Il cielo era limpido, senza neanche una nuvola, il sole splendeva alto e un leggero venticello rinfrescava quella giornata d'agosto. La mattinata era decisamente troppo bella per essere vera.
Da una settimana lady Ariel aveva annunciato alla sua famiglia il fidanzamento con lord de Greye e lei non lo credeva ancora possibile. Egli l'aveva portata nella sua dimora e le aveva mostrato il giardino segreto sul retro della casa e li le aveva posto la fatidica domanda. Lady Ariel non aveva saputo cosa rispondere, poi però comprese che ciò che le era stato chiesto, era anche ciò che il suo cuore desiderava. Si erano abbracciati e baciati per ore, tanto che ella aveva perso la cognizione del tempo. Lord de Greye si era dimostrato un vero gentiluomo ed era stato estremamente dolce e passionale con lei. Le aveva anche detto una frase che ella non si sarebbe mai dimenticata, mai.
«Voi siete il fiore più raro e prezioso che io potessi mai cogliere. Voi siete la mia malattia e la mia cura Milady. Non riesco più a stare senza di voi.» Lord Thomas era stato così avventato a dire quelle parole, che vi poteva essere solo una spiegazione a riguardo: l'amore. Era tutto così bello e così perfetto che sembrava una delle favole che le raccontava la sua bambinaia in Irlanda.Era da qualche giorno però che non riceveva da parte di lord de Greye notizie o una sua visita e il suo spirito stava iniziando a preoccuparsi. Quella mattina, dopo qualche ora dal suo risveglio, lady Ariel ricevette una lettera. Il mittente era proprio il suo Duca. Era così felice per quel gesto, che quasi strappò la lettera per aprirla. Tuttavia quando iniziò a leggerne il contenuto la sua felicità scemò velocemente, e venne sostituita dal dolore e dalla tristezza. Non poteva proprio credere che tutto quello stesse capitando a lei, non poteva essere vero. Nel mentre lady Loreen, era uscita nel porticato della casa dove si trovava lady Ariel.
«Sorella cara io vado al mercato. Hai bisogno di qualcosa?» La voce di lady Loreen ebbe il potere di distrarla, ma solo per un secondo.
«No, grazie.» Aspettò che la sorella fosse definitivamente uscita di casa, poi corse nella loro camera da letto e chiuse a chiave la porta dietro di se. Le lacrime minacciavano di uscire copiose, ma cercò con tutta se stessa di trattenersi. Voleva essere certa di comprendere ciò che leggeva.Mia amata,
questa mattina sono venuto a conoscenza di un fatto di rilevante importanza, che riguarda la mia persona. Vi chiedo di non tediarvi troppo a riguardo e di avere fiducia in me. Risolverò tutto. La contessa Clotilde Bauermann, conoscente di vecchia data, che anche voi avete avuto la sfortuna di incontrare, si è premurata di informarmi della sua attuale situazione interessante. Non so se tutto questo sia vero oppure no, ma qualunque sia la sua situazione, io ho il dovere morale di assumermi le mie responsabilità. Spero che voi, mio amore, possiate comprendere ciò che con il mio cuore in mano, vi sto scrivendo. Non possiamo, non dobbiamo più incontrarci. Ora devo capire cosa sta accadendo alla mia vita e a quanto pare, con mio sommo rammarico, voi non ne potete più fare parte.
Non sapete quanto mi costi tutto ciò e quanto mi detesti. Non cambierei nulla di ciò che abbiamo condiviso, mai. Il mio cuore è vostro, per sempre.Lord Thomas de Greye.
Ora le lacrime inondavano il suo viso e non lasciavano scampo a fraintendimenti di alcun tipo. Lady Ariel si sentiva vuota, tradita e, in un certo senso, illusa. Tuttavia non poteva dare la colpa a lord de Greye, lady Ariel non credeva possibile ciò che aveva letto in quella straziante lettera. L'uomo di cui era innamorata, perché oramai ne era certa di esserlo, stava per essere, secondo lei, incastrato in qualcosa di più grande di lui. O forse doveva semplicemente accusarlo di ogni cosa e porre fine ai suoi tormenti. Quello però non era di certo il momento di piangersi addosso, quello era il momento di agire. Ora si sarebbe presa anche lei le sue responsabilità. Era ora di andare in città e fare visita alla sua nuova piccola amica.
Aylen non appena vide entrare nel suo negozio lady Ariel scattò in piedi.
«Buongiorno Milady!» Un sorriso impertinente incorniciava il viso della bambina, rendendola ancora più graziosa agli occhi di lady Ariel.
«Buongiorno a te, mia piccola amica!» Aveva così tante cose per la testa lady Ariel che non si era accorta della donna seduta, poco lontano dalla bambina, che stava studiando con un'innata calma la lady entrata nel suo negozio.
«Che succede? L'abito da lavoro non va bene?» Aylen era già preoccupata, pensò lady Ariel. Era proprio una bambina preziosa.
«Oh no, no. A dir la verità l'abito è perfetto e sono sicura che tra qualche settimana ne avrò di un altro. Tuttavia la mia visita qui oggi non è motivata dall'acquisto di un abito.» Lady Ariel si sentiva quasi una sciocca a dirlo ad alta voce, nella sua mente le parole che stava per dire suonavano bene.
«Dunque perché sei qui?» La bambina aveva incrociato le braccia al petto e ora osservava lady Ariel con un cipiglio poco amichevole. Voleva fare la tosta, ma non le si addiceva per niente.
«Volevo chiederti se per caso sai qualcosa riguardo la contessa Clotilde Bauermann. Girano molte voci su di lei e volevo capire quali di queste sono vere e quali no.» Lady Ariel si stava agitando da sola, per niente.
«Si, so qualcosa. Però tu mi devi dire se è vero o no, il fatto che ti sei fidanzata ufficialmente con lord de Greye. Quell'uomo è un sogno!» Aylen aveva gli occhi sgranati e un sorriso a dipingerle le labbra.
«Oh. Si ci siamo fidanzati la scorsa settimana.» Lady Ariel reputò più saggio non dire nulla riguardo ciò che era accaduto. Se la voce del loro fidanzamento era già arrivata in città, era decisamente poco scaltro ampliare questa voce.
«Sono sicura che siete stupendi insieme! Lord de Greye era lo scapolo più ambito di Newport News! Persino il suo amico lord Boomer stentava a crederci.» Aylen sembrava in un'altra dimensione. Era come se amasse dare succose informazioni di cui nessuno era a conoscenza.
«Aylen ora basta. La nostra cliente ti aveva fatto una domanda.» La signora Linderman aveva deciso di intervenire. Aylen era sicuramente una bambina dolce e premurosa, ma non sapeva porsi dei limiti. La sua lingua a volte era troppo lunga. Lady Ariel si accorse della donna e sobbalzò per lo spavento.
«Salve, sono lady Ariel Montagu. Immagino voi siate la signora Linderman.» Disse facendo un breve inchino.
«Oh so perfettamente chi siete voi mia cara. E si, sono proprio io.» La signora Linderman alzò un sopracciglio invitando Aylen a parlare. La bambina sorrise e poi iniziò a parlare. Lady Ariel osservò sorridente la scena, poi tese le orecchie, pronta ad ascoltare quanto le stava per essere detto.
«La contessa Bauermann non ha una grande fama in città. È conosciuta per essere stata la moglie del conte Bauermann, che alla sua morte, le ha permesso di ereditare il suo patrimonio. Nonostante il discreto grado di ricchezza di cui disponeva, ella è stata in grado di sperperare nel giro di un anno tutto il denaro di cui disponeva. Ad aggiungersi a tutto ciò, vi è anche il comportamento sconveniente della contessa Bauermann, che si diletta ad intrattenersi frequentemente con uomini diversi. Ecco, questo è ciò che si sa sulla reputazione della contessa.» Aylen terminò il suo specifico racconto con un'alzata di spalle che, secondo lady Ariel, poteva significare tutto e niente.Cosa diavolo aveva a che fare una donna del genere con lord de Greye? Che fosse caduto anche lui nella tentazione carnale di quella donna?
«Quindi questa donna ora è vedova.» Constatò lady Ariel iniziando a camminare.
«Tuttavia continua a dilettarsi in ciò che più l'aggrada...» Commentò in tono sarcastico la signora Linderman, tornando a sedersi sulla sua poltrona, dietro il tavolo principale.
«Ci sono dei modi per scoprire se ciò che una persona dice è vero oppure no?» Lady Ariel si sentiva in imbarazzo, ancora una volta. Quando era in Irlanda era riuscita ad avere un'informatore fidato, il figlio del cameriere della sua casa, che all'occorrenza le riferiva ciò che le serviva.
«Posso assicurarti mia cara, che avere una boutique di tessuti e merceologia in pieno centro città, ha i suoi vantaggi, soprattutto per quanto riguarda i pettegolezzi.» La signora Linderman sorrise furba, poi iniziò a farsi aria con un ventaglio. Aylen sorrise d'istinto alla risposta della signora Linderman, poi si limitò a girarsi verso lady Ariel e a sorriderle.
«Vi ringrazio davvero di cuore. Siete state molto gentili. Arrivederci!» Lady Ariel fece un breve inchino e poi uscì dal negozio, in parte soddisfatta per le informazioni che aveva ottenuto e in parte ancora più frustrata per la situazione in cui era coinvolto lord de Greye.Spazio autrice:
Ciao!! 🌺🌺Che ne pensate del capitolo? Vi è piaciuto? Commenti? 🌷🌼Critiche?💭Lentamente stiamo scoprendo qualcosa in più, anche se il tempo passa e ormai l'estate è giunta al termine. 😰Riuscirà lady Ariel a riprendersi lord de Greye o qualcosa andrà storto? 🔑⭐️La contessa Bauermann si farà da parte o continuerà a fare i suoi interessi?🙈☀️
Vi ringrazio per i bei commenti e per le stelline!💘💘🤪🤪
Baciii e al prossimo aggiornamento!!🤩💓Marta☘️⚡️

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Lady Ariel
Historical FictionIl giovane e intraprendente Lord Thomas Christopher Leonard de Greye aveva finalmente raggiunto le coste della sua amata patria, lontano da quella malefica strega che tutti chiamavano amorevolmente regina. Lui non si sarebbe mai piegato ai voleri de...