INTRODUZIONE

La musica per me non è solo un'interessante maniera di passare il tempo, né un semplice sottofondo per accompagnare le azioni quotidiane. È un linguaggio universale capace di emozionare chi la ama davvero e di costruire esperienze d'ascolto in grado di trascendere i limiti del linguaggio verbale. Un veicolo di messaggi e sensazioni che sfiora le corde del cuore con più intimità di qualsiasi altra arte. Se vi siete fermati a leggere questa sinossi molto probabilmente sarete degli appassionati di musica come me. Ognuno di voi avrà una canzone preferita, un disco che venera moltissimo, un genere che predilige agli altri... insomma, con tutta probabilità fate tutti parte della gigantesca famiglia degli amanti della musica. C'è tuttavia una branca d'individui all'interno degli amanti di tale arte che si distingue per un particolare: la volontà di esplorare lo sconfinato universo della musica cercando esperienze d'ascolto uniche nel loro genere. Questi sono i sinfonauti: persone dall'innata curiosità che amano vagare negli angoli più remoti del cosmo alla ricerca di capolavori dimenticati, di gemme nascoste, di esopianeti dove poche centinaia di individui hanno messo piede... Così io ho umilmente deciso di creare questo diario di bordo per annotare le scoperte che più mi hanno emozionato nel corso di questi anni d'esplorazione. Non ci sono limiti per quanto riguarda i generi affrontati: si spazia dal Post-Rock e Jazz all'Elettronica passando per il Metal e la musica Avant-Garde. Con questa rubrica, tuttavia, non cerco d'indottrinare nessuno verso un certo tipo di musica, né di imporre dei gusti precisi. Anzi, io credo che il miglior tipo di musica sia quella che fa emozionare personalmente ciascuno di noi, senza badare alla reputazione dell'artista o al livello di "mainstream". Perciò in questo libriccino ho riportato i dischi che mi hanno colpito nella speranza che facciano piacere anche a coloro disposti a provare qualcosa di nuovo.