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«Tu sei il mio più gran desiderio, Lucie» sussurrò fievolmente, intimorito da un altro rifiuto.

Lucie arrossì violentemente.
Quando James le aveva chiesto di entrare nella sua testa, quello che aveva appena visto molto probabilmente non lo avrebbe mai immaginato da sola.

Fra tutte le cose, le persone, gli onori che poteva desiderare, lui desiderava lei.

Un carico di emozioni la colpì di getto.

Amava James, ma non era capace di ammetterlo. C'era sempre qualcosa, un particolare che la fermava.

«Non potrò leggere il pensiero, Lucie, ma so quanto in basso tu pensi di me. So che molto probabilmente rimarrai per sempre una semplice illusione per me» disse malinconicamente «Tutti mi dicono che posso fare quello che voglio ed essere chi voglio perché sono figlio di colui che ha sconfitto Voldemort... ma tu, Lucie, puoi essere chi vuoi perché tu sei te. Non perché sei figlia di qualcuno di importante.
E io non potevo non innamorarmi, non potevo resistere alla tua intelligenza, astuzia, al modo in cui parli... ai tuoi valori e ideali così sottili e così giusti allo stesso tempo.
So che non mi amerai mai, Lucie.
Tu meriti qualcuno come te. Qualcuno di straordinario. Ma il tuo più grande emblema è che nessuno è come te. Quindi dovrai accontentarti di qualcuno che proverà ogni giorno ad essere come te, a raggiungerti alla cima più alta riservata alla tua persona, e morirà provandoci.
Non hai idea quanto vorrei essere quella persona. Non hai idea quanto darei, farei per te. Non mi sono mai sentito così. La mia anima è collegata alla tua, e sarei capace di accontentarmi di qualche briciola preziosa del tuo amore. Ma Lucie... se lo vorrai, sarò tuo per sempre. Volevo farti sapere che quando vedo me stesso felice, è con te»

James era senza fiato. Il petto gli si alzava e abbassava a ritmi velocizzati, nervosamente aspettando una risposta dalla ragazza che lo guardava con uno sguardo penetrante.