-Leggenda cinese-
Passeggiando per la città, un uomo di nome Wang vide una giovane donna camminare di tutta fretta, trascinando a fatica un fagotto. L’uomo allungò il passo fino a raggiungerla: era davvero molto bella; a prima occhiata non sembrava avere più di 17 anni. Innamoratosi di lei immediatamente, le si avvicinò e chiese:
«Perché una fanciulla come te se ne va in giro tutta sola a quest’ora della mattina?»
La giovane rispose senza esitare:
«Anche voi camminate tutto solo a quest’ora della mattina, proprio come me. Perché, inoltre, vi disturbate a pormi domande? Uno sconosciuto non può certo alleviare il mio dolore.»
Il signor Wang insistette ancora un po’, così la giovane fanciulla lasciò esplodere la sua sofferenza:
«I miei genitori sono esseri avidi alla bramosa ricerca di denaro, così mi hanno venduta a un ricco uomo come concubina. Sua moglie, logorata dalla gelosia, mi insultava e mi picchiava. Non potevo resistere un giorno di più, così sono fuggita. Voglio andare il più lontano possibile.»
«E dove andrete?»
«Ovunque ci sia un posto sicuro.»
A quel punto il signor Wang si fece avanti:
«Casa mia non dista molto, sarei lieto se decideste di venire da me.»
La giovane non poté che accettare con entusiasmo; porse il fagotto all’uomo, che la superò facendole strada.
Giunti a destinazione, la ragazza si accorse che la stanza era vuota e chiese al signor Wang come mai non avesse famiglia. Egli rispose che quello era lo studio, e che lui viveva con sua moglie in un’altra camera.
«Questo posto è davvero meraviglioso» disse la fanciulla, «se avete pietà di me lasciatemi vivere qui! E vi supplico, mantenete il segreto, nessuno dovrà sapere dove mi trovo!»
Il signor Wang acconsentì.
Erano già trascorsi alcuni giorni e nessuno aveva ancora scoperto nulla. Wang accennò qualcosa solo alla moglie, Neè Chen, che subito sospettò che la ragazza fosse una concubina in cerca di fortuna. A nulla valsero gli sforzi di convincere il marito a cacciarla il prima possibile.
Un giorno, camminando per strada, Wang incrociò un monaco taoista. Questo iniziò a scrutarlo con insistenza, poi, impaurito, gli chiese:
«Buon uomo, cosa ti è successo?»
«Nulla!» fece lui.
Ma il monaco non si diede per vinto:
«C’è qualcosa di sinistro in voi, come potete negare che vi sia successo qualcosa?»
Wang, ormai in preda al panico, continuò a negare, finché il monaco non se ne andò sbottando:
«Sciocco! Al mondo c’è gente che è prossima alla morte e non se ne rende nemmeno conto!»
Queste parole risuonarono nella testa di Wang, che a quel punto iniziò persino a dubitare della fanciulla che aveva accolto in casa sua. Ma ripensandoci, come poteva un demone avere le sembianze di una creatura tanto meravigliosa? Probabilmente quel taoista voleva solo imbrogliarlo.
Mentre si ingarbugliava in questi pensieri si accorse di essere giunto a casa. Tentò di aprire la porta dello studio, ma questa era bloccata: c’era qualcosa di strano. Wang scavalcò un muretto per raggiungere la porta della camera, ma anche quella risultò serrata. A quel punto, l’uomo si avvicinò di soppiatto alla finestra e, con la massima cautela, sbirciò dalla finestra. Quello che vide fu un demone orripilante, con denti lunghi e aguzzi come lame! Di fronte a lui era distesa sul letto una pelle umana, che la creatura maligna dipingeva a varie tinte con un pennello.

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MITI & LEGGENDE ORIENTALI
RandomQui troverete non solo le leggende più conosciute, ma anche quelle meno conosciute provenienti dalla Corea del Sud, dal Giappone, dalla Cina, dalla Tailandia, dal Vietnam, dall'India; e altre ancora anche dal Medio Oriente. Sono una grande appassio...