PROLOGO

Arya è sola. Lo è da quando aveva sei anni, da quando sua madre è scomparsa abbandonandola al suo destino. Da allora vive a casa degli zii e dei suoi fastidiosi cugini, quelli che secondo la legge sarebbero i suoi parenti più prossimi, anche se per lei sono poco più che sconosciuti. Conduce una vita monotona, noiosa, cercando di passare inosservata e tenere tutti alla larga fino a che un giorno, alla vigilia del suo compleanno, il mondo non si capovolge e decide di dare una scossa alla sua vita. Qualcuno potrebbe sapere che fine ha fatto sua madre, rispondere finalmente a tutte le domande che Arya si pone dal giorno della sua scomparsa, se non fosse per un piccolo, trascurabile, dettaglio: quel qualcuno, un misterioso ragazzo verso il quale Arya prova sentimenti contrastanti, le appare solo in sogno, spronandola ad andare da lui se vuole conoscere la verità e parlando di misteriosi poteri di cui Arya dovrebbe essere in possesso. Lei sarebbe propensa a credere che sia tutta una suggestione, ma qualcosa dentro di lei, e poi qualche strano avvenimento che inizia a verificarsi, la spingono a considerare di star sbagliando. Starà impazzendo, proprio come sua madre prima di scomparire, o quello che dice il ragazzo del mistero è vero, e sua madre è rimasta imprigionata in una sorta di mondo parallelo governato dalla magia e tenuta prigioniera nel castello del nemico? Sembra tutto troppo simile a una fiaba, ma più tempo passa, più Arya è indotta a credere che sia la realtà...