GIORNO 59

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NOTTE

Stanotte sembra esserci un caldo infernale, che unito alla mancanza di Fede mi da ancora più difficoltà a dormire. Ho la gola secca e la testa che mi scoppia. Ho bisogno di un bicchiere d'acqua. Mi alzo dal letto ed esco dalla stanza per andare in cucina. Mi fermo quando sento delle voci provenire dal giardino. Voci che conosco troppo bene mi avvicino alle vetrate e vedo Fede e Veronica che parlano in giardino,sono molto vicini e lui le sta sorridendo. Sento una strana sensazione invadermi e la carezza che lei gli fa non mi rincuora per niente. Decido di lasciar perdere l'acqua e torno a letto; mi ero ripromessa di smettere con le paranoie su Veronica,ma dopo averli visti in quel modo,come faccio a non pensare che tra loro potrebbe di nuovo nascere qualcosa. Mi stendo a le letto anche se so che non riuscirò per nulla a dormire. Dovevo andare da loro, fermare qualsiasi cosa stesse succendo, fargli capire che quella vicinanza mi fa male, ma forse ho solo frainteso, forse erano solo chiacchiere e quella carezza un gestl involontario, dettato dall'abitudine. Devo convincermi che sia così altrimenti al mia testa esploderà.

MATTINA

Ovviamente gli occhi non si sono chiusi nemmeno per un attimo, nella mia testa l'immagine di Fede e Veronica continuava passarmi davanti in loop, cambiando finale ogni volta, li ho pure immaginati baciarsi e sorridersi come facciamo noi. Sento un braccio che mi cinge e mi irrigidisco per un momento. "Ehi sono io" mi dice Fede dolcemente e mi da un bacio sulla tempia. "Mi sei mancata" mi dice e mi muovo per voltarmi. "Mi sei mancato anche tu" gli dico e cerco di scacciare tutti i cattivi pensieri. Se fosse successo qualcosa non sarebbe tornato da me, non qui dentro che è pieno di telecamere e verrebbe smascherato. "Come è andata?" gli chiedo. "Bene" risponde e io faccio un respiro profondo. "Hai dormito?" chiedo e spero che mi dica la verità sull'essere rimasto fuori per quasi tutta la notte in giardino con Veronica. "Non molto,io e Veronica abbiamo parlato un sacco in giardino e poi a letto non sono riuscito a prendere sonno senza di te accanto" risponde e tiro un piccolo sospiro di sollievo. Il fatto che mi abbia detto la verità è positivo anche se non credo saprò mai quello che si sono detti. Chiederglielo è fuori discussione. "Avete parlato..." dico. "Si, abbiamo parlato" ribadisce e mi sorride. "Dammi un bacio" si avvicina e posa le sue labbra sulle mie; vorrei che tutte le ansie spariscano con questo bacio, ma i dubbi comunque mi picchiettano nel cervello. "Spero abbiano finito con questi bei scherzetti" dico e mi accoccolo a lui. "Lo spero anche io" mi dice. "Vi ho visti" dico di getto e me ne pento subito. "Come?"chiede e io mi allontano un poco per guardarlo. "Stavo andando in cucina per bere e vi ho visti in giardino" rispondo. "Stavamo parlando" mi dice. "Si, ho visto che stavate parlando, ti sorrideva anche e ti accarezzava anche" dico. "Ed è tutto finito li,nulla di più" mi accarezza e posa la fronte sulla mia. "Abbiamo parlato anche di te e ha capito" mi dice. "Si come le altre volte" dico girandomi per guardare il soffitto. "Sam sul serio" mi rassicura. "Senti non ho più voglia di parlare di lei, vado a bermi un caffè. Non ho dormito stanotte" dico e mi alzo dal letto per andare in cucina. Questo piccolo scherzo non è andato per nulla a buon fine e non ha fatto altro che rovinarmi la giornata e quelle avvenire probabilmente. Vado in cucina e vedendo del caffè me ne vuoto subito una bella tazza. "Sam" Fede mi raggiunge e mi fa voltare. "Tra me e Veronica non è successo niente" ribadisce. "Lo so, semplicemente non ne voglio parlare, vorrei cancellare la giornata di ieri" gli dico. "Sam...". "Continuo a vedere il su sorriso ok, quindi ti prego fingiamo che ieri non ci sia stato per favore" ripeto. "Va bene, come vuoi" dice alzando le mani. "Grazie" gli dico e prendo la mia tazza. Vado in giardino a schiarirmi le idee.

POMERIGGIO

Dopo attente riflessioni ho convenuto che era meglio andare avanti cercando di rendere la giornata più serena e smettere davvero di pensare a ieri e a stanotte. Mi fido di lui, nulla è successo e devo davvero smetterla di fare la pazza o finirò per rovinare io stessa il rapporto con Federico. "Posso parlarti un attimo?" dico disturbando il suo allenamento pomeridiano. "Vuoi aggredirmi ancora per qualcosa che non ho fatto?" mi chiede, ha ragione ad essere irritato, l'ho trattato malissimo per niente alla fine. "Volevo chiederti scusa" dico e lui si ferma. "Continua" dice incrociando le braccia. "Ho decisamente esagarato, so che non è successo nulla, che tu sei stato più che rispettoso nei miei confronti, è che saperla così vicino a te mi manda in bestia. So che ti piaceva molto e...". "Prima, ora mi piaci tu e come ti ho già detto, sto con te e per la maggior parte del tempo ho parlato di te" mi interrompe, si avvicina e mi prende il viso tra le mani. "So che vedermi con lei ti fa male, ma lei non fa più parte della mia vita in quel modo"mi rassicura e poi mi da un bacio, un bacio che succhia davvero via tutti i miei dubbi. "Accetti le mie scuse allora?" chiedo e lui mi fa un sorriso talmente bello da oscurare il sole. "Ma certo che si scema" mi attira a se e mi da un'altro bacio. "Grazie" gli sorrido e gli accarezzo il viso. "Ti lascio continuare" gli dico. "Mi fai compagnia?" mi chiede. "Ti distraggo lo sai, un'altra volta" gli do un altro bacio e mi allontano da lui. "A dopo bellissimo" gli dico ed entro. Incrocio Veronica che mi lancia uno sguardo totalmente diverso dal solito,non è un'occhiataccia o il solito sguardo di sfida. *Che abbia capito davvero quasta volta?* mi chiedo.

SERA

"Oggi Veronica mi ha guardata in modo diverso" dico a Fede mentre guardiamo le stelle. "Ah si?E come ti ha guardata?" chiede curioso. "Non mi dato le solite occhiatacce, sembrava più dolce non so spiegartelo" rispondo. "E stato strano" aggiungo. "Beh io ti ho detto che ha capito" mi dice. "Beh perdonami se avevo qualche dubbio a riguardo comunque mi ha fatto piacere non ricevere certe occhiatacce." dici accoccolandomi ancora un pò a lui. "Dovreste provare a parlare allora" dice lui, in effetti un chiarimento definitivo mi aiuterebbe a continuare il mio percorso più serenamente. "Ci penserò" dico sorridendo. "Brava" mi accarezza i capelli. "Che dici? Recuperiamo la notte perduta?" mi sussurra all'orecchio con fare malizioso e per quanto vorrei avere le sue mani addosso, sono stanchissima data la notte insonne appena passata. "Sto morendo di sonno" gli dico. "E io che speravo di molestarti un pò" dice ridendo. "Lo so e credimi, mi farei molestare volentieri, ma so già che mi addormenterò appena toccherò il cuscino" dico tenendo gli occhi aperti con le dita. "Domani non avrai scampo" ammicca sorridendo e mi da un bacio. "O lo spero bene" rido, luinsi alza e mi da una mano ad alzarmi a mia volta. "Piccioncini ci abbandonate?"ci chiede Luca. "Abbiamo una notte da recuperare" dice Fede ridendo e mi trascina in casa con se. "Tu sei tutto matto" gli dico ridendo. "Non sai quanto" dice e andiamo in camera. "Ma purtroppo stasera non posso dimostrartelo" si toglie la maglia e la visione mi sveglia in un batter d'occhio. "Forse puoi" ammicco e lui si avvicina alzando le sopracciglia, sintomo che ha capito. Tolgo i vestiti e mi infilo a letto, lui fa lo stesso.Mi attira a se stringendo i miei glitei.Io faccio stesso, infilando le mani nei suoi boxer, ha un lato B di marmo, uno spettacolo alla vista e al tatto. Glieli tiro giu e porta la mano davanti sfiorando la sua erezione. "Sam.." rantola e io gli tappo la bocca con la mano.
Stringo la sua erezione e inizio a massaggiarlo, a stimolarlo. Il suo respiro si fa affannato e vorrei togliergli la mano dalla bocca per sentirlo come quella notte, ma devo resistere. Con la mano si insinua nel mio indumento intimo e inizia a torturare con le dita la mia femminilità. Un gemito esce dalla mia bocca e con la mano la tappa come ho fatto io con lui. Odio questa situazione, vorrei che fosse sempre come quella notte, essere soli per poterci liberare. Tolgo la mano dalla sua bocca e mette la testa nell'incavo del mio collo per soffocare in quel modo i suoi gemiti. Quanto mi eccita. Insinua un dito dentro di me e il solo sentirlo, mi riporta a quando era davvero dentro di me. Il solo ricordo mi tremare e venire sotto la sua mano. Soffocando sul suo palmo. Aumento così il ritmo della mia mano finchè non sento un liquido caldo bagnarmela. Mi morde la spalla per soffocare un grugnito e si allontana poi con il fiatone. "Oh mamma mia" dice e mi sposta alcune giocche di capelli dal viso. "Per fortuna che eri stanca" dice ridendo e gli do un bacio.
Come la prima volta ci alziamo, andiamo a lavarci le mani, sotto come sempre gli sguardi straniti dei nostri coinquilini e torniamo a letto. "Buonanotte Fede". "Notte meraviglia".

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Where stories live. Discover now