Description
Sembrava un ragazzo normale, bellissimo,ma era un uomo senza aver mai dichiarato il suo amore. Nonostante le apparenze,senza errori non si è umani. - Vuoi ballare?- La ragazza, che ormai conosceva da anni lo guardava dritto negli occhi, fissandolo come se dalla sua espressione derivasse la sua felicità. -Sai che non sono bravo a ballare- le mentì, con la sua solita risposta, terrorizzato dall'idea di poterla ferire, anche se sapeva benissimo che lei era tanto forte quanto meravigliosa. "Se non puoi batterla, cerca di aggirarla" era il suo massimo riguardo alla paura. Ma Duerre non aveva paura, o se ne aveva la metteva semplicemente a tacere. -Io, se non sono brava a fare una cosa, la faccio all'infinito. Solo così la imparerò. O non sappiamo bene come fare, o non lo sappiamo affatto. E proviamo, o almeno dovremo osare, sperimentare: corriamo rischi e inventiamo strade. Fare qualcosa che non abbiamo idea di come iniziare è, probabilmente, la cosa per cui serve più coraggio al mondo. Dopo l'amore, certo- gli parlava all'orecchio, cercando di superare il suono della musica che incombeva su di loro. Lei era così, se voleva dire o fare una cosa, la faceva: senza rimpianti. Anche se forse ne avrebbe avuti. Fai quello che devi. Sta a te se decidere se è giusto o sbagliato.Era il suo motto. Aveva sorriso,ma senza scherzi: non scherzava quasi più sulle cose serie. E in quel momento, fasciata perfettamente nel vestito nero parzialmente glitterato, era serissima. Erano vicini, e anche con quelle luci distingueva le pagliuzze più chiare nei suoi occhi, i punti in cui il dorato si mischiava con l'azzurro, il verde con il blu e il nocciola con il grigio.
La lettera
