Description
"È tutto buio attorno. Qualche cane abbaia per strada mentre io continuo a zoppicare ferita, spaventata e in lacrime verso la porta dei vicini. Il quartiere sembra apparentemente addormentato ma spero vivamente che qualcuno mi aiuti. Sento solo i battiti incostanti del mio cuore e il respiro affannato e spezzato che esce dalla mia bocca. Supero il vialetto guardandomi alle spalle mentre singhiozzo disperata tenendo premuta la mano sul fianco. Non riesco a contare con esattezza le ferite, so che ce ne sono tante sul mio corpo. Arrivo in strada e cado sull'asfalto bagnato facendomi ulteriormente male. Provo a rialzarmi e barcollo. La vista si annebbia e il dolore si irradia su tutto il corpo dandomi la spinta per proseguire, per mettermi in salvo dal diavolo in persona. Disperata mi costringo a fare un altro sforzo e un altro ancora. Una luce si accende lontano, una macchina sfreccia per strada ma nessuno passa da questo spazio, da questo centimetro di asfalto pieno di pozzanghere, foglie secche e sporcizia. Passo una mano sul viso imbrattandolo di sangue. Non me ne curo e continuo ad avanzare. Non voglio morire. Non voglio andarmene così. Non posso! Non posso perché ho dentro un'altra vita da proteggere. Finalmente supero il cancello del palazzo di Ingrid arrivando alla porta. Mi attacco a tutti i campanelli premendo ogni tasto. All'improvviso vengo afferrata per i capelli e trascinata indietro. Provo ad urlare, a farmi sentire da qualcuno ma, dalla mia bocca non esce nessun suono. La paura prende il sopravvento, le gambe cedono e gli occhi si annebbiano. Il diavolo mi sotterra, gli occhi fuori dalle orbite, la bava alla bocca, il viso intriso del mio sangue. Alza la lama prima di scattare. Paro il ventre prima di ricevere un colpo forte e un altro ancora. Perdo il conto in fretta della sequenza distruttiva dei colpi. Mi esce un urlo agghiacciante e perdo i sensi..." • ATTENZIONE • IN ALCUNE PARTI SONO PRESENTI SCENE ESPLICITE E LINGUAGGIO FORTE.
PROLOGO
