Prologo

Solitudine. Un parola che mi si addice molto. Una ragazza di quattordici anni,un fisico simile a uno stuzzicadenti e l'intelligenza uguale a quella di un elefante. A scuola non eccello,anzi non riesco neanche a prendere la sufficienza. Non ho amici,l'unico mio vero amico è mio fratello che è ammalato. Mia madre e scomparsa sei anni fa,mentre mio padre non fa altro che bere. Avvolte, quando è proprio sbronzo,arriva a casa e in comincia a picchiarmi senza alcun motivo. Ho lividi ovunque sul mio corpo. Per sostenere le spese,ho incominciato un lavoro par-time in un bar,non poco lontano da casa mia. Frequento la Raimon jr.High,ma credo che abbandonerò presto la scuola per dedicarmi di più al lavoro,per riuscire ad avere una vita migliore e poter far l'intervento a mio fratello,che non riesce neanche ad alzarsi dal letto,per le poche energie che gli restano. Ho un carattere estroverso. Non ho le forme come molte delle mie compagne di classe,sono decisamente piatta. Ma a me poco importa di questo. Non voglio di certo far colpo a un ragazzo. Credo che l'amore sia una cosa inutile, senza senso. L'amore è una cosa orribile, forse perché da piccola ho perso completamente il motivo di amare una persona, proprio perché la persona che io amavo di più al mondo se ne andata senza dirmi niente,e questa persona è mia madre. Scappata quando avevo solo sei anni,per colpa dell'orribile carattere di mio padre. Ma ormai non ci faccio più caso. Ho dei lunghi capelli marroni, e dei grandi occhi viola/Marroni. Il mio unico sogno e poter far l'intervento a mio fratello e poter vivere in una famiglia normale. Odio il calcio,perché e proprio per quello che mio fratello adesso è in queste condizioni. Non sono una di quelle ragazze che va in giro ogni giorno a fare shopping, gli unici vestiti che ho nell'armadio sono la divisa della scuola e quella del bar. Subito dopo la scuola,direttamente al lavoro,mentre nel weekend lavoro dalla mattina fino ad ora di cena.