Prologo

Violet Campbell, di origini italiane precisamente pugliesi, è uno schiaffo in faccia per tutte le persone che non sono abituati a vedere il "fuori dal comune" fatto in persona.
Lunatica, acida, schietta e con più familiarità con i libri che con il genere umano, Violet non è di certo il tipo di persona che si incontra tutti i giorni specialmente a Sydney, città in cui si è trasferita, dove ciò che non è ordinario non può far parte della società.
Ed è per questo che Violet, passa i primi tre anni in Australia, in solitudine, cosa che le va più che bene.
Ma a stravolgere la sua quotidianità, sarà Luke Hemmings che non può far a meno di resterare affascinato da questa ragazza perché si sa: capelli rossi, pelle chiara e un fantastico gancio destro rimangono sempre impressi nelle teste dei ragazzi.

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-Tratto dal prologo.

"Allora, mi dici cosa leggi? Magari non conosco l'autore ma il titolo si" mi chiede e io mi mordo il labbro. No, Violet, stai calma, respira.

Faccio un respiro profondo per poi alzare il libro in modo da fargli leggere il titolo della copertina, lo riabbasso e continuo a leggere.

"Aspetta non ho letto." dice e mi sottrae il libro.

"Cazzi tuoi, ridammelo." dico io guardando male.

"No." ribatte lui ridacchiando. Si alza in piedi e poi alza il braccio e siccome sono bassa e lui invece è una specie di giraffa non riesco a prenderlo. Bastardo.

"Ridammelo." gli dico stringendo i pugni.

"Altrimenti che f... AHIA CAZZO CHE MALE." urla dopo il mio fantastico gancio destro nel suo stomaco. Abbassa la mano in cui aveva il libro per reggersi la pancia e io, sorridendo, lo prendo.

Ritorno a sedermi ma sento gli sguardi degli altri puntato addosso. "Se non la smettete di guardarmi sarete i prossimi" li minaccio e questi abbassano lo sguardo.
Sorrido e ritorno a leggere.