"...Il sole splendeva ancora vivido, ma guardava il mondo in maniera gelida, impenetrabile, quasi fosse il padrone dell'universo. Un essere superiore. Il creatore del bene e del male, di quella società corrotta al potere e di quei poveretti che credevano ancora nella pace eterna che purtroppo erano mischiati alla faccia della società.
Dominava il mondo con i suoi raggi, come fossero occhi pronti a giudicare ogni passo falso degli esseri di quella terra. Di quella dannatissima terra. Con la sua accecante luce, era come se stringesse tutto e tutti in una morsa d'acciaio. In un giogo. In un abbraccio mortale. Sì, per lei tutto aveva ora assunto una piega inquietante. Nell'aria si percepiva una pesante sensazione d'ansia.
E Kelayn l'avvertiva dritta dentro il cuore. Nel proprio sangue. Quella sensazione le trapassava la pelle, penetrava nella carne, tranciava vene, nervi, tessuti, organi... La raggiungeva nell'anima.
Ripensò a quelle parole che Astrahal sembrava averle detto molto tempo prima. Doveva gestire il suo potere, come lo chiamava lui.
Si concentrò con tutta sé stessa, ma l'ansia e la paura avevano già iniziato ad impadronirsi di lei. Non la faceva pensare in modo lucido. Forse stava già sanguinando.
Avvertiva brividi ghiacciati percorrerle la lunghezza della colonna vertebrale. Come una carezza sulla schiena.
Il cuore sembrava saltare battiti tanto andava veloce. Sentiva freddo in tutto il corpo, persino all'interno degli organi..."
Citazione triste del mio libro. Mi sto mettendo ansia da sola e volevo condividere. Grazie per tutti quelli che leggeranno. ...e comunque l'ho scritta perché rispecchia abbastanza bene i miei stati d'animo.