"Siamo cercatori di luce
riusciamo a vedere nel buio
Siamo missili
puntati verso le stelle
Siamo milioni di anime belle
E ci hai traditi troppo in fretta"
-Pink, What About Us-Syria
Non potevo lasciargli spazio, non potevo più. Non se lo rivolevo indietro.
E io lo rivolevo indietro giusto?
Accidenti si. Anche se certe volte mi faceva venire voglia di tirargli uno schiaffo, lo rivolevo eccome.
Forse ero un'egoista considerato che quel suo chiedere spazio era un bisogno e non un capriccio. Se glielo aveva imposto il suo terapeuta e se faceva parte del percorso di guarigione che aveva intrapreso, era una questione seria di sicuro.
Avrei trovato una via di mezzo allora, anche se le vie di mezzo non erano affatto il mio forte.
Il punto era che, dopo la confessione sulla natura delle mie lesioni al braccio e alla spalla, temevo che la sua mente avrebbe ripreso a viaggiare verso orizzonti sbagliati, ad immaginare un futuro dove io non sarei stata inclusa.
Dovevo stargli addosso e ricordargli cosa eravamo stati, cosa eravamo ancora.
Col cavolo che avrei mollato la presa adesso, dopo avergli sentito dire che voleva guarire per me.
Il mio Piccolo Re. Non avrebbe mai smesso di esserlo e me lo dimostrava soprattutto per le piccole cose che si lasciava sfuggire, come quella.
'Volevo guarire. Volevo guarire per te'
Che senso aveva avuto cercare di convincersi di poter vivere una vita senza quella persona che la rendeva degna di essere vissuta? Che senso avevano avuto i tentativi di cacciarlo via dalla testa, dal cuore, dai ricordi? Che senso aveva avuto opporsi a qualcosa che comincio a credere non sia neppure sotto il mio controllo? Nè tantomeno sotto il suo?
Alla fine la verità é che non scegliamo noi di chi innamorarci.
Non scegliamo noi quella che diventerà la persona più importante della nostra vita, non scegliamo noi chi ricordare e chi dimenticare, non scegliamo noi di chi abbiamo bisogno, non scegliamo noi chi amare senza riserve, non decidiamo noi chi é quella persona che può renderci felici.
Non con la testa almeno.
Sarebbe fantastico trovare un uomo bello, intelligente, senza problemi, senza drammi, senza paure, puntare il dito e dire: è di lui che voglio innamorarmi.
Ma se il cuore non risponde, la testa serve a poco.
La mia anima era legata a un uomo fantastico e complicato al tempo stesso, un uomo che per adesso non mi voleva accanto e che potevo solo sperare avrebbe cambiato idea presto.
Non proprio l'ideale eh? Ma cosa potevo farci? Ryan era stato destinato a me, e io a lui.
Il mondo ci aveva dato la nostra occasione per essere felici, aveva fatto riunire due metà separate chissà quanti secoli prima.
O ce la tenevamo stretta quella occasione o peggio per noi, non ci sarebbe stato un rimborso. Nessun cambio, nessun amore più sano solo perchè ce ne era capitato uno difettoso.
In quei giorni ero sempre più convinta di quei pensieri.
Ma tu perchè non la pensi come me Ryan? Come puoi scordare quello che siamo stati? Un po' mi sento come se ci tradissi.
Oh, c'era anche una seconda cosa di cui ero sempre più convinta.
Era ora di affrontare una certa discussione con Aiden.Niente inviti fuori a cena, niente ultime passeggiate romantiche, niente carezze o dolci fuorvianti sorrisi mentre gli avrei parlato.
Gli avevo chiesto di passare da me dopo il lavoro, tutto qui.
Sarei stata diretta, avrei affrontato la questione, senza tentennare e senza lasciare spazio a fraintendimenti.
Non li capivo quelli che prima di dire 'non sei il mio tipo' o prima di lasciarti, ti portavano in un bel posticino e ti facevano il bel discorsetto tenendoti per mano e sorridendoti tutto il tempo. Questo avrebbe dovuto indorare la pillola? No, era fuorviante e snervante e basta.
Se stavi per ricevere una pugnalata, nessuna carezza e nessun bel ristorante avrebbero alleviato il dolore.
Ad ogni modo, non ero troppo preoccupata di come avrebbe potuto reagire Aiden.
Conoscendolo, non avrebbe certo pinatato una scenata nè l'avrei ferito a morte visto che ero sempre rimasta distaccata quando c'era la possibilità che le cose si scaldassero.
Però ero preoccupata di ferirlo, seppur in minima parte, e di rovinare il rapporto che era nato fra noi, questo si.
Ci tenevo a lui, lo volevo come amico. Non era una novità che mi trovassi meglio con i maschi a intrecciare rapporti amichevoli.
O era questione di carattere, o non avevo ancora trovato una donna affine a me.
Non che fosse facile trovare un'amica della mia età che amasse lo sport -o meglio ancora la boxe- e già disposta a sistemarsi permanentemente con un solo uomo.
Perciò....
Suonano alla porta e io mi affretto a riempire d'aria i polmoni.
Corro ad aprire ad Aiden e cerco di restare distante mentre lo invito in casa e lo faccio sedere.
Ok, dritti al sodo.
" Aiden, lasciami dire quello che devo, ti prego. Tu mi piaci tantissimo, sul serio, ma non posso essere per te quello che tu vuoi che io sia. E se te lo sto dicendo adesso è perchè ci tengo ad avere un rapporto con te, sebbene di tutt'altro tipo. Adoro passare il tempo con te... e si, cavolo se mi piacevano quel tipo di attenzioni. Ma le voglio da un altro uomo. Non ci posso fare nulla, non lo posso decidere chi amare, non se il mio cuore impazzisce ogni volta che vede lui, non se le mie mani fremono dalla voglia di toccarlo. Mi capisci?"
Silenzio.
Mi osserva, mi scruta, si strofina le mani, sospira.
" Si Syria, capisco questo molto più di quanto pensi"Ryan
" Io le odio le donne! Sono soltanto delle grandissime stronze!"
Jordan entra nel salotto di casa come una furia, getta la giacca sul tavolino, e poi finalmemte si accorge di me seduto sul divano che guardo la tv insieme a Lucy.
" Jordan, abbiamo ospiti" lo riprendo.
" Oh, ciao Lucy" aggiunge in imbarazzo.
" Ciao a te. Che ti è successo? Cos'è tutto questo odio verso le donne? Lo so che stavi di certo parlando in generale, che qualcuna ti avrà fatto impazzire, ma non è carino insultare l'intero genere femminile ti pare? Insomma, tanto prima o poi..."
" Lucy!" la interrompo, cercando di non essere troppo irruento.
È una ragazza davvero dolce e amichevole, mi piace, però accidenti quanto parla. "Credo che Jordan abbia bisogno di sfogarsi un po' con suo fratello"
" Oh, si, si credo anche io! Torno a casa a studiare allora, ci sentiamo Ryan?"
" Ma certo"
Le sorrido mentre esce dalla porta, poi sposto lo sguardo su Jordan che mi fissa contrariato.
" Che ti prende Ryan? Quella si sta innamorando di te. Perchè glielo stai lasciando fare? Si farà male"
" Ma che dici? Abbiamo sempre lo stesso tipo di rapporto da quando è arrivata qui"
" Si, solo che prima c'era solo lei a ronzarti intorno, e credevo che volessi provarci sul serio. Ora è tornata Syria e sono sicuro che intraprendere una relazione con Lucy è l'ultimo dei tuoi progetti" ringhia.
" Non voglio intraprendere nessuna relazione te lo assicuro"
" Si, come no. Ti rendi conto di come guardi Syria ogni volta che mi viene a trovare qui in casa o che la vedi in strada? Devo dirtelo io? Ok, te lo dico, la guardi come si guarda una che vuoi nel tuo letto, e subito anche. E poi sai come la guardi? Come se fosse la cosa che più ti manca al mondo. Poi la guardi come se stessi immaginando il modo in cui chiederle di sposarti, e per finire, la guardi come se avessi deciso che la vuoi come madre dei tuoi figli. I tuoi occhi in cinque secondi sfumano in almeno quattro emozioni diverse e io le ho notate tutte"
Provo a negare, a dire qualsiasi cosa, ma le parole sembrano bloccate in gola.
" Possiamo parlare di te per favore? Cos'è che ti fa incazzare tanto?" replico infine.
Cambia discorso di buon grado.
" Tu non hai idea di cosa mi sia successo nell'ultima settimana. Perchè incontro solo ragazze stronze o fuori di testa?"
" Fuori di testa del tipo?" indago.
" Del tipo che una mi si è buttata in macchina scappando dal suo matrimonio! Ma ti pare? Dove siamo in un film di Julia Roberts? Come se non bastasse ho dovuto passare la notte con lei in hotel e... è successo qualcosa fra noi. Ma poi lei è tornata dal tipo che ha mollato in chiesa. Che accidenti di problema hanno le donne?"
Faccio fatica a credere che tutto questo sia successo al mio fratellino.
É parecchio incazzato tra l'altro, e a quanto pare sta succedendo spesso da quando sono tornato.
Non è da lui, non era il tipo che si arrabbiava facilmente.
" Quindi quella sera non ti sei addormentato a casa del tuo amico dopo una cena fra colleghi" deduco, facendo due più due.
" No"
" Che intendi esattamente per 'è successo qualcosa fra noi'?"
" Mio Dio Rayn! Non è questo il punto. Sai che c'è? Non mi va neppure di parlarne con te. C'è una ragazza che muore per te a dieci metri da qui, che cosa aspetti ancora? Se fossi in te, se ci fosse una donna come Syria che mi aspettasse a braccia aperte, non le lascerei stringere il vuoto"
Le sue parole lasciano il segno.
" Non è così semplice"
" Ma ti prego" ribatte scettico.
Afferra con rabbia la sua giacca, si alza più incazzato di quando è arrivato, e mi lascia lì, sorpreso dal suo impeto e dalle sue parole.
Riconosco che è un tasto dolente per lui, so che vorrebbe una donna al suo fianco ma non è mai riuscito a trovarla, e non oso immaginare quanto sia frustrante aver bisogno di quel tipo d'amore e non poterlo avere.
Vedere quello che c'è fra me e Syria in questo modo, per lui forse è inevitabile, ma davvero non è così semplice.
O si?
Perchè tutto gira sempre intorno a te Syria?"Perchè dovresti servirmi per forza tu per star bene? Cosa pensi, di essere il centro dell'universo?"
"Solo del tuo universo"Sorrido se penso a quello che mi ha detto una volta.
Scuotendo la testa mi alzo, raggiungo la cucina e scosto le tende per sbirciare casa sua.
Provo un enorme desiderio di vederla e mi sorprendo quando la trovo sulla porta.
Ma non da sola.
È con Aiden, e si stanno abbracciando come fanno sempre.
Di nuovo? Anche dopo quello che mi hai detto alla casetta sull'albero Syria?
Forse non posso avanzare diritti su di lei ma dopo quel discorso sulle nostre anime che si cercano... perchè continua a stare con lui se non lo vuole?
Aspetto che Aiden vada via, poi apro la porta, pronto a raggiungerla.
Anche se non so neppure io cos'è che voglio dirle.

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L'Altra Metà Della Mia Anima
Chick-Lit#2 { Volume 2 } { SEQUEL DI "MI ACCAREZZI L'ANIMA" } Non importa quanto tempo sia passato. I sentimenti che per un anno hanno legato Syria e Ryan, non sono morti. Hanno provato a seppellirli, a ignorarli, a trasformarli in qualcosa di meno travo...