Adalasia mi aveva proposto di fare una "catena di frasi", ovvero partendo da una frase iniziale sviluppare un discorso, e poi di pubblicarlo, vi posso dire che per me è stata una cosa nuova e istruttiva perché sambiarsi opinioni è la cosa più bella che può succedere tra gli essere umani. Quindi se qualcuno di voi volesse provare a fare questo "gioco" mi scriva in chat e io sono disponibile oppure fatelo con i vostri amici con chiunque voi vogliate perché lo dice lo stesso Socrate : la ricerca è dialogo!
La frase con cui abbiamo iniziato l'ho proposta io ed è questa :" Questo mondo fa troppo schifo ed è colpa nostra che sappiamo solo lamentarci senza mai fare niente di concreto"adalasia
allora io attacco:1) ho la impressione ke forse noi diamo un valore e una importanza sproporzionata al "senso" delle colpe. dico "senso" perkè non saprei come kiamare il meccanismo "peccato/causa <-|-> colpa/effetto"; una importanza tale ke questo senso/meccanismo risulta essere una "categoria" indiscussa e prioritaria rispetto alle colpe stesse. e lo kiamo "senso" perkè ci è la coscienza individuale implicata. infatti, se non ci fosse coscienza (del peccato e della colpa) praticamente ci dovremmo kiedere ke aspetto e ke sintomi avrebbe il dolore.
A tetuttoscorre
2) il senso di tutto, ovvero la causa finale della vita e quindi delle nostre azioni è da sempre la Questione che interessa l'uomo e alla quale però non si è mai arrivati ad una spiegazione. Il senso delle nostre azioni, il perché siamo in vita alla fine forse è proprio quello di voler trovare un senso, cioè noi siamo in vita per questo, per trovare delle risposte e può sembrare paradossale perché in tutto questo tempo delle risposte sulla causa finale delle cose non è mai stata trovata.adalasia
3) penso sia una cosa molto dignitosa il voler impostare
la propria vita nella ricerca del senso. tra tutti i "sensi", cioè i motivi ke sono alla base delle cose e del loro modo di essere, (o apparire, concatenarsi,ecc) la ricerca della verità mi sembra la ricerca ke raccoglie e include tutti i sensi. la ricerca più inclusiva di tutti.la verità ha forse bisogno soltanto di una sistemazione.di una ri-organizzazione.la filosofia vista come la ricerca della verità è sicuramente una cosa fuori moda oggi. a causa forse della inflessione psicologizzante abbattutasi su essa alla fine del secolo scorso, e proceduta e sviluppatasi nell' esistenzialismo dei moderni;
una ricerca della verità quotidiana, con scimmiottamento della
"essenza" (a sto punto... quello è !); piuttosto ke
Ricerca della Verità.sono molto radicale, lo so; ma io penso ke una verità esista al di là delle mie paranoie. non riesco ad immaginarla. ma non mi serve arrivare al relativismo della scienza moderna per confermare ke Socrate di fatto la aveva intuita già a suo tempo
la difficoltà di metter insieme le opinioni (la doxa, la quale è fatta sulle misurazioni scientifike dei carpentieri, e le esperienze dei marinai). e lo ha dimostrato egli stesso: kiedi la verità ad un marinaio; e non sarà la stessa di un carpentiere, o di un soldato. se due carpentieri parlano, essi si comprendono tra loro. ma il senso ultimo del perké essi fanno quello ke fanno (compresa la discussione) è ancora oscuro.il loro discutere è relativo alla carpenteria. le loro metafore
per spiegare il mondo, partono dal martello, dalla pinza, dal metallo. vedono il mondo fatto di martelli e pinze.
le loro metafore, opinioni ecc, non riescono a spiegare
il perkè le cose sono così, e non in un altro modo.
non riuscirebbero a spiegare neanke il perké di queste loro
affinità elettive volte alla ricerca del senso! essi non spiegano la necessità delle cose. alziamo il tiro !cosa ci hanno, cosa offrono di meglio questi strizzacervelli, parrucconi di scienziati e santoni rispetto a ciò ke diceva Socrate ? ke oggi la nozione è meglio della verità ?
soltanto perkè forse la nozione la vedono quantificabile
vendibile ed utile alla manipolazione delle coscienze ?
tuttoscorre
4)Anche io credo che Socrate avesse ragione nel voler cercare la verità attraverso il dialogo, perché tutti noi uomini viviamo in un disperato bisogno di sapere, vogliamo trovare questa verità. Ma credo anche che la filosofia moderna, ovvero quella della psicoanalisi, dell'esistenzialismo(da quello che so) vuole mettere l'uomo difronte a ciò che è, cioè ognuno deve cercare la propria verità e quindi alla fine si arriva che la verità è una cosa relativa, come dicevano i sofisti, e secondo me non è così. Secondo me la verità, proprio perché è verità, è una cosa uguale per tutti sempre e comunque, il problema sta nel trovarla. Certo l'uomo viene definito,dai filosofi antichi, un animale sociale, ma ai nostri tempi c'è questa esasperazione dell'esistenzialismo e vale la regola "ognuno per Sé" e anche se siamo in una democrazia e ognuno è libero di esprimersi come vuole alla fine chi si occupa di politica sono sempre più una cerchia ristretta e alle persone va bene così basta che vengano lasciati in pace è questo è sbagliato perché siamo appunto un animale sociale e per vivere bene dobbiamo collaborare, dialogare, scambiarsi idee perché alla fine come si dice "siamo tutti sulla stessa barca". Non so se mi sono spiegata bene...adalasia
ti sei spiegata benissimo.5) è paradossale continuare a non far tesoro delle acquisizioni culturali e della natura dell'uomo: la natura per quella ke è: istintiva-crudele,immaginativa,sociale. l'uomo si estende, colonizza: ergo, occorre colonizzare un nuovo pianeta, piuttosto ke continuare a farsi guerra e odiarsi, o prendere intellettualmente la parte di ki uccide o ki viene ucciso.
un altro pianeta è una soluzione di mezzo. la scienza dovrebbe adoperarsi per tal motivo. piuttosto ke inventare armi, cloni del marine perfetto. ero piccola, e sul libro di geografia
vi era la stima scientifica della popolazione nel 2010: 6 miliardi;
ne siamo quasi sette. le filosofie sono come giustificazione alle
magagne umane. ma non hanno niente akkevedere con la filosofia con la ricerca della verità. quella di Socrate, per intenderci.ke ARBEIT MACHT FREI, cioè ke "il lavoro rende
liberi", ce lo potevamo criticare e rigettare "a priori", senza doverci fare la esperienza del genocidio. ma quella frase è follia pura, a mio avviso; sostenuta addirittura da molta parti della coscienza sociale di allora. follia: perké La precedente rivoluzione industriale in inghilterra, e lo sfruttamento dei bambini per 14 ore al giorno, la conseguente creazione dei sindacati (e della infermeria mobile Florence Nightingale)
aveva già STORICAMENTE dimostrato ke il lavoro rende
tuttalpiù un po' più indipendenti e sicuramente, in quel caso,
esausti e stressati da morirne. ma NON LIBERI.così come anke i segreti della russia di Stalin, e prima di
Chruščёv (appare così scritto su wikipedia, in modo ke non si riuscirà mai a scriverlo con una tastiera normale, lode agli esperti redattori e all'ipernozionismo fine solo a se stesso!)
kiamiamolo "Krushcev" dall'adattamento ingelese "Khrushchev"fior fiore di intellettuali qui in occidente la osannavano la Russia. fin quando Krushcev nel '56 svelò i gulag tenuti nascosti da Stalin. eppure tutti credevano in una Russia politicamente democraticamente e storicamente matura. ecco, osannare=fanatismo. mi fa ribrezzo se penso a quanto possa essere manipolata la coscienza, e la percezione della verità.
la automazione distrugge la immaginazione (posizione di William Blake). la coscienza, arriviamo al punto, incide sulla immaginazione. la verità "propria" di sopra, è la soluzione
ke la civiltà moderna offre a ki è stanco del sopruso,e dell'abuso. la "propria verità", rimanendo isolata è un po' come la propria prigione. lo siamo tutti stanki. ma quella per me non è la verità. è un prodotto, diciamo così, di un pensiero aderente ai tempi. ad uso e consumo dell'uomo divenuto un pezzo di carne, un numero. un uomo divenuto makkina da guerra o da produzione.Quale sarebbe infatti la verità di Obama ? di Putin, di ki guida il nostro paese ? non sono essi complici dell'eccidio, della omertà, della rovina ? come si fa a dire ke "essi lo fanno per noi, per il nostro futuro" se essi uccidono o sono complici della rovina ?
o forse la nostra coscienza è alterata, perkè la lasciamo
alterare da coloro ke vogliono/trovano guadagno ad alterarcela ?
in modo ke abbiamo soltanto la illusione di stare a
supportare una delle parti ke agiscono nel mondo
lo ha dimostrato Orwell nel 1948 (libro 1984, Big Brother)la coscienza, incide sulla immaginazione.
e la parola incide sugli eventi, e sulla verità dei fatti.
la "propria" verità è una escrescenza critica
delle filosofie moderne. spesso un rifugio
dell'uomo moderno per nascondersi ripararsi dal dolore della verità,la verità in molti casi naturale, e crudele.adalasia
questo mi basta. poi si dice ke la soggettività non è scientifica !!
a me pare ke il suo messaggio è diffuso, comune ed intenso.non poi così "relativo" ! uno si impegna, fa il possibile con la propria azione.
penso di aver trovato il nome al dialogo: "Scacco alla regina" :-))) tu ke ne dici ? ti piace ? hai altre idee ? a me ricorda qualcosa di post-punk inglese :-D
poi magari ne abbiamo anke il seguito, in caso ci va
in futuro, se intavoliamo diciamo lo "Scacco al re" ;-))volersi bene è la cosa più importante. amarsi, averci speranza. essere onesti è bello, ti fa sentire una cosa sola col mondo e la umanità.
non poi così "relativo" ! uno si impegna, fa il possibile con la propria azione. per noi ultimi filosofi, ecco la nostra nuova grande epistemologia.
cosa possiamo mai giudicare noi, di ciò ke è stato, di ciò ke sarà ?"
cara tutto, non dobbiamo aver paura. proprio per noi, per noi ke cercare la verità è già una passione.
non aver paura.
♥