Description
«Amami oppure odiami, entrambe le cose sono a mio favore. Se mi ami, io sarò sempre nel tuo cuore. Se mi odi, io sarò sempre nella tua mente.» La sua voce, carezzevole e melodiosa, mi fa venire i brividi. I suoi occhi non sono cristallini, sono due pozze scure in cui temo di perdermi. E le sue mani, quelle sono la parte peggiore. Se mi sfiorasse adesso potrebbe modellarmi come cera, perché è così che mi sento: una candela sciolta al sole. «Sai chi disse queste parole?» mi domanda e io mi ritrovo a scuotere la testa. La gola brucia, è frustrante. Non riesco a rispondergli, l'unica cosa che sono in grado di fare è fissarlo, mentre precipito nel vuoto di fronte al suo sguardo inquisitore. La luce della luna gli accarezza la pelle delle spalle, come se lo venerasse. Forse è così, che dovrebbe essere un Dio. «William Shakespeare.» sussurra, venendomi vicino. «Non trovi anche tu che le tragedie posseggano qualcosa di bellissimo?» Quando Catherine è costretta ad andarsene dalla sua amata terra natia, forse per volere del destino o magari perché Dio l'ha presa in antipatia, è fermamente convinta che il mondo sia suo nemico. Non si fida di nessuno, né vuole farlo, e si convince che il futuro dinnanzi a lei sia grigio e vuoto. Finché Alexander, con il tuo atteggiamento contraddittorio e i suoi occhi cupi e famelici come quelli di un lupo, inizia a tentarla. Lui è il suo frutto proibito, una mela rossa e dannata, e allo stesso tempo è una rosa irta di spine, inavvicinabile e pungente. «Se io sono il lupo cattivo, tu puoi essere Cappuccetto Rosso?»