Dopo un sabato ed una domenica passati in completo estraniamento dal mondo - ho rifiutato pure l'aiuto di Eun Chan, che si era offerta gentilmente di venirmi a trovare, mentre Bogum ha approfittato della mia indifferenza a tutto e a tutti per trasferirsi qui, solo per dormire sul mio divano - è di nuovo lunedì.
Già... lunedì.
È la prima volta in tutta la mia vita che ho voglia di svegliarmi presto, pur non avendo più uno scopo nella vita, ed il mio orologio mentale programmato per farmi aprire gli occhi alla solita ora anche oggi non si sbaglia mai.
Non avrei mai pensato di dirlo, ma mi sarei tenuta il mio posto di lavoro ben volentieri, sopportando ogni qualsivoglia tipo di stress con quei dannati Hiscosi e chi altro per loro, piuttosto che ritrovarmi senza lavoro così da un giorno all'altro.
Forse ora non resisterò ancora per molto in questa situazione, ma francamente non so a cos'altro pensare se non al fatto che presto tutti i miei risparmi verranno inevitabilmente scialacquati dalla sottoscritta - a meno che non mi metta a fare una vita di stenti.
Stiro braccia e gambe, pronta ad iniziare la mia prima giornata da disoccupata in assoluto, quando sento una mano avvolgersi intorno al mio polso e tirarmi su in piedi.
❝Ji An-ah, tu devi essere felice!❞
Mi sfrego gli occhi, credendo al primo colpo di stare sognando.
Ma un Bogum in carne ed ossa si materializza subito davanti a me, lasciandomi perplessa.
❝Eh...?❞
❝Sono due giorni che non fai altro che deprimerti, e questo non va affatto bene! Per questo oggi andremo insieme a cercare un lavoro da qualche parte!❞ esclama con euforia, poggiandomi una mano sulla spalla.
❝Bogum-ah... ma di che parli?❞ biascico, scansandolo con debolezza, ancora mezza addormentata per dirigermi verso la cucina.
Spero con tutto il cuore che sia rimasto un po' di caffé da qualche parte, altrimenti non avrò più nemmeno l'ombra di una gioia a distrarmi dalla mia disperazione.
❝Tu sei una donna forte, Oh Ji An. Per il semplice fatto che tu sia stata licenziata una volta, non devi darti per vinta. Vivi guardando verso il futuro!❞ grida, raggiungendomi e sorridendomi a trentadue denti.
Già, la fa facile lui, che non ha mai lavorato in vita sua...
❝Non saprei dove poter andare ad esercitare la mia professione.❞ la faccio corta, attivando la macchinetta del caffè.
❝Ma siamo a Seoul, diamine! Ci saranno centomila studi fotografici!❞ ribatte lui, alzando gli occhi al cielo.
Mi volto, corrucciando il volto.
❝Okay, ma non vorranno di certo una ventitreenne sprovveduta come me che si è fatta licenziare!❞ puntualizzo, innervosita, dopodiché sento i miei occhi cominciare a pungermi.
Santo cielo, così non va. È mai possibile che da venerdì io debba reagire così esageratamente ad ogni singolo avvenimento?!
❝Allora, Ji An-ah, calma e sangue freddo. - mi riprende un Bogum alquanto serio, mentre mi fissa negli occhi - Hai qualche conoscenza di rilievo fuori dalla tua cerchia di Ceci?❞

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Models ➲ History/Teen Top
FanfictionOh Ji An, 23 anni e non sentirli, lavora come fotografa per Ceci, una delle riviste di moda più famose di tutta la Corea del Sud, ed ha quotidianamente a che fare con modelli e modelle a dir poco mozzafiato. E lei credeva di averci ormai fatto l'abi...