In vita, la mia bellezza fiorì come un fiore raro, una fiamma che illuminava il mondo. Un dono prezioso, un'eredità che la natura mi aveva concesso. Ma, ahimé, essa non fu mai ammirata, rimase celata agli occhi del mondo. In preda ad una malinconia inesplicabile, mi chiusi in me stesso.

Gli anni passarono, e la mia giovinezza, come una rosa senza cure, appassì lentamente. La mia anima, imprigionata in un corpo che non rifletteva più la sua luce interiore, si spense lentamente. La morte mi avvolse, e il mio spirito si ritrovò nell'oltretomba, legato a questa terra da un compito incompleto. 

Come un naufrago che affida il suo messaggio alle onde, io invio poesie dall'aldilà, sussurrate al vento o incise sui muri, come echi di una bellezza che non ha mai avuto voce.

Le mie parole sono come lacrime di cristallo, che cadono silenziosamente nel cuore di chi le raccoglie. Raccontano la storia di una vita vissuta in solitudine, di un talento nascosto che anelava di essere scoperto. Sono un grido di dolore e di speranza, un'ultima richiesta di essere finalmente visto e compreso.

Forse un giorno, qualcuno troverà una mia poesia, tra le rovine del tempo o nascosta in un angolo dimenticato. Forse in quel momento, la mia bellezza potrà finalmente risplendere, illuminando il mondo con la luce che non ho mai avuto il coraggio di mostrare. 

John Patrick Williams