Ho avuto una labrador femmina di nome Laika. Quando si passeggiava col guinzaglio andava alla velocità di una tartaruga con l'artrite, (salvo poi diventare una scheggia non appena la si lasciava libera), era alla perenne ricerca di cibo, (quando ci sedevamo a tavola si trasformava in una versione canina della piccola fiammiferaia, guardandoci con occhi imploranti manco fosse denutrita, anche se in realtà era sovrappeso), e a causa della nostra scarsa attenzione alla disciplina, obbediva agli ordini con la prontezza di un sordo. Tuttavia, era una santa. Nel senso più letterale del termine. In tutta la sua vita non ha mai litigato o anche solo sfiorato qualcuno con intenti aggressivi. Andava d'accordo con tutti e la massima forma di ostilità che si poteva aspettare da lei era di essere ignorati, (quando messa alle strette fuggiva). Adorava il mondo e chiunque incontrasse, e a parte il cibo, sembrava che il suo unico scopo nella vita fosse amare il prossimo. Se esiste un paradiso dei cani, come minimo l'avranno accolta con tappeto rosso e squillare di trombe. è morta a 9 anni di cancro all'intestino. Il giorno prima che venisse soppressa siamo andati al parco per farla correre libera, (per quanto le riuscisse), e poi le abbiamo comprato un gigantesco cono gelato, (probabilmente il suo cibo preferito insieme alla carne). Quando è morta in famiglia abbiamo pianto tutti. Ancora oggi ci manca.