Description
Stiles vorrebbe dirle qualcosa, forse dovrebbe ringraziarla di nuovo perché è quasi certo che sia stata lei a prendersi cura delle sue ferite ma Erica non glielo permette, porgendogli un intruglio. «Bevi questo, dovrebbe alleviarti il dolore.» «Non è avvelenato, vero?» Erica scoppia a ridere. «No, certo che no. Gli ordini non sono di certo quelli.» Stiles si rilassa appena. «Oh, e quali sono?» «Padron Derek mi ha chiesto di prendermi cura di te fino a quando non ti saresti ripreso.» Padron Derek. Stiles sente la gola farsi improvvisamente arida per ciò che quelle parole possono nascondere. Ha capito che deve considerarsi prigioniero, che, con ogni probabilità, c'è una ragione se lo hanno portato lì, ma non sa se come merce di scambio o come schiavo. «Perché?» domanda allora. Erica distoglie gli occhi da lui prima di rispondere alla domanda. «Sei stato richiesto nelle sue stanze.» «Per diventare il suo giocattolo?» chiede Stiles in un sussurro. «È la prima volta che padron Derek fa una richiesta del genere. Però, dietro la sua aria da duro, è un bravo signore. Sono certa che, se lo asseconderai, non avrai problemi e ti tratterà bene» cerca di rassicurarlo. Ma Stiles non si sente per niente tranquillo. Lui non vuole essere di nessuno, tantomeno di chi ha distrutto la sua vita. «Mi sento ancora stanco» dice stendendosi di nuovo sul letto e dando le spalle alla ragazza. «Riposa intanto che puoi» gli consiglia Erica. «Non so per quanto ancora sarà disposto ad aspettare.» «Può aspettare finché vuole, non sarò mai suo» ribatte Stiles prima di cadere in un sonno profondo