I miei genitori stasera hanno ospiti ma io non sono in vena di parlare e di conoscere i loro amici, invento un pretesto prendo le chiavi della moto e dico a mia madre che esco con degli amici che mi aiuteranno a trovare lavoro. Mia madre acconsente e mio padre come al solito dice
«Porta alto questo cognome Tedd,e fatti valere in qualsiasi situzione» fa l'occhiolino
Capisco cosa intende, ovviamente io sono l'uomo cacciatore colui che deve trovare una donna e mio padre mi lascia libero,mentre con Phoebe è super protettivo, se fossi io al suo posto impazzirei. Volo fuori saluto Taylor prendo la mia moto salgo su l'accendo e parto a tutta velocità, verso una meta sconosciuta. Arrivo in un locale abbastanza moderno con luci soffuse elegante classico davvero carino decido di entrare, fermo la moto. Tolgo il casco ed entro. Il nome era davvero strano si chiama "Fifty Shades" in realtà si capisce all'interno era scuro soffuso le luci facevano un effetto tipo sfumature dal nero che poi passa al grigio e poi al bianco. Le sedie erano di cristallo i tavolini piccoli e ultramoderni le pareti erano dipinte con fantasia barocca. Mmh davvero molto chic! Arrivo al bancone dove ce un ragazzo che prepara dei Cosmopolitan, io gli chiedo cortesemente un Martini
«Subito signore» mi risponde il ragazzo
Prendo il mio Martini lo sorseggio e man mano riesco a rilassarmi quando ad un tratto entra una ragazza alta magra capelli ricci lunghi sulla schiena carnagione olivastra,indossava jeans aderenti maglia a monospalla e tacchi vertiginosi. Adoro i tacchi. Mi eccitano da morire. Lei entra si avvicina al bancone e ordina un Bombey io da buon cacciatore le dico
«Per la signorina offro io,metta pure sul mio conto» dico guardandola fissa con i miei occhi.
Lei si gira mi scruta ma non dice nulla
«Allora non mi pare di aver sentito bene il suo nome,può ripertelo per cortesia?» continuo mangiando l'oliva che incorniciava il bicchiere con lo stuzzicadente.
«Non dico il mio nome al primo sconosciuto che incontro per strada» e fa uno sguardo da cerbiatta mi viene voglia di saltargli addosso in questo momento ma mi trattengo
«Beh! Oserei dire che questo sconosciuto ti ha appena offerto il tuo drink un pò di considerazione se la merita non le pare?» continuo sono molto bravo con le parole non riuscirai a farmi stare zitto sò come girare la frittata a mio piacimento
«Non le ho chiesto di certo io di pagare il mio drink, se è un modo per farla zittire lo pagherò io così non mi disturberà più» replica
Merda! È capace di farmi rimanere senza parole adesso non sò cosa rispondere.
«Il mio è stato solo un gesto da gentiluomo,non voglio di certo disturbarla, comunque io sono Tedd Grey molto piacere, tolgo subito il disturbo signorina»dico sottolineando chi sono e chi sta rifiutando
«Mi dispiace signor Grey! Non pensavo fosse lei io sono Daphne Evans» replica a mò di scuse «Non penso minimamente di trattar male il figlio del mio probabile capo» risponde ridendo.
Che cosa?? Potrebbe essere una ragazza che lavorerà per mio padre? Il mondo può mai essere così piccolo, l'ho incontrata qui in questo locale non sapevo neanche che esistesse e adesso trovo una futura impiegata di mio padre! Non potrei ritenermi più fortunato.
«Quindi lei lavorerà per mio padre»dico cerco informazioni
«Si.No cioè voglio dire non lo so, ho presentato domanda circa 1 mese fa ma non mi hanno ancora chiamata forse significa che il posto non sarà mio giusto?» dice con una nota di tristezza si spetta che potrei rilevare qualche cosa io non sò mio padre come opera in azienda e tanto meno conosco il suo personale.
«Mi dispiace Miss Evans,non conosco le tecniche di mio padre nel lavoro se ne sempre interessato lui,voleva che portassi avanti l'azienda ma io non sono in grado mi piace fare altro»dico «Mi dispiace che non posso essere utile» mormoro scusandomi
«Oh non si preoccupi Mr Grey. Sono stata io molto invadente mi dispiace immensamente» continua
«Miss Evans che ne dice se ci accomodiamo?» dico cercando un ulteriore approccio non solo parlando del lavoro di mio padre. Ma cercando di parlare di noi di conoscerci.
Lei accetta e si siede di fronte a me sulla sedia di cristallo non ho notato i suoi occhi prima sono stupendi verdi accesi mi paralizzo di fronte a quei occhi.
«Eehm bene. Di cosa parliamo per intrattenerci?» dice cercando di distarmi perchè la sto guardando intensamente forse troppo che si imbarazza e abbasso lo sguardo. No! Voglio vedere quegli occhi stupendi.
«Per favore non abbassi lo sguardo è una gioia guardarla in viso è davvero splendida» dico sinceramente
Lei si alza la chioma ribella con la mano e si passa il pollice sulle labbra. Cavoli! Sono divine vorrei baciarle adesso e vedere se sono così morbide come sembra.
«Eh.... ordiniamo qualcosa? » dice balbettando e tremante
«Certo, cosa prende?» dico cercando di non metterla a soggezione altrimenti mi può scivolare tra le mani.
«Beh aperitivo già fatto gradirei qualcosa da mangiare» dice
«Lo stesso anche per me» le sorrido
Lei ricambia
Forse è fatta forse è cotta anche lei quanto me. Mi ha catturato da quando è entrata da quella porta. Nessuna mi ha mai interessato così.
Prendiamo entrambi il pesce il merluzzo con contorno patatine e insalata. Lei mangia molto lentamente io divoro tutto in fretta in furia. Adoro il cibo e non voglio che venga sprecato specialmente quello cucinato bene e questo si meritava di certo un 9,5 a questo piatto. Lei prosegue lenta ma mangia tutto e questo mi rende felice
«Come mai ha fatto richiesta per l'azienda di mio padre?»dico
«Oh beh è la migliore in tutto! Poi mi piace lavorare in questo ambito» dice
Cavoli! Io lo detesto non adoro affatto quel tipo di lavoro
«Nè sarà sicuramente all'altezza si fidi» dico sorridendo
Ma lei continua a mangiare e non dice nulla.
Guardo l'orario è tardi dovrei tornare a casa la cena sarà finita sicuramente con l'ospite ma non voglio lasciare questa ragazza abbiamo parlato della famiglia delle sue passioni ha detto che le piace andare in moto e quindi gli ho detto che la porterò a fare un giro ma lei non risponde. Forse non vorrà più vedermi? Perchè? Ci siamo trovati bene.
«Credo sia meglio che vada» dice
«Perchè?» dico
«Si è fatto tardi non vede? Devo tornare a casa adesso» dice preoccupata
«Le posso dare un passaggio?» dico non voglio che se ne vada adesso. Mi piace la sua presenza
«Ho la mia auto non si preoccupi» continua «Addio Mr Grey» dice
«Arrivederci Miss Evans» le dico perchè per me non è un'addio io voglio ancora vederla e farò di tutto per scoprire dove abita e deve avere quel lavoro così potrò vederla tutti i giorni. Lei si gira sorride e se ne va. I rimango come un ebete a guardare la porta quando il cameriere arriva e dice
«Signore il conto»
«Oh mi scusi» tiro fuori il portafoglio pago la cena e mi incammino verso la moto
Uoo! Che serata! Pensavo di annoiarmi a morte invece ho incontrato un ragazza divina perfetta e guarda un pò? Vuole lavorare per mio padre. Sarà il destino? Come dovrei chiamarlo? Non lo so ma stà di fatto che devo rivederla. Metto il casco salgo in moto e parto deciso e nella mia testa lo ripeto come un mantra "sarai mia Daphne Evans".

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50 sfumature famiglia Grey
FanficDopo il grande successo del libro più discusso dell'anno "50 sfumature di grigio" questo è il continuo inventato da me sulla famiglia Grey. Come Ana e Christian hanno affrontato il loro futuro con figli adolescenti? lo scoprirete solo leggendo ques...