole alla bocca. Il corvino urlò un forte no con tutta la voce che aveva in gola prima di gettarsi tra le braccia di Chiara, la strinse a se mentre le pillole cadevano a terra, rompendosi in mille pezzi. Chiara combatté con tutte le forze che aveva per recuperare quel che restava. Si dimenò tra le braccia del ragazzo cercando di sciogliersi dalla sua stretta che la teneva per la pancia.<<Lasciami Gionata!!>> urlò abbandonandosi di nuovo alle lacrime. Gionata tenendola stretta a se la girò verso di lui, la ragazza lo prese debolmente a pugni sul petto urlando tante volte che lo stava facendo per lui, prima di iniziare a singhiozzare su di esso. Il ragazzo smise di stringerla con forza per poterla abbracciare, Chiara nascose il volto nell'incavo del collo di Gionata stringendolo a sua volta. Passò poco tempo prima che anche Gionata iniziasse a singhiozzare.<<Temeno di averti persa per sempre.>> disse accarezzando i capelli biondi di Chiara. Chiara giurò solennemente che non avrebbe più fatto nulla del genere, non avrebbe più provato a suicidarsi, non si sarebbe più tagliata, niente di tutto questo.
La loro vita di coppia ricominciò da lì, da quell'episodio, da quel bagno, da quell'abbraccio, da quella promessa. Loro due, insieme, per sempre.

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Sei un Disastro// GionnyScandal {#WATTYS2019}
FanfictionPer Chiara il mondo è una merda. Esistono solo tre cose per lei: - il canto - la musica - le lamette Esatto, Autolesionista. È caduta nel vortice delle lamette nascoste nelle cover, dei singhiozzi soffocati con il cuscino, dei "sto bene..." detti co...