Panandother15letters

Oscar è timidezza, goffaggine, risposte meditate e domande sviate. Oscar è ascolto, sguardi persi nel vuoto, paura di ferire, e soprattutto di deludere. Ma Oscar è anche sarcasmo, ironia (tanta autoironia), caparbietà, ambizione, perfezionismo. Oscar è irrefrenabile: vuole essere tutto, e vuole tutto. 
          	Oscar è poesia, romanticismo, passione: Oscar vive le cose con tutto sé stesso, e da sé stesso a tutte le cose. 
          	Soprattutto a quelle semplici, piccole, apparentemente insignificanti. 
          	Oscar ama la semplicità. Oscar è semplice, ma non ama sé stesso. 
          	Quando cammina fra la gente, Oscar non mette mai le cuffie, perché ama ascoltare il rumore della vita. 
          	Ama ballare da solo, anche quando la musica non c’è. 
          	Oscar chiede scusa troppo spesso, e il più delle volte non è colpa sua. 
          	Ama l’inverno, soprattutto il Natale. 
          	Oscar adora le commedie romantiche, ma Oscar non sa parlare d’amore, non sa dar voce ai propri sentimenti.
          	Oscar non parla, è chiuso in sé. 
          	Oscar ama la montagna, e camminare avvolto nel silenzio della natura: a volte, sembra quasi una fata, con le guance rosse e gli occhi stracolmi d’incanto.
          	Oscar detesta le discoteche, e i bar che straripano gente pronta a giudicarlo. Oscar non giudica mai gli altri, soltanto sé stesso.
          	Oscar ha un segreto, forse più di uno, ma questo nessuno lo sa, e lui non crede sia importante rivelarlo. E nessuno, d’altro canto, si è mai interessato a lui. 
          	Oscar tratta le persone con gentilezza, gli viene spontaneo, e secondo sua madre è troppo ingenuo: ma a lui sta bene così, e gli piace farlo.
          	Ama avere fiducia nelle persone. 
          	Oscar sogna spesso, e sono sempre sogni tinti di rosa e d’azzurro: Oscar sogna il grande amore, e crede che un giorno lo troverà.
          	O forse sarà l’amore ad inciampare su di lui, e lui, distratto dal volo di una farfalla che gli ha sfiorato la guancia, non se ne accorgerà.
          	Oscar ama l’odore del caffè appena fatto, e la sensazione di calore emanato da una tazza stretta contro al palmo.

Panandother15letters

Oscar ama la pioggia, anche se a volte lo rende triste, ma poi scorge sempre l’arcobaleno, e allora si dimentica delle proprie ferite.
          	  Oscar ha davvero tanta paura, troppa paura, dell’abbandono, ma non chiede mai a nessuno di restare, perché non vuole essere un peso.
          	  Oscar scrive tanto, scrive di continuo, anche quando una penna non ce l’ha. E Oscar continua a scrivere, anche se non è mai stato letto da nessuno. Ma sa che dovrà superare anche questa paura, se vuole arrivare dove sogna di stare.
          	  Gli basterà trovare qualcuno che sia interessato a leggerlo. 
          	  O qualcuno per il quale valga la pena essere letto.
          	  Oscar ha paura del buio, ed è solito dormire abbracciando un pupazzo a forma di drago, ma ha dovuto lasciarlo a casa, e non sa cosa questo possa comportare. 
          	  Ama i girasoli, perché sono un po’ come lui: cerca sempre il sole, la luce nelle persone. 
          	  Oscar è un biglietto d’amore scritto di nascosto, scivolato dalle pagine di un libro usato, caduto a terra e dimenticato. E non ci prova a farsi notare: semplicemente, si lascia calpestare.
Reply

Panandother15letters

Oscar è timidezza, goffaggine, risposte meditate e domande sviate. Oscar è ascolto, sguardi persi nel vuoto, paura di ferire, e soprattutto di deludere. Ma Oscar è anche sarcasmo, ironia (tanta autoironia), caparbietà, ambizione, perfezionismo. Oscar è irrefrenabile: vuole essere tutto, e vuole tutto. 
          Oscar è poesia, romanticismo, passione: Oscar vive le cose con tutto sé stesso, e da sé stesso a tutte le cose. 
          Soprattutto a quelle semplici, piccole, apparentemente insignificanti. 
          Oscar ama la semplicità. Oscar è semplice, ma non ama sé stesso. 
          Quando cammina fra la gente, Oscar non mette mai le cuffie, perché ama ascoltare il rumore della vita. 
          Ama ballare da solo, anche quando la musica non c’è. 
          Oscar chiede scusa troppo spesso, e il più delle volte non è colpa sua. 
          Ama l’inverno, soprattutto il Natale. 
          Oscar adora le commedie romantiche, ma Oscar non sa parlare d’amore, non sa dar voce ai propri sentimenti.
          Oscar non parla, è chiuso in sé. 
          Oscar ama la montagna, e camminare avvolto nel silenzio della natura: a volte, sembra quasi una fata, con le guance rosse e gli occhi stracolmi d’incanto.
          Oscar detesta le discoteche, e i bar che straripano gente pronta a giudicarlo. Oscar non giudica mai gli altri, soltanto sé stesso.
          Oscar ha un segreto, forse più di uno, ma questo nessuno lo sa, e lui non crede sia importante rivelarlo. E nessuno, d’altro canto, si è mai interessato a lui. 
          Oscar tratta le persone con gentilezza, gli viene spontaneo, e secondo sua madre è troppo ingenuo: ma a lui sta bene così, e gli piace farlo.
          Ama avere fiducia nelle persone. 
          Oscar sogna spesso, e sono sempre sogni tinti di rosa e d’azzurro: Oscar sogna il grande amore, e crede che un giorno lo troverà.
          O forse sarà l’amore ad inciampare su di lui, e lui, distratto dal volo di una farfalla che gli ha sfiorato la guancia, non se ne accorgerà.
          Oscar ama l’odore del caffè appena fatto, e la sensazione di calore emanato da una tazza stretta contro al palmo.

Panandother15letters

Oscar ama la pioggia, anche se a volte lo rende triste, ma poi scorge sempre l’arcobaleno, e allora si dimentica delle proprie ferite.
            Oscar ha davvero tanta paura, troppa paura, dell’abbandono, ma non chiede mai a nessuno di restare, perché non vuole essere un peso.
            Oscar scrive tanto, scrive di continuo, anche quando una penna non ce l’ha. E Oscar continua a scrivere, anche se non è mai stato letto da nessuno. Ma sa che dovrà superare anche questa paura, se vuole arrivare dove sogna di stare.
            Gli basterà trovare qualcuno che sia interessato a leggerlo. 
            O qualcuno per il quale valga la pena essere letto.
            Oscar ha paura del buio, ed è solito dormire abbracciando un pupazzo a forma di drago, ma ha dovuto lasciarlo a casa, e non sa cosa questo possa comportare. 
            Ama i girasoli, perché sono un po’ come lui: cerca sempre il sole, la luce nelle persone. 
            Oscar è un biglietto d’amore scritto di nascosto, scivolato dalle pagine di un libro usato, caduto a terra e dimenticato. E non ci prova a farsi notare: semplicemente, si lascia calpestare.
Reply

Panandother15letters

POV: A writer has fallen in love with you.
          (Tratto da un’imbarazzante storia)
          
          
          Ieri ho pianto.
          Ho pianto, sì, mille lacrime d’amore.
          Baciando la tua guancia,
          E con essa tutto il viso,
          Tra i miei capelli sulla tua pelle è spuntato un sorriso.
          Hai sorriso,
          Appena appena,
          Lievemente,
          Ma hai sorriso, così genuinamente,
          Che dalle tue labbra avrei potuto bere,
          Assaggiare,
          Il dolce sapore della felicità. 
          Oh Amore,
          Oh mio piccolo, fragile
          Cuore,
          Avrei voluto offrirti il cielo,
          Con tutte le sue stelle,
          Immortalarli in un dipinto,
          E averti per sempre in quel secondo.
          Ma ecco, invece, che cosa ti ritrovi:
          Occhi che brillano,
          Specchi di gioia,
          E una lacrima che cade,
          E lentamente muore,
          E sussurra,
          E continua,
          A sussurrare “Ti amo”
          Anche quando ormai è svanita.
          Ti prego baciami ancora,
          E dimmi che la nostra,
          È una storia infinita. 
          
          
          
          
          
          (Perdonate la mia pretensione nel definirmi “scrittrice”, era per il meme)

RobertaPinna3

Chiunque tu sia grazie. Non sono brava a scrivere ma ....Mare e Terra .... è poesia pura che ti accarezza l'anima . Ho pianto, ho riso. Mi ha trasportato in paradiso, fatto precipitare all'inferno per poi riportarmi in superficie esausta ma felice. Continua così, e mi raccomando fatti conoscere perché meriti tanto. Un abbraccio 

Panandother15letters

Ringraziate la mia migliore amica se ho finito il capitolo 3, perché “Va benissimo, fallo finire così, ti prego non scrivere altro”, e vi ha risparmiato un delirio di 30 pagine che su Wattpad sarebbero probabilmente diventate 100.
          E sì, sono sempre, ancora, solo al capitolo 3, ma ehi, chi va piano va sano e va lontano, no? (Lo ripeto tutti i giorni alla mia coscienza, ma non vuole saperne di scendere a compromessi… giuro che riuscirò ad arrivare ad una conclusione prima che vi siate tutt* sposat* e dimenticat* della mia esistenza)
          Anyway, sentimentalismi a parte, come state piccoli raggi di luna?

teindelebiledentrome

@Panandother15letters io continuo a scrivere e cancellare ciò che scrivo. Non avanzo di nulla.
            Quindi non sei l'unica. Anzi sei messa meglio a questo punto :)
Reply

Panandother15letters

“And as all the leaves rustle above us
          And as all the dirt covers our skin
          Rest your head onto my chest
          I'll tell you stories of the life we could have had
          …
          We danced bare-footed in the grass
          We read big, heavy books and we would smile
          Our only drug was love
          And boy did we get high, oh, how we smoked each other up
          …
          And as all the leaves rustle above us
          And as all the dark covers our skin
          Rest your head onto my chest
          I'll tell you stories of the life we could have had
          Oh, my love, my one true friend
          Oh, is this really the end?
          …
          Rest your head onto my chest
          I'll tell you stories of the dream we could have lived
          Of the places we could have seen
          Of the things we could have done
          Of the people we could have been”
          
          
          
          
          
          Vuol dire esattamente quel che credete voglia dire: scriverò piangendo, e vi trascinerò nel baratro con me. 

Panandother15letters

Dopo aver sbagliato per ben 4 volte l’ordine ad un cliente perché non trovavo il panino che voleva, e dopo che lui mi ha pazientemente e gentilmente ripetuto il menù per 5 volte, e scherzando mi ha detto che poi mi avrebbe dato il voto, torno ad avere piena fiducia nell’unanimità.
          Caro signore, chiunque lei sia, la ringrazio per non avermi urlato nell’orecchio e per aver ironizzato sulla mia ansia. 
          
          (A mia discolpa, è solo il terzo giorno di lavoro, e il McDrive è davvero un cavolo di gioco delle differenze livello maestro Jedi)

Panandother15letters

“Piccolo” annuncio-spoiler per farmi perdonare la mia luuuuuuunga assenza e per dirvi che mi siete mancat* immensamente (ho dovuto tagliare delle parti, e credo che sarò comunque obbligata a dividerlo fra annuncio e commenti): 
          
          
          “Allora, Harry Styles, raccontami qualcosa di te” domanda il ragazzo dall’altro lato della stanza, la sua voce un gorgoglio di miele e accondiscendenza che raggiunge Louis in un mormorio soffuso.
          […]
          “Che cosa vuoi sapere?” i suoi occhi verdi catturano il suo sguardo, e sebbene Louis non lo abbia davanti, o almeno, non in una forma che vada oltre la parvenza di un ricordo, riesce a vederli perfettamente, nitidamente, come se il tempo si fosse invertito e lo avesse riportato indietro a quell’istante. Ed ecco che quegli occhi lo fissano di nuovo, profondi e distanti, severi e guardinghi; non c’è incertezza, nella loro sfumatura che oscilla tra lo smeraldo ed il blu, nessuna traccia del grido d’aiuto che ha intravisto la sera del loro primo incontro: è tutto scomparso, tutto dannatamente silenzioso.
          C’è soltanto un lieve bagliore, una scintilla che bagna le sue iridi come oro nero, da cui emerge una strana nota di ironia, quasi si aspettasse qualcosa: se sia da lui, o da se stesso, non è dato saperlo.
          […]
          “Tutto” ammette, e le sue labbra indugiano intorno alla parola ancora per un istante, incredule, schiuse da una sincerità che sembra averle colte di sorpresa, magari nella speranza di ottenere da Harry altrettanto, prima di curvarsi in una fiera mezzaluna.
          […]

Hoster28

@ Panandother15letters  Ok decisamente non me l'aspettavo questo è decisamente il risveglio migliori tra tutti quelli che potessi anche solo lontanamente immaginare... NON SAPEVO NEMMENO CHE L'AVESSI PUBBLICATO GRAZIE A DIO ME L'HAI DETTO IN CHAT PERCHÉ SAI QUANTO SIA DIPENDENTE DAI TUOI ESTRATTI, detto ciò vorrei ancora una volta ricordarti che 1. SEI UNA FOCKING ARTISTA 2. Non vedo l'ora di leggere altro di questa FF perché si prospetta EPICA
Reply

Panandother15letters

@teindelebiledentrome Ti amo alla follia in tutte le lingue del mondo ❤️
Reply