Capitolo 21

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Durante il viaggio la mia mente è stata invasa da mille pensieri,più rumorosi dei clacson delle auto.

E se combinassi una cazzata delle mie?
E se non dovessi piacergli così come sono?
Sembro appena uscita dalla cristalliera di mia nonna per come sono elegante...perchè sono elegante, non è vero?
Jeans e maglietta potrebbero essere sinonimi di eleganza?
Suppongo di sì visto che non sono riuscita a fare di meglio.
E se ho esagerato col trucco?
Oddio sapevo di non dovermi agghindare in tal modo!
E se...volesse baciarmi?
Io non ho mai baciato nessuno, finirò per fare qualche figura di merda colossale.
Quindi sì, devo architettare un piano per fargli tenere la lingua lontana dalla mia.
Non voglio fare la parte di quella che a 14 anni non sa baciare, perchè non ha mai dato un bacio ad un ragazzo.

E se lo guardassi con una faccia imbambolata senza accorgermene?
Ecco, questa sera le figuracce saranno inevitabili..

I pensieri riprendono ad accumularsi come idioti che cercano di uscire tutti insieme da una stessa porta.
Li scaccio nuovamente, ma quest'ultimi sembrano non voler andare via e lasciarmi un po' in pace.

Entrambi in riva al mare, lui con un braccio intorno alle mie spalle e io che gli fisso gli occhi incredibilmente azzurri.
Lui mi accarezza i capelli e pian piano si avvicina alle mie labbra...

No,okay, basta fantasticare e basta aspettative, ne rimarrei delusa se non volesse baciarmi.

Potrei anche non essere il suo tipo...uffa, io voglio piacergli!

'Devo solo essere me stessa ed andrà tutto bene, ne sono sicura' continuavo a ripetermi mentalmente, maledicendomi per tutte le pippe mentali che mi stavo facendo.

-"Tutto bene? Ti vedo silenziosa." mi ha confessato durante il tragitto.

Sì sì, tutto bene..sono sono irrecuperabilmente insicura, ansiosa e complessata.

Stavo per dire, ma ho preferito evitare e rispondere con un semplice -"Si,grazie".

La serata è trascorsa tranquillamente,ogni tanto mi sono arrivati messaggi da Cameron il quale voleva sapere dove fossi.
A suo malgrado,però, ho deciso di ignorarli totalmente.

Non volevo farlo arrabbiare per essere uscita con uno dei suoi migliori amici quindi ho preferito non dargli spiegazioni per la mia assenza.

Comunque, ritornando a Daniel , ho scoperto che è un ragazzo fantastico,dolce e azzarderei perfetto.
Abbiamo tantissime cose in comune e,anche se puo' sembrare duro e forte, ha anche lui le sue insicurezze.

Siamo andati a fare una passeggiata sul corso come avevamo deciso prima di partire da casa e abbiamo riso e scherzato tantissimo.

Dopo aver passato un'oretta a camminare, entrambi abbiamo deciso di entrare in un locale qualsiasi per proteggerci dal freddo.

L'inverno è alle porte e anche se qui a Napoli non nevica, il freddo riuscirebbe a penetrarti e congelarti anche l'anima.
Dopo un po' di discussione abbiamo optato per un film al cinema, distante pochi isolati.

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Mentre Daniel era andato a fare i biglietti io decisi di avviarmi in sala ad aspettare il suo arrivo.

Una manciata di minuti dopo eccolo che entrava con un sorriso da togliere il fiato.
Quegli occhi...oddio, non credo che smetterò di dire che sono a dir poco stupendi.
Quel blu è così intenso che sembra possibile sprofondarci dentro.
Gli skinny jeans gli stavano da Dio come la camicia bianca da cui trasparivano i pettorali ben scolpiti e un tatuaggio.

Con mia grande sorpresa mi prese per mano e mi condusse ai sedili 133 e 134...gli ultimi posti.

Mi hanno detto più volte che chi si siede dietro non vuole guardare il film...ha ben altri piani in mente.

-"Non credi che sarebbero meglio i posti avanti?" chiedo timidamente.

-"Ehm..sì, certo, come vuoi." acconsente.

Dal suo tono di voce c'è un briciolo di delusione, ma,per evitare di sentirmi in colpa, decido di non farci molto caso.

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Circa a metà film, entrambi ci stavamo annoiando a morte e non perchè non ci piacesse la storia d'amore che avevamo scelto.

Il fatto era un altro: eravamo entrambi così a disagio che non riuscivamo a scambiare due parole e la tensione si poteva tagliare con il coltello.

Il che è strano visto che poco prima ridevamo come se ci conoscessimo da tutta la vita.

Ho iniziato a pensare che fosse tutta colpa mia e delle mie insicurezze,ma bastò poco a farmi rendere conto che non era quello il problema.

-"Tu mi piaci." Disse ad un certo punto, facendomi sussultare.

Crebbi di aver sentito male o addirittura di essermelo immaginato.

-"Cosa?" Mormorai, voltandomi verso di lui.

Si passò nervosamente la mano fra i capelli con un espressione frustrata sul volto e un timido sorriso sulle labbra.

-"Tu mi piaci, Sel. E ti prego non prendermi per pazzo, ma sei così bella e io rischio di impazzire tutte le volte che ti ho accanto. Non so cosa tu mi abbia fatto, so solo che il mio cervello va a farsi fottere quando i miei occhi incontrano i tuoi." confessò tutto d'un fiato.

Non avendo la più pallida idea di cosa dire, rimasi in silenzio mordendomi il labbro inferiore.

Gli occhi mi pizzicavano e sentivo come un'ondata di calore accendersi secondo dopo secondo dentro me: nessuno mi aveva mai detto cose così belle e intense.

-"Ti da fastidio se faccio così?" mi chiese mentre la sua mano destra mi accarezzava la gamba.

Negai velocemente muovendo la testa, senza proferir parola.

-"E se invece faccio questo?" continuò avvicinando la sua bocca al mio collo e lasciando una scia di baci umidi su quest'ultimo.

Che sensazione paradisiaca, dio.
Mi piacerebbe riviverla.

Un gemito di piacere nacque spontaneo dalla mia gola e mi uscì involontariamente dalla bocca.
Lui mi sorrise, interrompendo il susseguirsi di quei teneri baci.

Mi guardava intensamente come per interpretare il mio silenzio e provare a leggere dentro me.

Senza pensarci due volte gli sorrisi per fargli capire che andava tutto bene e che mi piacevano le attenzioni che mi stava concedendo.

Daniel non ricambiò il sorriso, ma si avvicinò ancor di più al mio volto. Le nostre labbra si sfioravano.

La stessa passione di poco prima si riaccese dentro me e l'aria sembrò essere finita al dolce suono di poche parole che mi fecero drizzare i capelli.

-"Ti piacerebbe se ti baciassi?" sussurrò, stavo impazzendo: lo volevo più di qualsiasi altra cosa.

Sorrise e si avvicinò ancor di più, facendo quasi toccare le sue labbra con le mie.
Non riuscivo a staccare gli occhi dalle sue pozze azzurre, più grigie in quel momento.

Lo sguardo mi cadde sul grande schermo del cinema...e wow, che coincidenza, anche i protagonisti del film stavano per baciarsi.

Fortunati loro..a me non andò così alla fine.

-"No..aspetta." disse, facendomi rimanere di stucco.

Aveva forse cambiato idea?

La Piccola Di CasaWhere stories live. Discover now