Canzoni per il capitolo:
Imagine Dragons - Not Today
Citazione:
"Il coraggio è all'inizio dell'azione, la felicità alla fine"
Democrito.Quando guardai l'orologio per controllare l'ora, mi accorsi di essere arrivata in anticipo di un solo minuto. Quando varcai la soglia di quel posto, fui quasi sommessa dalla quantità di aria irrespirabile che si creava là dentro poiché troppo pieno di clienti. Gli orari peggiori erano il pomeriggio e la sera, ossia quando la gente che non aveva voglia di cucinare preferiva cenare in posti in cui il cibo non fosse troppo caro.
Il locale internamente non era nulla di speciale : una cosa che veniva spesso apprezzata era la modernità dell'arredamento; in alcune zone del muro vi erano appostati dei divanetti in pelle e dei tavoli in vetro trasparente, in altre zone semplici sedie in legno nero. Era amata dai giovani anche per una piccola stanza in cui tutte le sere arrivava un Dj. Dopo le undici in quella stanza era colma di studenti.
<<Eccola>>mi salutò Noemi con addosso la divisa.
<<Che cosa mi tocca fare oggi?>>domandai.
<<Tina mi ha detto che oggi ci tocca fare servizio Bar. Ci è andata bene! Di solito il lunedì fare la cameriera è quasi impossibile>> sospirò per il sollievo, e lo feci anche io. Per qualche inspiegabile motivo, il lunedì i clienti erano più esigenti del solito e soddisfarli risultava impossibile dato che si lamentavano di qualsiasi minima cosa.
<<Bene, allora vado a cambiarmi e ti raggiungo per aiutarti>> dissi e mi allontanai per andare a recuperare i vestiti da indossare.
Sì, avevamo una specie di divisa per essere tutti coordinati, con gli stessi colori addosso, ed essere anche in tinta con i colori del locale.
Sì, il il nostro capo era strano, ma nessuno di noi osava lamentarsi, per quanto potesse risultare imbarazzante andare in giro con pantaloncini e magliette bordeaux. Ma, ancora più imbarazzante era quando, nel periodo estivo, ci toccava andare in giro per la città a distribuire volantini per fare pubblicità... I nostri vestiti bordeaux si vedevano a chilometri di distanza.
Mi cambiai in massima velocità e raggiunsi Noemi, la quale si era già messa a lavorare.
<<Finalmente, prendi le due birre dal frigo e passale ai due ragazzi che stanno seduti in fondo al bancone.>>mi disse e io eseguii i suoi ordini. Afferrai le due bottiglie di vetro e le passai ai due ragazzi, che mi squadrarono da capo a piedi. Un'altra cosa che non sopportavo del mio lavoro era il fatto di dover a che fare con ragazzi così giovani che ti squadrano ogni singolo secondo. A volte lasciavano anche il numero di telefono... Peccato che non ricevevano alcuna chiamata.
<<Non ce la faccio più>> sbuffò Noemi sedendosi per qualche secondo.
<<Ancora non capisco perché tu continui a lavorare se non devi nemmeno pagarti l'appartamento e se i tuoi genitori sono disposti a darti tutto>>confessai. Noemi apparteneva ad una famiglia benestante, insomma, i soldi non le mancavano, eppure passava le giornate a lavorare.
<<Voglio guadagnarmi i soldi da sola. Te l'avevo già detto, comunque: non voglio che tutto mi venga servito su un piatto d'argento. Certo, sono messa bene economicamente, ma voglio provare sulla mia pelle il lavoro e la fatica di guadagnarsi qualcosa>>
<<Molto saggio da parte tua>> sorrisi e lei ricambiò.
<<Dai, torniamo a lavorare. Anche perché tra qualche minuto arriverà Ale, e ci toccherà passare la maggior parte a sfamare lui e i suoi amici>>

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STARLIGHT
Teen FictionI corridoi dell'università sembrano infiniti, soprattutto per una matricola come Daisy. Tutto è nuovo e bellissimo per lei. Fino al giorno in cui, in quegli stessi corridoi, non incontra qualcuno che avrebbe preferito non rivedere. È Ethan, il suo m...