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Non è semplice scrivere una storia. Continui a pensare a quello che agli altri potrebbe piacere, che gli altri troverebbero interessante, o magari addirittura bello. Pensieri sempre più contrastanti e complessi affollano la tua mente, fino a farti perdere di vista quello che dovrebbe essere il tuo obiettivo fondamentale, primario. Ognuno di noi ha una storia da raccontare, e può decidere se farlo, oppure tenere questo segreto per sé, custodito nella sua anima, nella parte più profonda della mente, quella che contiene i ricordi speciali. Quando decidi di condividere una parte di te con il mondo, però, è sempre difficile esternare le tue emozioni, le tue idee, perché una volta che l'avrai fatto, sarai debole, vulnerabile, tutti conosceranno i tuoi punti di forza, ma anche le tue piccole fragilità. Dietro ogni vero libro si cela sempre colui che lo ha scritto; anche in maniera subliminale, traspariranno le sue ideologie, i suoi gusti, le svariate sfaccettature della sua anima. Significherà, quindi, mostrarsi al mondo, farsi conoscere, ma, nonostante tutto, non è questo il vero obiettivo dell'arte. L'arte nasce come espressione dell'uomo che ha voglia di fare ciò che più gli piace, che gli permette di essere se stesso al massimo, senza pensare all'idea che ne potrebbero avere degli eventuali spettatori. L'arte migliore è quella che non si vende, né si compra, ma si ammira. Arte non è soltanto un quadro o un romanzo, ma anche il tramonto sul mare, il cielo estivo con le sue innumerevoli stelle così vicine ai nostri occhi, o una donna, che con un suo sguardo riesce a far rinascere nell'uomo la voglia di ricominciare. Tutto questo è arte, basta saperlo raccontare. Quindi scrivere una storia è difficile, ma renderla arte lo è molto di più.