Risveglio...

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Diana's Pov

Oddio che caldo.

Mi sveglio sentendo il rumore di un irrigatore fuori in qualche giardino e con la luce del mattino che entra nella stanza. E un gran caldo.

Mi guardo intorno non capendo dove sono. Non è la mia stanza. Aspetta...

Harry. Mi muovo per voltarmi ma mi sento pesante. Abbasso lo sguardo e vedo un braccio cingermi la vita e un altro sotto la mia testa. Harry. Lo scosto piano e mi volto verso di lui che sta ancora dormendo. Ha i capelli arruffati e le guance lievemente arrossate e dorme con un bambino. Ed è fottutamente bello.

Piano piano iniziano a riemergere i ricordi della notte passata... Oddio. Mi porto una mano davanti alla bocca e non riesco a non pensare che sicuramente è stato un sogno. Solo un sogno. Come nello sgabuzzino. Un sogno... Vero? Ma se fosse stato un sogno non ricorderei il sapore dei suoi baci... Vero?

Oddio.

Ok calma, sangue freddo. Non è successo nulla in fondo. Cosa vuoi che sia insomma, tra amici succede spesso no?

Faccio per muovermi ma lui mi stringe a lui mormorando qualcosa che non capisco, poi apre gli occhi. Io rimango immobile mentre mi guarda. Dapprima assonnato, poi capisco che sta ricordando, come se cercasse nei miei occhi una conferma.

Ah Harry, non chiederlo a me. Zitta Diana, non dire niente. Il mio subconscio bipolare mi impone di rimanere in silenzio. Se lui non ricorda per qualsiasi motivo noi, cioè io e il mio subconscio bipolare, faremo voto di silenzio.

"Dia..." sussurra

Io lo guardo. Che dico? Che faccio?

Allunga la mano sul mio viso e mi accarezza piano le mie labbra guardandole. Non riesco ad ignorare il calore che mi travolge e i brividi allo stesso tempo per quel semplice tocco. Gesù Diana, contegno.

Un secondo dopo si spalanca la porta e Gemma entra urlando
"Buon giorno piccioncini la colazione è prontaaaaaa" lasciando la porta aperta si gira e scende giu in cucina.

Io guardo Harry che ha rimesso la sua mano apposto e finalmente parlo

"Ehmmmm forse dovremmo alzarci."

Ecco brava. No ma brava Diana. Apri bocca e spari cazzate.

Il mio subconscio, il mio piccolo "io" bipolare mi guarda battendosi il palmo della mano sulla fronte abbattuto. Vaffanculo nano bipolare.

"Si credo anch'io" mi risponde Harry alzandosi. Mi alzo anch'io e lo guardo incerta. Non trovo il mio vestito. Ma che cazzo. Mi inginocchio e guardo sotto il letto e sotto la scrivania. Ma dov'è? Mi alzo e vado a sbattere su qualcosa con la schiena. Harry si è fermato dietro di me, ho la schiena appoggiata al suo petto e mi si blocca il respiro. Non parla, mi sposta i capelli sulla spalla e sento il suo respiro sul collo. Si avvicina ancora e sento la sua eccitazione da dietro. OH.MIO.DIO.
Mi scappa un respiro troppo forte che non riesco a fermare. Mentre si avvicina con la bocca al mio orecchio allunga una mano davanti a me e vedo che tiene il mio vestito dalla spallina con un dito. Lo guardo capendo poco, tento di riprendere un po' di contegno prendendo il vestito e allontanandomi da lui. Infilo il vestito e lo ringrazio guardando il pavimento.

Adesso scusate. È davanti a me, solo in boxer con i capelli arruffati, i suoi bellissimi occhi verdi, scalzo e con tutti questi tatuaggi... Io devo uscire da qui.

Lo sorpasso e scendo in fretta in cucina dove ci sono Anne e Gemma con le loro tazze che ci aspettano.
Mi affretto ad abbracciare Anne
"Mi sei mancata tantissimo" le dico mentre mi abbraccia forte. Sono cresciuta qui in pratica e lei è la mia seconda mamma. La adoro.
"Anche tu bambina mia" mi accarezza i capelli e mi lascia un bacio sul naso prima di lasciarmi andare. Prendo la mia tazza e mi siedo. Harry scende poco dopo e si siede vicino a me.

"Com'è brontolo? Non hai dormito bene stanotte?" Lo sfotte Gemma ridendo
Effettivamente ha la faccia di uno che non ha dormito molto...
"Baffy mi ha tenuto sveglio." Risponde infilandosi in bocca due biscotti. Mangione.
"Baffy? L' ho sentita abbaiare solo una volta e sono scesa ad aprirle. Non ho sentito altro, ti ha tenuto sveglio?" Chiede Anne rivolgendosi ad Harry.
Io tento di concentrarmi sulla mia tazza. Ti prego Diana non diventare rossa non farlo non farlo.
"Mah no non molto, faceva dei lamenti strani, provenivano dalla cucina, sono sceso giu e l' ho trovata qui." Dice guardandomi per un attimo.
Ho le guance in fiamme.
"In cucina? Ma che aveva? Stava male?" Chiede ancora Anne.
Vi prego cambiamo argomento.
"Non lo so, l' ho trovata sul tavolo e continuava a fare versi strani." A momenti mi strozzo con il the. Tossisco e vedo che mi guarda con la coda dell'occhio. Gli scappa un sorrisetto.
"L' ho solo accarezzata un po e si è calmata" scrollando le spalle torna a bere il suo the.
Bastardo maledetto.
Sono in imbarazzo in un modo orrendo.
"Ehhmm io devo tornare a casa, mia madre mi starà aspettando. Grazie per la colazione Anne" mi volto verso Harry, mi fissa con quei suoi occhi e vorrei solo portarlo di sopra in camera.
Non sapendo cosa dire farfuglio tipo "ehsiokcisentiamodopociao" ed esco.
Mi appoggio alla porta e prendo un respiro enorme. Cazzo.

Diana. Sei nella cacca.

LIMITLESS ~ Harry StylesWhere stories live. Discover now