Prologo.

«Hey, sconosciuto»
Cesare alzò la testa, sorridendole con un piccolo sorriso sghembo che solo lui sapeva fare.
Si avvicinarono entrambi per salutarsi con un bacio sulla guancia ma, forse, presero male le misure e quel bacio si incastrò nell'angolo della bocca, come una promessa.
Daphne se ne accorse, ma fece finta di niente. Quella sera voleva veramente capire fin dove si sarebbe spinto. Perchè di parole ne avevano dette troppe, ma non erano mai quelle giuste.