[Midday]: siamo quasi agli sgoccioli, il prologo del primo libro "Sundown" si spiega con questa favola inventata, ma ispirata a quelle di Esopo. Ho ripreso dopo un lungo blocco, ho sbrogliato la matassa della trama! E se siete curiosi rileggete La legge degli opposti in Sundown.
"Dalla prateria erbosa, un vecchio leone spiava le prede coperto da un tappeto d’alti fili d’erba. Un giorno, tra gnu, zebre e iene macchiate, il leone è stato colpito da un intruso: un’affascinante volpe rossa proveniente dai boschi.
Tutte le notti, il felino abbandonava la savana e appostandosi nel sottobosco spiava la solitaria routine della volpe: dallo scodinzolare della vaporosa coda dalle sfumature gialle, al movimento delle orecchie lunghe e appuntite quando captava grilli, conigli o lepri, fino ad arrivare nelle tane sotterranee, dove la volpe passava gran parte del suo tempo. Era una a cui piaceva nascondersi, di solito dietro il folto manto del suo fedele amico lupo. Dal canto suo, la volpe aveva capito d’avere un ammiratore e ricambiò quel gioco di sguardi, tenendo d’occhio il pigro esemplare durante il suo lungo riposo mattutino. L’animale aveva qualcosa di diverso rispetto agli altri della stessa specie: si leccava le ferite dove provava dolore e, isolandosi, guaiva.
Una sera, mosso dalla fame, il leone braccò la volpe e ne monitorò gli spostamenti, inseguendolo per poterlo abbattere e sbranarne le spoglie. Convinto di essere ricompensato da un lauto pasto, al momento della cattura, la volpe mostrò i denti per intimidire il re degli animali, il quale rimase colpito da come una preda potesse diventare predatore. "
Buona serata.
L.I.