• 57

16.7K 574 134
                                    

| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

I giorni si susseguono veloci e tra allenamenti e chiarimenti, piuttosto frequenti, mi ritrovo a dover sistemare nuovamente i miei bagagli. Domani lascerò Homs per tornare in accademia e l'idea, dopo tutto, non mi dispiace per niente. Ammetto che questi dieci giorni sono stati un vero inferno; Jeffrey è stato davvero spietato con tutti noi e non c'è stato giorno in cui mi sia pentita di aver pensato queste esatte parole. La fatica, il sudore ed i rimproveri sono stati un vero e proprio incubo e solo adesso, dopo aver provato in prima persona cosa voglia dire passare anche solo un giorno insieme al capo, capisco il motivo per cui tutti i militari di questo posto siano così rigidi e introversi. Di certo, la stanchezza non manca ma dopo tutto devo ammettere quanto tutto ciò mi sia servito. Ho imparato molte cose in questi ultimi giorni, cose che magari prima non consideravo nemmeno, e sebbene non veda l'ora di abbandonare questo edificio definitivamente, una parte di me sente che qualcosa mi rimarrà dentro. Ho scoperto i benefici della boxe, ho capito che la forza è importante ma il coraggio lo è ancora di più; perché possiamo essere tutti bravi a colpire e a sparare ma se poi non riesci a fronteggiare il nemico come si deve non ha alcun senso. Ho imparato molte cose sugli aggeggi che utilizzerò tra meno di una settimana ed ho praticamente memorizzato la planimetria del territorio nemico. Pochi giorni, è vero, ma essenziali per aprire un nuovo mondo, un mondo a me del tutto sconosciuto ma esistente. Il poco tempo a disposizione mi è servito non solo per ampliare le mie conoscenze ma anche per capire quanto il rapporto tra me e Trevor sia cambiato. E non in positivo. La notte passata insieme ha solo complicato la situazione instabile in cui effettivamente ci troviamo. Pensavo che le cose sarebbero cambiate, che le sue parole fossero dettata da qualcosa di vero, di concreto, ma il mattino seguente invece di svegliarmi tra le sue braccia mi sono ritrovata nuda e avvolta da un lenzuolo. Mi sono sentita vuota, un involucro freddo. Non mi aspettavo certamente un trattamento da film romantico, anche perché non è qualcosa che rispecchia Trevor e soprattutto me, ma nemmeno l'indifferenza dei giorni a seguire. Non ho la più pallida idea di cosa sia cambiato, non so cosa abbia sbagliato e se abbia fatto qualcosa di così grave da infastidirlo. L'unica cosa che so è che non dovrebbe importarmi ma anche se mento a me stessa so, in fondo, quanto ciò mi sta logorando dentro. Mi sono aperta con lui, ho fatto qualcosa che non avrei mai pensato di fare, gli ho donato me stessa e non sembra minimamente interessargli.
Le sue parole rimbombano nella mia testa, come un martello che colpisce incessantemente il mio cervello, e diamine vorrei farlo uscire ma sembra che sia il mio cuore,che la mia testa non ne vogliono sapere proprio nulla.

Possiedo il suo cuore.

E allora perché, adesso più che mai, lo sento distante?

Quella notte l'ho sentito vicino, sincero ed è per questo motivo che non credo possa essere io il vero problema. Ho capito che sia lui che altre persone, probabilmente, mi stanno nascondendo qualcosa ma il punto è che non ho idea di cosa. Riguarda il lavoro? Riguarda me? Riguarda noi due? Non so nemmeno da dove cominciare, da cosa partire perché oltre alla solita frase che continua a ripetermi, tra le mani, non ho nulla.

Perché dovrei odiarlo? Cosa mi porterebbe ad odiarlo con tutta me stessa?

Scendo le scale legando i capelli in una crocchia disordinata, torturando il mio cervello con le stesse domande che ad ogni ora del giorno vengono fuori come promemoria.

OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora