Sì sono sparita
Sì me ne dispiaccio
Ma come avevo già accennato a inizio storia de 'La Volpe Cornuta' sarebbe stata una pubblicazione mooolto lenta, sia perché ci tenevo a farla uscire bene, sia dovrei finire gli esami universitari e muovermi con la tesi.
Quest'ultima parte penso sia la più dolorosamente importante, dolorosa perché mi sento di aver fallito per non aver concluso prima o 'nei tempi', di fatto è stato anche questo che mi ha fatto fermare con la pubblicazione della storia.
Non voglio mentirvi: sto male per questa situazione e sto cercando di uscirne meglio che posso.
Ho avuto attacchi d'ansia, pianti nervosi, mal di testa ed eczema dovuti da stress.
Quando cercavo di scrivere il capitolo iniziavo sempre con le migliore intenzioni per poi bloccarmi alle prime righe e ritrovarmi a pensare di non essere in grado di concludere nulla e di conseguenza la mia mente finiva (e finisce tutt'ora) di collegarsi ai miei studi.
Dopo un po' ho scelto volontariamente di prendermi una pausa, questo perché a questo progetto ci tengo profondamente e perché stavo iniziando ad odiare la mia stessa creazione.
E questo non doveva accadere per nulla al mondo.
Questo progetto, Calypso, tutto questo sono una parte di me e se odio questo allora sto odiando pure me stessa.
Non volevo appesantirvi ma è giusto scoprire le carte in tavola ogni tanto quando serve, è giusto essere sinceri in questi casi.
Anche se questo 'male da università' non mi è passato, posso dire che sto già meglio e voglio riprovare a ritornare, perché Calypso, il Progetto Calypso non deve morire (mi sento a sto punto Anne Wilkes di Misery).
Ma seriamente, adesso ci sono e avrete, come da programma, ogni due settimane di venerdì, così da non intralciare quello che sto scrivendo dal mio profilo principale.