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| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Dieci anni prima.

Strizzo gli occhi all'ennesimo scoppio e prontamente rotolo nascondendomi dietro l'ammasso di macerie accumulate. L'agitazione si impadronisce dei miei gesti e con mani tremanti afferro l'arma che, dopo un veloce controllo, risulta scarica. Impreco, intrufolando la mano nelle tasche della giacca, alla ricerca di bozzoli da poter sfruttare per caricare il fucile e fortunatamente ne distinguo sei. Carico l'arma velocemente guardandomi attorno e sobbalzando ogni qualvolta che uno scoppio, più potente dell'altro, si abbatte su questa terra ormai dilaniata dalla guerra. Distendo le gambe, insudiciate e imbrattate di sangue, ed un gemito di dolore abbandona le mie labbra nel momento in cui un movimento sinistro percuote le ferite, sia lievi che profonde, sparpagliate dovunque. Sono giorni che lotto per sopravvivere, che cerco in ogni dove i miei compagni ma senza ottenere successo. Le forze cominciano ad abbandonarmi e le lesioni non fanno altro che rallentarmi e indebolirmi sempre più. Iabo sembra non darmi tregua; sono giornate intere che i suoi uomini setacciano ogni centimetro della zona per trovarmi, con l'unica intenzione di catturarmi e torturarmi fino alla morte. Si fidava di noi, si fidava ciecamente ed il tradimento ha insediato in lui un moto di rabbia e follia che ha causato morti innocenti e distruzione assoluta. Le urla della gente rimbombano nella mia testa come un disco rotto, accrescendo i sensi di colpa che ogni secondo di più dilaniano il mio essere. Le lacrime sui volti delle anime oneste torturano il mio cervello, come le parole intrise di sofferenza che rimbombano provocando un frastuono assordante. Ho tentato di seguire gli ordini, di mostrare quella maschera di freddezza e apatia, ed ho cercato troppe volte di chiudere gli occhi ogni qualvolta che strappavano i bambini dalle braccia delle loro madri. Ho sopportato per anni le sue pressioni, i suoi ordini glaciali e le sue parole sadiche ma a tutto c'è un limite e, forse, lo avevamo oltrepassato tutti.

Iabo è stato astuto, furbo, e noi troppo ingenui per credere che potessimo raggirare uno psicopatico del genere. Stava andando tutto secondo i nostri piani ma un passo falso ha distrutto tutto. Ha distrutto tutte le nostre fatiche, le basi principali che salvaguardavano tutte le informazioni ma soprattutto le nostre vite e le vite dei nostri cari.

Le dita continuano a tremare, anche quando carico l'arma attendendo un minimo rumore vicino. Strizzo gli occhi nuovamente mentre la mia mente percorre sentieri troppo dolorosi da sopportare. Ho accettato questo incarico per un motivo ben preciso, che si allontanava anni luce dal pensiero dei miei compagni, ma non ho ottenuto ugualmente ciò che mi avevano promesso.

Le proteggeremo, avevano detto.

Ed io avevo acconsentito, ci avevo creduto. Mi ero consegnato nelle loro mani in cambio di una vita normale per loro. Avrei fatto di tutto per salvarle dal pericolo certo eppure non è servito nulla. Non è servito a niente allontanarmi da loro, non è servito a niente mentire sulla mia esistenza, non è servito a nulla soffrire in silenzio la loro lontananza pur di vederle felici e serene.

Iabo ha preso una parte di me stesso e la cosa peggiore è che non posso combattere per riprenderla. Non ho potuto salvarle entrambe e, adesso più che mai, sto soffrendo. E non sono le ferite a scorticarmi vivo ma la sofferenza per la mia impotenza. Perché sì, mi sento impotente, inutile, incapace di preservare dal male le cose più preziose che abbia mai posseduto. Lui sapeva, ha sempre saputo quali fossero i miei punti deboli ed ha giocato sporco facendo leva proprio su di essi. E alla fine c'è riuscito, è riuscito a distruggermi come solo satana sarebbe in grado di fare.

OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|Where stories live. Discover now