La fitta nebbia mi circonda, mi avvolge. Ed io corro sempre più veloce verso il nulla. Sento sotto i miei piedi lo scricchiolio delle foglie secche che calpesto, cercando di mettermi in salvo da una delle bestie più assettate, un ibrido. Cerco di non guardarmi mai indietro, il mio cuore palpita e le mie gambe tremano senza sosta. Oramai stremata, cado. E li sento, sempre più vicini, i suoi passi. Il suo respiro. "Adesso tocca a te"; l'ibrido è davanti a me, che mi guarda con i suoi famelici occhi rossi. Ho paura, so che sto per morire, per me non c'è più nessuna speranza. Chiudo i miei occhi e mi abbandono al mio destino. Ma all'improvviso sento un frastuono, e i miei occhi si spalancano. Intravedo delle ombre veloci, che combattono fra di loro, finché uno dei due non si accascia a terra, morto. Mi alzo, correndo nella sua sua direzione, e non appena mi rendo conto che è lui, il mio cuore si frantuma, ed io smetto di vivere. "Damon"; urlo agitata. Il mio corpo è tutto sudato, e il mio cuore è in fibrillazione. Mi siedo sul letto cercando di riprendere fiato. Era solo un incubo, cerco di ripetermi. Ma so che non è così, i miei non sono mai stati incubi. "Un altro incubo, credevo che dopo la morte di Shora non è avessi più"; Damon varca con assoluta calma, la porta della mia stanza; "è una specie di dono, non posso controllarli e non spariscono"; replico portandomi le ginocchia al petto. Lui si avvicina al mio letto con aria preoccupata; "che hai visto"; Mi chiede. Inizio a fissarlo con aria terrorizzata. Ho ancora chiaro nella mia mente, il suo corpo disteso a terra, e il suo cuore trafitto da un paletto di legno; "eravamo in un bosco, e c'era buio e molta nebbia. Io scappavo da uno dei gemelli, non so chi. Alla fine sono caduta, e quell'essere stava per uccidermi"; la mia voce trema, e iniziano a pizzicarmi gli occhi; "poi sei arrivato tu, e per prendere le mie difese, ti ha ucciso"; il suo volto è spaventato, di certo la mia premonizione non lo lascia affatto indifferente; "tranquilla ragazzina non morirò. Era solo un sogno"; cerca di rassicurarmi; "non prenderlo come un gioco"; gli intimo seria. Ho paura, temo che la sua spavalderia lo porti a morte certa. Senza che io gli dia il permesso, lui si distende di fianco a me. Inizio a guardalo torva, nonostante io sia preoccupata per la sua vita, questo non significa che siamo amici o che l'abbia perdonato. "Quando sei con me i tuoi incubi spariscono no?"; Chiede retorico, con il suo solito sorriso beffardo. Sospiro distrutta, al momento sono troppo provata per ribattere, e iniziare una disputa con lui, quindi rimango in silenzio e mi sdraio di fianco a lui; "qualunque cosa accada tu non salvarmi"; gli sussurro sottovoce, guardando i suoi occhi profondi come l'oceano stesso; "in duecento anni di vita, questa è la richiesta più strana che qualcuno mi abbia fatto"; replica quasi divertito. Ma io non ho voglia di scherzare su questo, quindi mantengo il volto serio e composto; "promettilo"; all'improvviso i suoi occhi si colorano di una strana luce, il suo viso è rilassato e un po' malinconico; "non posso. Adesso dormi". Poggio la mia testa sul cuscino, ma le sue ultime parole non smettono di risuonarmi nella testa. Perchè non può?.Forse una risposta a questa domanda ce l'ho già. La mia vita in qualche modo è legata a quella di Elena. Ma vorrei dannatamente che non fosse questo il vero motivo per cui lui metterebbe a rischio la sua stessa vita per me. Alzo il mio viso verso di lui, e poggio tutto il peso del mio corpo sul mio gomito, per poterlo osservare con attenzione. I suoi lineamenti sono perfetti, le linee del suo viso sono decise e delicate, la sua bocca sembra scolpita. E poi ci sono i suoi occhi, quelli che adesso tiene chiusi. Non ho mai visto occhi più tenebrosi e malinconici dei suoi. Li ho visti molte volte prendersi gioco di me, ed una volta, soltanto una li ho visti incantati difronte la mia presenza. E non posso che domandarmi, come guardavano Elena. "Damon"; lo richiamo, facendogli aprire un occhio; "si"; borbotta aprendo anche l'altro. Lo guardo quasi tremante, i suoi occhi hanno un intensità tale che riescono ad ammutolirmi; "nulla buonanotte"; sospiro, voltandomi dall'altro lato del letto; "buonanotte ragazzina". Mi volto verso l'altra parte del letto, e spalanco i miei occhi, rimanendo a bocca aperta. Damon durante il corso della notte, senza che io me ne accorgersi, si è tolto sia la camicia che i suoi Jeans, rimanendo con i soli boxer addosso. L'osservo minuziosamente, indugiando lo sguardo sui suoi addominali. "Buongiorno"; dice con la voce impastata dal sonno. Mi siedo immediatamente sul bordo del letto, distogliendo lo sguardo dal suo fisico. "Adesso andiamo al Mystic grill, e vediamo se incontriamo i gemelli lupo"; ci alziamo dal letto, e senza guardarlo troppo, corro verso il bagno. sciacquo il mio viso, e senza indugiare ancora faccio una doccia veloce. Sento chiaramente il mormorio delle voci dei due fratelli Salvatore. Saranno preoccupati per via della mia nuova visione. Entro dentro la stanza e i due fratelli cessano di dialogare, come se quello che si stavano dicendo, io non dovessi sentirlo. "Buongiorno Darcey"; mi saluta Stefan abbozzando un sorriso. "Buongiorno"; replico freddamente. Mi domando cosa avevano da confabulare di così segreto. "Vieni con me, dobbiamo andare al Mystic grill. Matt sembra aver visto spesso i gemelli ibridi"; come sempre Damon senza mezzi termini mi obbliga a fare qualcosa. Il vampiro si rende conto del mio disappunto, e rotea gli occhi seccato; "ti va di aiutarmi a spiare i gemelli?"; Mi domanda cercando di essere gentile. È davvero incapace di essere gentile. "Si va bene"; sbuffo prendendo la giacca di jeans. Entriamo nella sua auto, e rimaniamo in silenzio fino a quando non posteggia davanti al Mystic grill. "Ciao Matt, portarci due birre"; dice Damon entrando nel locale, lasciandomi notevolmente sorpresa, non aveva mai ordinato degli alcolici per me prima d'ora; "ti sei ricordato che sono quasi un'adulta"; ironizzo mettendomi una mano sul cuore, fingendo di essergli grata; "non farmene pentire ragazzina. Comunque siamo qui per lavorare"; roteo gli occhi e mi siedo sul bancone del bar, di fianco a lui. Matt ci serve le birre, e Damon lo chiama facendolo sporgere per sentire quello che ha da dirgli il vampiro. "Quella coppia di gemelli"; bisbiglia Damon per non farsi sentire da orecchie indiscrete; "vengono qui spesso?"; Matt ci pensa su qualche secondo; "Ariana e Blake credo si chiamino, si vengono qui spesso"; la rivelazione di Matt fa sorridere il vampiro di fianco a me; "perfetto"; sussurra fra se e sé Damon. Sorseggiamo le nostre birre, e mentre cerchiamo di parlare senza litigare, su come cacciare i gemelli dalla città, dall'entrata principale del locale entra Jaremy. "Ciao Darcey"; mi saluta debolmente, continuando ad osservare Damon; "ciao Jer"; lo saluta il vampiro, facendogli capire che deve smetterla di fissarlo; "che fate qui?"; Ci domanda, cercando di essere vago, ma non è riuscito molto nel suo intento, è evidente che vuole sapere se stiamo insieme per un appuntamento o altro. "Stiamo facendo un appostamento, aspettiamo quegli ibridi gemelli"; Gli risponde Damon, continuando a sorseggiare la sua birra; "si Stefan mi ha raccontato tutto. Li ho visti venire da questa parte"; ci informa, facendo drizzare le orecchie al vampiro; "si insospettiranno se ci vedono tutti insieme qui al bar"; ci fa notare Damon con aria pensosa; "Darcey sei brava con le recite?"; Mi domanda a bruciapelo. Tentenno qualche secondo a causa della sua domanda un po' fuori luogo; "si credo di si"; "perfetto, perchè adesso tu ed io dovremo sembrare una coppia di perfetti fidanzati"; lo guardo un po' tentennate e scuoto il capo; "perché?"; Chiedo, dal momento che la sua idea non mi aggrada molto; "perchè mentre fingeremo di stare insieme, e parlottare fra di noi, ascolteremo tutto quello che si diranno"; mi spiega sinteticamente, scrollo le spalle e accetto la sua idea; "va bene, ma non baciarmi"; lo intimo seria, puntandogli il dito contro; "non resisterai e mi bacerai tu ragazzina. Nessuno sfugge al mio fascino"; mi sussurra all'orecchio ridendo divertito; "sei un vero idiota"; lo canzono, spingendolo via; "potrei farlo io il ragazzo di Darcey"; esordisce Jaremy; "no che non puoi"; interviene duramente Damon; "perché no?, In fin dei conti voi due finirete con il litigare come sempre"; puntualizza il nostro amico, mettendo alla luce i nostri continui litigi; "tu non sei credibile come suo fidanzato"; Jaremy lo guarda un po' offeso; "perché tu saresti credibile?"; Domanda retorico, con aria infastidita; "si dal momento che a te ti ha scaricato"; sottolinea Damon facendomi sprofondare nella vergogna. "Facciamo decidere a lei"; suggerisce Jaremy, facendo sbuffare il vampiro; "che cosa ridicola". I due si voltano verso di me guardandomi impazienti, io intanto mi sento morire di vergogna. Con quale criterio devo scegliere, se scelgo Jaremy, Damon sarebbe capace di mettere a soqquadro l'intero locale, ma se dovessi scegliere Damon, a quel punto gli farei capire che preferisco passare del tempo con lui, che con chiunque altro qui in città. Non mi resta che fare la mia scelta; "scusa Jer, ma lui ha il super udito, sentirebbe tutto anche da lontano"; Damon sorride soddisfatto, mentre Jeremy mi sorride un po' deluso, allontanandosi. "Bella la tua scusa dell'udito"; si complimenta il vampiro, prendendo la mia mano; "ho detto la verità"; "si certo"; ribatte sarcastico. "Sono qui"; mi sussurra intrecciando la sua mano alla mia, facendomi rabbrividire improvvisamente. Ci spostiamo verso il tavolo da biliardo del locale e Damon mi fa l'occhiolino, facendomi intuire che dobbiamo iniziare la recita; "Sai giocare?"; Mi domanda mentre mi porge una stecca, che afferro tentennante; "no, non ci ho mai giocato"; ammetto con sincerità. In meno di un attimo mi ritrovo il vampiro dietro le mie spalle, porta le sue mani sulla mia vita, ed io mi sento mancare il respiro. Devo contenermi, è solo una recita. Continuo a ripetermi. "Allora ti insegno io piccola"; la sua voce calda, sembra accarezzarmi il corpo. Mi limito ad annuire, intanto con la coda dell'occhio osservo i gemelli, che conversano. Damon è sempre dietro di me, e cerca di spiegarmi come funziona il gioco; "e che dicono le regole?"; Enfatizzo la frase, facendogli capire che non mi sto riferendo affatto alle regole, bensì ai gemelli. Improvvisamente Damon avvicina la sua bocca al mio collo, sento il suo respiro su di me; "ho sentito il nome di una strega, e cercano un'arma per addormentare Klaus"; mi sussurra a denti stretti, baciandomi il collo un secondo dopo. Chiudo i miei occhi e mi beo delle sue labbra, anche se tutto ciò è solo pura finzione. Mi volto verso di lui per guardarlo negli occhi, poggiando una mano sul suo viso. Ma questo mio gesto apparentemente romantico, serve solo per canalizzare i nostri rispettivi pensieri, così da poter parlare tramite essi. "Hai sentito il nome della strega"; "si Ebony"; replica; "sai chi è?"; Domando mantenendo il contatto con i nostri occhi, che serve per non far terminare la comunicazione dei nostri pensieri; "credo che sia di questa città, ma non so altro"; annuisco debolmente, ed interrompo il contatto. I gemelli non sono ancora andati via, e noi decidiamo di sederci ad un tavolo. "Ti ho battuto a biliardo"; faccio notare divertita a Damon; "ti ho lasciata vincere piccola"; sottolinea, sedendosi proprio di fianco a me, mettendo un braccio intorno alla mia spalla. So che tutto questo affetto da parte sua è solo parte del piano, ma non posso fare a meno di provare delle forti emozione, ogni volta che mi sfiora. "Perchè non ammetti che una ragazza ti ha battuto"; gli suggerisco ghignando soddisfatta; "non ci penso nemmeno"; replica avvicinando il suo viso al mio, sorridendo con quell'aria beffarda che lo caratterizza; "sei troppo orgoglioso"; quasi sussurro con filo di voce, a causa della sua vicinanza, che mi fa perdere del tutto il lume della ragione. "E tu sei troppo bella"; mi sussurra sempre più vicino. Respiro a fatica ed il mio cuore fa le capriole. Avvicino le mie labbra alle sue, sfiorandole dolcemente, sotto i suoi occhi divertiti; "cosa dicevi a proposito dei baci?"; Mi domanda con aria soddisfatta; "sta zitto per una volta"; lo intimo sorridendo, baciandolo un attimo dopo. Le sue mani avvolgono il mio corpo, e le sue labbra si incastrano perfettamente alle mie, quasi come fossero destinate a coesistere le une con le altre. Non appena ci allontaniamo, un po' imbarazzati, Damon si rende conto che i due ibridi sono andati via, e senza aspettare ulteriormente usciamo anche noi. Ma una volta fuori, di loro non c'è alcuna traccia; "li abbiamo persi"; dice Damon seccato; "adesso però sappiamo cosa vogliono"; cerco di fargli notare, evidenziandogli i lati positivi della situazione; "hai ragione"; si mette le mani fra i capelli e mi guarda in un modo abbastanza strano e ambiguo; "ti va di fare un giro?, Non ho voglia di passare l'intera giornata a casa"; sorrido velatamente, senza fargli notare il mio evidente entusiasmo; "perché no, andiamo". Saliamo nella sua auto, ed io con uno schiocco delle dita accendo la radio, facendo sorridere Damon; "ti diverti con i tuoi poteri?"; Chiede retoricamente, guardandomi divertito; "sono un parte di me, in qualche modo definiscono chi sono, senza mi sentirei persa"; replico con sincerità. Damon ferma la sua auto, vicino ad una collina illuminata dalla luce del sole, che a sua volta illumina i suoi occhi facendoli risplendere ancora di più. Siamo seduti in auto, la mia schiena è completamente poggiata sul sedile, e il mio viso è rivolto verso di lui. "Quindi tu e tuo fratello vi contendete le donne dal 1865?"; Rido divertita, mentre Damon mi racconta del trianagolo amoroso fra lui Kathrine e suo fratello; "si siamo ripetitivi e scontati"; scherza facendomi ridere; "siete uniti, e siete una bella squadra"; gli dico con sincerità; "farei di tutto per mio fratello"; adesso gli sorrido con aria dolce. Amo questo lato di Damon, quando lui tiene a qualcuno non si pone nessun limite. "Cinque giorni e tornerai nella tua New Orleans"; dal modo in cui parla sembra dispiaciuto e triste per la mia imminente partenza; "ti libererai di me. Niente più vestiti in giro, niente più sfuriate e sopratutto avrai la tua Elena"; lui abbozza un sorriso, ma non c'è nessun tipo di sarcasmo o spavalderia, solo amarezza. "Sei una ragazzina in gamba"; gli sorrido e cerco di non farmi travolgere dai sentimenti che provo per lui. Se fosse per me, non lascerei più questa città, rimarrei con lui se solo me lo chiedesse. Ma è inutile inseguire un amore impossibile. Ci guardiamo a vicenda, quando le parole non bastano più o diventano inutili, gli sguardi improvvisamente diventano l'unico modo possibile per comunicare, qualcosa che a voce sarebbe troppo difficile da pronunciare. Il mio viso si avvicina al suo, e il suo al mio. Ma quando le sue labbra sono ad un soffio dalle mie, lo sento sospirare con una certa frustrazione; "ti ho fatto fin troppo male"; mi sussurra alzando il suo sguardo verso di me; "il fatto che tu non voglia ferirmi è già qualcosa"; replico accarezzando il suo viso. Damon rimette in moto l'auto, e senza dire nulla si dirige verso casa. Guardo un po' pensierosa fuori dal finestrino, il paesaggio scorre veloce, e il vento scombina i miei capelli. Non appena arriviamo a casa, una brutta sorpresa ci coglie alla sprovvista. Stefan è sdraiato per terra immobile, davanti il camino, e accanto a lui c'è un bigliettino; "è morto?"; Domando impaurita; "si lo è dal 1865"; alzo gli occhi al cielo, anche con il fratello in questo stato lui deve fare dell'ironia; "ha il collo spezzato, fra un'ora si riprenderà"; continua con aria seria; "che c'è scritto nel biglietto?"; Chiedo curiosa; "che la prossima volta che li seguiremo uno di noi morirà"; risponde accartocciando con rabbia il fogliettino, gettandolo fra le fiamme del camino; "chiamiamo mio padre, lui può aiutarci"; suggerisco. Sono preoccupata per loro, non voglio che nessuno muoia, in fondo ho imparato a voler bene ad ognuno di loro. "No, risolveremo noi la questione, adesso aspetto che si svegli, così con Alaric cercheremo una soluzione"; replica abbastanza irritato. La sua testardaggine lo porterà a morte certa, e questo non voglio che accada. La mia premonizione non deve assolutamente avverarsi.

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Fear to love again {The vampire diaries}
FanfictionSono passati diversi anni dalla morte di Elena, il grande amore di Damon Salvatore. La vita a Mystic Falls è diversa, la famiglia di Originali ha lasciato la città per trasferirsi a New Orleans, città fondata da loro. Una città popolata da vampiri...